Riise: “E’ meraviglioso riavere Menez e sono felice per Greco”

 John Arne Riise, dal suo blog, torna a parlare della vittoria di Champions League contro il Basilea:

“Sono molto stanco, un’ora dopo la partita, perché era un match difficile con molte insidie. Sono molto contento perché questa vittoria è stata molto importante per noi! Quando ci siamo portati sul 2-0, forse siamo stati un po’ troppo difensivisti e abbiamo permesso al Basilea di tornare di nuovo in partita un po’ troppo facilmente, ma era troppo importante per noi avere la meglio – e sono felice per Greco che ha segnato il suo primo gol in Champions League, stasera abbiamo lavorato molto bene insieme come collettivo e la tattica ha funzionato davvero bene.
Il Basilea è una buona squadra, ma penso anche che abbiamo giocato una buona partita e ciò dimostra che siamo sulla strada giusta. E’ meraviglioso avere Menez tornato in buona forma e penso che sarà importante per noi andare avanti così.
Abbiamo saputo dopo la partita che Roger Federer era seduto in tribuna. La cosa stupefacente è che la prima persona che ho incontrato quando sono uscito dallo spogliatoio è stato proprio Roger Federer.

Roma, la difesa torna a ingranare

 Juan, Nicolas Burdisso, Philippe Mexes, Marco Cassetti, John Arne Riise: ripartire da qui – ha sempre pensato Claudio Ranieri – per tornare grandi. Tradotto: recuperare la compattezza difensiva che negli ultimi tempi era mancata. E la retroguardia delle prestazioni più recenti sembra essere sulla via buona. Da Il Corriere dello Sport:

Un gol subito negli ultimi duecentosettanta minuti di campionato, quello di Rudolf contro il Genoa all’Olimpico. Del resto il tecnico romanista non ha mai fatto mistero di considerare la saldezza difensiva un punto fermo per qualsiasi squadra che voglia vincere le partite.

Riise: “Totti è la star”

 Dal Romanista:

«In squadra abbiamo tanti buoni giocatori, ma la star è senza dubbio Francesco Totti». John Arne Riise spiega così la Roma ai tifosi norvegesi che gli mandano delle mail sul suo blog. In questo periodo difficile Thunderbolt evita di scrivere come faceva in precedenza, ma quando c’è da rispondere ai suoi fan ha, come sempre, parole meravigliose per la città e il club che lo ospitano da qualche anno.

Maledizione sosta: la Roma vuole invertire la tendenza

 Dal Corriere della Sera:

C’era una volta la tediosa favoletta, recitata quasi a memoria dai calciofili, della sosta delle nazionali come periodo utile per ritemprarsi, recuperare gli infortunati e sperimentare nuove soluzioni tecnico-tattiche. Si sperava di ritrovare assiduità nel lavoro e serenità: sono arrivate altre polemiche, silenzio stampa e nuovi infortuni. Fortunatamente per la Roma, questa appena andata in archivio sarà l’ultima pausa del 2010. Il campionato non si fermerà a novembre, ma solo in concomitanza con le festività natalizie ed è un’autentica manna dal cielo per Totti e compagni, storicamente poco inclini a rinfrancare lo spirito mentre la serie A osserva un turno di stop.

Riise: rinnovo a breve

 Dal Romanista:

Le 100 presenze in nazionale, la rimonta in campionato con la Roma e poi la Champions e il rinnovo in giallorosso. Sono questi gli obiettivi di John Arne Riise in una stagione che era iniziata nel peggiore dei modi con la commozione cerebrale per lo scontro in allenamento di un mese fa. Era iniziata male, ma la svolta sembra esserci stata. Prima il ritorno in campo con la Roma, poi il gol lampo (dopo soli 2 minuti) contro Cipro venerdì scorso. Insomma è tornato Thunderbolt l’infaticabile, uno che, con tanti impegni, è contento di giocare l’amichevole di domani contro la Croazia perché così arriverà a quota 9e presenza in nazionale facendo un altro passo verso il record assoluto di 104 che appartiene a Thorbjorn Svenssen.

Vucinic, Borriello, Riise, Okaka: che succede?

 Da Il Messaggero:

Sono giorni particolari per Ranieri. Chissà che cosa avrà pensato il tecnico quando venerdì sera nel fare zapping tra i vari canali satellitari e non, ha trovato alcuni calciatori della ?sua´ Roma letteralmente trasformati. Lo scenario è principalmente quello delle qualificazioni a Euro 2012: i protagonisti sono i vari Vucinic, Riise, Okaka… Tristi, abulici, svogliati quando indossano la maglia giallorossa; decisivi quando debbono rispondere alla chiamata delle loro nazionali. Singolare il caso del montenegrino: nelle prime 9 gare ufficiali con la Roma si è fatto notare solo per la rete in pieno recupero contro l´Inter. Per il resto, prestazioni insufficienti condite da gravi errori (suo l´assist a Pandev in Supercoppa…) e gol falliti in modo incredibile (sempre contro i nerazzurri in Supercoppa, Cluj e Cesena).

Euro 2012: Riise e Vucinic, gol e vittoria

 Da Il Romanista:

Stesso angolino, quasi stessa posizione di calcio, ma una potenza diversa. John Arne Riise ha  ricominciato da dove si era fermato in fatto di reti segnate. Da quella con l´Inter, che aveva dato l´illusione di poter  portare a casa la Supercoppa. Non è stato così e a San Siro arrivò la prima sconfitta di un orribile inizio di  stagione. Sul quale John ha poche colpe, perché è stato fuori a lungo a causa del tremendo colpo alla testa subito  in allenamento con la nazionale lo scorso 7 settembre. Sì, c´era già stato il deludente pareggio contro il Cesena,  ma la vera crisi giallorossa è cominciata dopo. Il gol di ieri sembra quasi un segno, un cerchio che si chiude. Ora si  può voltare pagina anche in campionato.

Riise: “Dobbiamo cominciare a vincere”

 Dal Romanista:

«Siamo ancora all’inizio della stagione, ma dobbiamo cominciare a vincere. E ad avere le sensazioni di un anno fa». Quali? Quelle di essere usciti fuori dal tunnel. Di essere tornati a riveder le stelle. Poi la Roma è sprofondata nel buco nero di Napoli e tanti saluti alle «sensazioni». In un’intervista rilasciata in ritiro a Oslo al quotidiano norvegese Dagbladet, Riise descrive come è stato il suo ritorno al calcio giocato dopo l’infortunio del 6 settembre. Il medico della nazionale, Thor Einar Andersen, aveva previsto quattro settimane di stop dopo lo scontro in allenamento con Espen Ruud.

Roma, la difesa è indifendibile

 Da Il Corriere della Sera:

Diciassette reti subite in nove gare ufficiali. Undici in sei, contando solo il campionato, anche se il dato numerico è fortemente condizionato dalla grandinata di Cagliari. La media sfiora i due gol a partita e lascia pensare a un cedimento strutturale. Di più, un autentico crollo. Mentre nell’ambiente Roma si dibatte sul modulo tattico che faciliti la coesistenza degli attaccanti, il problema più pressante è il fallimentare rendimento del pacchetto arretrato – l’ultimo della serie A – che colloca la squadra giallorossa al penultimo posto in classifica con la miseria di cinque punti all’attivo.

Roma: tante facce per una crisi

 Dal Messaggero:

Facce da crisi. Tante, troppe. Per non far torto a nessuno, diciamo pure un po’ tutti. Dalla società, all’allenatore, pesando per i giocatori, nessuno escluso. Facile sostenere oggi: colpa di Ranieri o, per rimanere al tema del lunedì, di Totti. Scontato, banale. Ma qui, se il gioco non funziona, è anche perché tanti protagonisti della scorsa stagione, per un motivo o per un altro, latitano, non sono al meglio, pensano ad altro oppure vengono da infortuni pesanti. Partendo dal portiere (Julio Sergio) che non c’è, arrivando a Vucinic che, rispetto al trend del girone di ritorno, è indietro. In mezzo, tanti altri: Riise, Burdisso, Juan, Pizarro. Tutti al di sotto dello standard, e c’è anche chi, come Adriano, è venuto a Roma con mille buoni propostiti e in pratica non s’è mai visto.

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