Roma: momento decisivo

 Da La Gazzetta dello Sport:

Tutto dice Roma oggi. Se persino tra molti tifosi interisti serpeggia la paura di aver perso lo scudetto, vuol dire che la squadra di Ranieri è in pole position per lo sprint finale. Su questo non si può discutere, perché la classifica parla ancora più chiaro di quanto sembri. Il vantaggio sull’Inter è di 2 punti, non 1, perché in caso di arrivo alla pari la Roma sarebbe campione d’Italia grazie agli scontri diretti: 1-1 a San Siro, 2-1 all’Olimpico.

La Roma guarda tutti dall’alto

 Da Il Messaggero:

 Non è effetto cromatico: lassù, in testa alla classifica, adesso c’è proprio la Roma. Il sorpasso sull’Inter, inseguita da mesi (potremmo dire anche da anni), nel pomeriggio di un weekend che vede cambiare il colore dominante della nostra serie A, dal nerazzurro al giallorosso. Per superare i campioni d’Italia, il risultato utile numero ventitre, successo sull’Atalanta, 2 a 1, il quinto di fila. Rispettando il pronostico della vigilia, ma ribaltando in assoluto quello di tutta Italia, con la squadra di Mourinho considerata sempre e comunque superfavorita e senza rivali anche in questa stagione.

Calciopoli: occasione persa per fare piazza pulita

 Da Il Messaggero:

Moratti si offende se qualcuno tira in ballo l’Inter in questa nuova fase di Calciopoli, ma che ci possiamo fare? Se vuole, mettiamo da parte la sua società e parliamo delle altre, però il quadro generale non cambia: quasi tutti facevano quasi tutto. A parte qualche eccezione, vedi la Roma, che mai una parte ha recitato in questa brutta commedia. Per il resto, che tristezza.
Alcune conclusioni: 1) i carabinieri guidati dall’ufficiale Auricchio hanno lavorato con impegno, hanno perso notti e giorni dietro dirigenti, arbitri, ballerine e segretarie. 2) Gli stessi carabinieri, arrivati a un certo punto e convinti di aver centrato il bersaglio, hanno tirato i remi in barca: centrotrentamila telefonate intercettate forse non sono mai state ascoltate. Di sicuro non sono state messe per iscritto.

Roma, a Bari per invertire la tendenza

 Dal Corriere della Sera:

A Claudio Ranieri, Eroe dei Due Mondi, si chiede di unificare la Penisola giallorossa. Uno sforzo supplementare vincendo in modo poco garibaldino, molti risultati e poche chiacchiere. Non basta un solo punto di distacco dalla capolista Inter e andrà necessariamente incrementata la serie di 21 risultati utili consecutivi in campionato: per sprintare sul rettilineo finale dello scudetto, c’è da infrangere anche uno strano tabù.
La Roma mai vittoriosa al Sud è una tendenza da invertire all’ultimo tentativo, domani a Bari. Fin qui sono cinque le vittorie esterne dei giallorossi in campionato (Siena, Bergamo, Torino, Firenze e Bologna) mentre a Palermo, Catania, Cagliari e Napoli, per un motivo o l’altro, i tre punti sono sempre sfumati con finali al cardiopalma.

Sacchi: “Scudetto? Dico Roma”

 Ecco l’articolo di Arrigo Sacchi su La Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore del Milan e della Nazionale fa il punto sulla lotta scudetto:

Si infiamma il campionato. Arde «er core de Roma» e si brucia l’Inter, mentre il Milan s’impantana con la Lazio. L’astinenza di risultati dei nerazzurri e la sconfitta rimediata a Roma sono segnali preoccupanti. Ora gli uomini di Mourinho hanno trovato dei rivali attendibili ed estremamente pericolosi.
Il Milan sembra chiamarsi fuori da questa lotta che potrebbe portare ad esiti insospettabili. I nerazzurri stanno accusando l’usura di chi è sempre primo e in lotta contro tutto e tutti. Ma la causa principale di questo brusco rallentamento è nella Champions.

De Rossi: “Scudetto? La Roma ci crede”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Centro sportivo «Fulvio Bernardini», interno giorno. Gian Paolo Montali si avvicina a De Rossi e gli dice: «Daniele, mi dispiace, ma lo sai anche tu ciò che devo dirti, vero?». Il ragazzo allarga subito le braccia e dice: «Direttore, so tutto. La multa me la merito». La Roma aveva appena pareggiato a Livorno e, causa squalifica in arrivo, avrebbe dovuto giocare la difficile partita interna contro l’Udinese senza De Rossi e Pizarro, ammoniti stupidamente per proteste. Male regole valgono per tutti, soprattutto quando c’è un sogno da coltivare, così Daniele ha pagato ed è tornato a volare alto.

Bari: Totti ha una tradizione favorevole

 Da Il Messaggero:

Giampiero Ventura, l’allenatore del Bari, può mettersi l’anima in pace. L’accorato appello che, domenica via tv, ha lanciato a Francesco Totti ha poche possibilità di esser raccolto. Non perché il capitano della Roma sia un uomo insensibile; no, semplicemente perché Totti non può proprio accontentarlo. In sostanza, Ventura, sorridendo, ha detto: “Caro Francesco, visto che già all’andata ci hai fatto tre gol, sabato prossimo mettiti una mano sulla coscienza…”.
Quella domenica, era il 22 novembre, Totti tornava in campo da titolare dopo un lungo stop, e nel giro di 28 minuti sistemò alla sua maniera la faccenda: tre gol e tutti a casa. Era una Roma, quella, che aveva appena pareggiato in casa dell’Inter e che, dopo un avvio faticosissimo, stava lentamente rialzando la testa.

Roma meglio di Barcellona, Manchester U. e Inter

 Da Il Messaggero:

Centoquarantaquattro giorni fa, la partenza della Grande Rimonta, tracciata con 19 risultati utili di fila, 13 vittorie e 6 pareggi, con un rendimento che attualmente nei rispettivi tornei nemmeno le big d’Europa, il Manchester United e il Barcellona, il Bayern Monaco e l’Arsenal riescono ad avere. Nemmeno l’Inter capolista, cosa che più interessa alla Roma, capace da quel pomeriggio autunnale  all’Olimpico di recuperare 10 dei 14 punti di vantaggio ai campioni d’Italia.

Il Giornale: l’avversario dell’Inter è la Roma

 Da Il Giornale:

Aveva ragione Ranieri: «Se loro vogliono perderlo…». Bene, l’Inter sta facendo di tutto per regalarci un po’ di thrilling. Letto nei numeri, la Nerazzurra si sta fortemente impegnando e le altre due si adeguano. Il Milan ha fallito il primo sorpasso e, magari, se ne pentirà nei secoli.
La Roma attende viaggiando a fari spenti, ma a velocità da fuori serie. Nel ritorno non ha subito sconfitte, è in testa al numero di successi (7), ha il miglior attacco, ha realizzato il maggior numero di punti, ha perso qualche colpo solo nei gol incassati: le sarebbe bastato non subire i tre di Livorno per posizionarsi in trincea con Samp e Milan (7). E, in effetti, il pari con la squadra di Cosmi potrebbe trasformarsi nel rimpianto dei sogni perduti, dannoso quanto l’1-1 dell’ultimo Milan col Napoli.

Stop Inter e Milan: la Roma gongola

 Da Epolis:

Inter e Milan giocano a “ciapan”, la Roma ringrazia sentitamente. Si era addormentata sabato notte a – dalla vetta e ieri è andata a letto alla stessa distanza. Quattro punti, due sui nerazzurri e altrettanti sui rossoneri, guadagnati in un colpo solo: il primo posto non è mai stato così vicino.
Si può sognare, lasciando da parte il rammarico per quello che poteva essere la classifica con quei quattro punti lasciati sbadatamente per strada tra Napoli e Livorno.

Totti e il calendario: due armi per lo scudetto

 Da Il Corriere dello Sport:

Meno nove, meno quattro, meno tre. La Roma dà i numeri e prepara la volata scudetto. Impos­sibile non crederci, quando manca­no nove partite alla fine del cam­pionato ed è diminuito non solo il distacco nei confronti dell’Inter (meno quattro), ma anche i punti in meno rispetto al Milan sono diven­tati tre. La Roma può sperare per due motivi.
1) Il calendario è dalla sua parte, è più agevole il cammino rispetto a quello delle milanesi, con cinque partite all’Olimpico (dove la squadra giallorossa, con Ranieri in panchina, ha ottenuto dodici vitto­rie, un pareggio e una sconfitta).

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