Mexes – Roma: i dubbi di Philippe, i dubbi giallorossi

 La Roma potrebbe cercare di fare cassa attraverso la cessione di uno dei suoi pezzi pregiati: Philippe Mexes pare essere uno dei papabili, anche perchè ha parecchio mercato. Nonostante il legame profondo con la città, il tifo e i colori giallorossi, il transalpinoi potrebbe decidere di fare due conti e avvallare i dubbi che lo attanagliano scegliendo di andare a giocare altrove. Da Il Messaggero:

Una stagione particolare quella vissuta da Mexes. Del francese verranno ricordate le lacrime post-Sampdoria, le gambe accavallate in panchina in una fredda serata di marzo con il Milan e poco altro. Strano a dirsi per un calciatore che fino ad un paio di anni fa faceva parlare soprattutto per l’alto rendimento in campo. Mai un’assenza, se non per infortunio o squalifica, perno della difesa di Spalletti. Con gli arrivi di Ranieri e Burdisso, qualcosa è cambiato. Complice qualche problema fisico unito al campionato straordinario del difensore argentino e alla ritrovata regolarità di Juan, da titolare inamovibile nello scacchiere giallorosso Mexes è scivolato lentamente in panchina. Qualche apparizione – 19 le presenze in campionato ma che sono valse solo 1489 minuti – non sempre convincente (vedi la marcatura approssimativa in occasione del gol di Milito in coppa Italia) e la certezza di aver perso il posto. Nonostante la situazione inedita, il transalpino non ha mai fatto una polemica vivendo il momento difficile con grande professionalità.

Mondiali 2010, Italia: Totti, SMS dagli States. “In bocca al lupo”

 Francesco Totti, dagli Stati Uniti dove è in vacanza con la famiglia al completo, non dimentica di rivolgere alla Nazionale italiana (in Sud Africa da qualche ora) il migliore degli in bocca al lupo. Lo fa attraverso il cellulare: niente carta e penna, nessuna chiamata. A dire tutto, un SMS. Da Il Messaggero:

Un sms dagli States. «In bocca al lupo, Italia». La firma è quella di Francesco Totti, in vacanza oltre oceano con tutta la famiglia. «Sono certo che la Nazionale saprà dimostrare tutto il suo valore, potendo contare su giocatori che hanno classe e cuore, e soprattutto perché è guidata da un grande allenatore come Marcello Lippi», il pensiero del capitano della Roma. Totti non potrà difendere il titolo di campione del mondo conquistato quattro anni fa a Berlino, ma continua ad essere un tifoso dell’Italia. Se Lippi lo avesse portato in Sudafrica, Francesco ci sarebbe andato volentieri ma la mancata convocazione non lo ha fatto cadere in depressione.

Motta – Roma: titoli di coda

 Da Il Messaggero:

Archiviati i rinnovi contrattuali (Julio Sergio, Cassetti e Taddei) e gli arrivi a parametro zero di Adriano e Fabio Simpicio, a Trigoria scatta l’operazione-Burdisso. Insieme al capitolo-cessioni, il ds Daniele Pradè si concentra su quello che viene ritenuto da Claudio Ranieri il perno della difesa giallorossa. Per riscattarlo dall’Inter, nei giorni scorsi Rosella Sensi haconfidato nella signorilità di Moratti: «E’un signore, sono convinta che non ci saranno problemi. Magari ci vorrà tempo ma sono ottimista». Parole non banali quelle del presidente. Il passaggio – «ci vorrà del tempo» – indica come la Roma, al di là delle vicende che riguardano la controllante Italpetroli, ha bisogno di qualche settimana per far cassa con alcune cessioni per poi esaudire le richieste nerazzurre. In attesa di offerte convincenti per il duo brasiliano Doni-Baptista (probabilmente se ne parlerà dopo il Mondiale), e aspettando le avance per Brighi da una delle due squadre genovesi, il primo indiziato a lasciare la capitale è Motta.
In un primo momento la Roma aveva pensato di intavolare un discorso con l’Udinese che riguardasse uno scambio di comproprietà con Isla. Ma l’eccessiva valutazione data dalla società friulana al cartellino del cileno (10 milioni), ha fatto in modo che i piani cambiassero in corsa.

Roma si schiera con Totti

 Francesco Totti non sarà mai solo. Perchè una città, un popolo, una tifoseria sapranno sempre garantirgli appoggio incondizionato. Che sia o meno il migliore in campo. Che sbagli o continui a essere impeccabile. Roma ama il suo Capitano in modo esclusivo e sottoscrive quanto detto da Claudio Ranieri nella conferenza della vigilia di Roma-Cagliari: “Totti? Il figlio ideale“. Da Il Messaggero:

Ci sono due recenti frasi firmate Francesco Totti che stanno agitando i sonni dei tifosi della Roma. «Mi sento solo», ha detto il capitano commentando le accuse che gli sono piovute addosso subito dopo quel calcione rifilato a Balotelli. «Ho deciso di esprimere completamente le mie valutazioni, i miei pensieri e il mio stato d’animo solamente alla fine della stagione», ha dichiarato nel commentare l’attacco, anche di stampo razzista, che gli era stato portato dall’agente dell’attaccante nerazzurro.

Ranieri a Mourinho: “Bravo, non fenomeno”. Il portoghese: “Chiediamo al Chelsea?”

 Da Il Messaggero:

Una sfida infinita, no? E, allora, ecco l’ennesima puntata al veleno del confronto/scontro tra Roma e Inter, protagonisti stavolta Claudio Ranieri e Josè Mourinho, due nemici di vecchia data. Una botta e risposta senza esclusione di colpi, cominciato all’ora di pranzo a Trigoria e terminato all’ora della merenda a Berlino, dove l’allenatore dell’Inter si era recato per seguire il Bayern Monaco, avversario nella finale di Champions League.
Tutto ha preso il via quando, al “Bernardini”, è stato chiesto a Ranieri di commentare il deferimento di Mourinho alla Disciplinare per le accuse mosse alla Roma di volersi comprare il Siena, domenica prossima. «Questo è un calcio che non mi piace. Io sono diverso da Mourinho: mi piace il rispetto e do rispetto. Qui in Italia non so dove si arriverà… E’ troppo facile motivare il gruppo sentendosi attaccati da tutti e da tutto. A me piace vincere in un altro modo. Facendo così, invece, sono tutte bombe a orologeria. Io non voglio dire che sia da irresponsabili creare un clima di tensione intorno ad una partita, ma so che ci sono molti modi per caricare una squadra e fare gruppo. Le librerie sono piene di testi che spiegano come fare gruppo. Se sentirsi accerchiati, se sentirsi soli contro tutti… Io scelgo quello del calcio bello, determinato, agonistico, deciso, duro ma nel rispetto del prossimo. Mourinho è un buon allenatore, siete voi che lo fate diventare un fenomeno».
Ecco Mourinho, attraverso il sito internet dell’Inter con un comunicato lungo e dettagliato dettato per filo e per segno dalla Germania.

Roma-Sampdoria: Perrotta, Taddei, Menez. Ultimi dubbi

 Da Il Messaggero:

E’ il momento di riprendersi la Roma. Infortuni, cambi, pollici versi, multe, polemiche ora non contano più: a quattro partite dalla fine del campionato tocca nuovamente a lui, al capitano, a Francesco Totti. Il numero dieci non va in gol all’Olimpico da oltre cinque mesi (tripletta al Bari): quanto mai singolare per un signore che nella sua carriera ha segnato 188 volte in campionato che salgono a 241 se si considerano anche le coppe. Sinora la rimonta giallorossa è stata caratterizzata delle parate di Julio Sergio, dai gol di Vucinic, dalle giocate del metronomo Pizarro, dalle chiusure di Juan e Burdisso o dalle discese della “freccia rossa” Riise.

Roma-Sampdoria: fattore-Olimpico

 Da Il Messaggero:

Olimpico, ore 20,45: la Roma ospita la Sampdoria. La squadra di Claudio Ranieri va a caccia di una vittoria che le consentirebbe di restare in vetta alla classifica nonostante il sorpasso dell’Inter, vittoriosa ieri in rimonta sull’Atalanta. Vietato sbagliare, insomma. Vietato lasciar punti per strada, per continuare a sognare lo scudetto. Come accaduto prima del derby, quando cioè l’Inter battendo la Juventus nell’anticipo del venerdì era passata in testa con due punti di vantaggio, la Roma è chiamata a rispondere immediatamente all’attacco dei campioni d’Italia.

Lazio-Roma: Totti vs. Rocchi, le curve si affidano a loro

 Da Il Messaggero:

I due capitani forse non sono amici, ma di certo non sono nemici. Avversari sì, come impone la legge dello sport. E anche orgogliosi di rappresentare l’uno, Francesco, la Roma e l’altro, Tommaso, la Lazio. Totti e Rocchi forse non sono amici, però si stimano. E si rispettano, al di là del consueto rituale pre derby. E basta andare a rivedere le immagini di quella sera sotto la Nord, il 19 marzo due due anni fa, per averne la conferma: il capitano della Roma al fianco del capitano della Lazio per onorare la memoria di Gabriele Sandri. Entrambi commossi, due ragzzi veri e sinceri al di là del colore della maglia. Una foto bellissima per un fattaccio orrendo. I due capitani conoscono alla perfezione il derby. Totti ne ha giocati come nessun altro, trentadue, mentre Rocchi stasera arriverà a quota dodici. Hanno vinto e perso, hanno segnato e sono andati in bianco, hanno infiammto o deluso la propria gente. Totti ha firmato sei reti alla Lazio, Rocchi quattro alla Roma. La prima rete del capitano della Roma è datata 29 novembre 1998 (Lazio-Roma 3-3), l’ultima 23 ottobre 2005 (Roma-Lazio 1-1). Per Rocchi primo gol alla Roma il 6 gennaio 2005 (Lazio-Roma 3-1) e l’ultimo il 19 marzo 2008 (Lazio-Roma 3-2). E se stasera Rocchi festeggerà la 200esima partita con la maglia della Lazio, Totti andrà alla caccia del gol numero 189 in serie A con la maglia della Roma, anche per staccare l’ex laziale Beppe Signori nella classifica dei bomber di tutti i tempi.

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