Coppa Italia all’insegna dei 150 anni di unità nazionale

 Ignazio La Russa, Ministro della Difesa, anticipa che la Coppa Italia verrà organizzata in funzione dei 150 anni dell’unità nazionale. Da Ansa:

Coinvolgere manifestazioni di grande interesse popolare per celebrare il 150/o anniversario dell’unità d’Italia: è l’obiettivo del ministro della Difesa Ignazio La Russa che, nella sede della Lega Calcio a Milano, ha presentato le iniziative abbinate alla Coppa Italia.

Perrotta: “I nostri non solo tifosi, ma sono innamorati della Roma”

 Dal Messaggero:

Deluso, ma orgoglioso. Lui non perde mai, come il tifoso della Roma. E’ il bello di Simone. Perrotta. Cominciamo dalle delusioni. Preferisce partire dalla mancata convocazione per il Mondiale o dallo scudetto sfumato?
«Per me la delusione è una».
Bene. Non voleva andare in Sudafrica? «Ci mancherebbe. Sono onesto: l’esclusione non è sorprendente».
E Lippi come ha motivato la sua esclusione? «Non lo ha fatto, non l’ho proprio sentito. Perché doveva telefonarmi? Senza polemica, senza rancori, va bene così. Credo abbia scelto un buon gruppo».
Mancano Balotelli e Cassano? «Esclusioni caratteriali, mi pare di aver capito».
Passiamo allora alla sua unica delusione, lo scudetto che finisce all’Inter. «Dura, è stata dura da digerire. Dopo Roma-Samp sono stato male per due giorni. E’ stata una delusione fisica. Poi a Parma è ritornata la carica, ci abbiamo ricreduto, pensavamo che qualcosa potesse ancora succedere. Ma erano davvero poche le speranze che l’Inter lasciasse punti a Siena. Infatti…».
Il Siena ha pure provato a opporre resistenza. E certe cose non si fanno… «Mi vuole far parlare del ministro La Russa?».
Qualcosa ha già detto, ci sembra. «Quando l’ho visto saltellare in tribuna con la Coppa Italia in mano non mi ha fatto una bella impressione. Poi, le sua dichiarazioni post Siena-Inter le ho trovate fuori luogo.

Insulti a Totti: la Roma si fa sentire

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Nella giornata del dolore per l’ennesimo agguato ai soldati italiani in Afghanistan, i politici non rinunciano a giocare la loro piccola partita calcistica. Mentre a Velletri (Roma) e Bitetto (Bari) si piangono altri due giovani caduti, i parlamentari si occupano di Siena-Inter e dello striscione interista contro Totti. Comincia il ministro della Difesa Ignazio La Russa, fede nerazzurra, che trova il tempo per completare il senso delle sue dichiarazioni di domenica sera («Il Siena si vergogni, ha giocato per la Roma»). «Volevo dire solo che i toscani sono stati troppo catenacciari».

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