Claudio Ranieri ha ripetuto più volte che la sua Roma non ha perduto lo scudetto, nel campionato scorso, per la sconfitta contro la Sampdoria ma per aver fatto soltanto un punto contro il Livorno, tra andata e ritorno. L’allenatore giallorosso, e con lui tutti i tifosi, sperano che il Brescia non si trasformi nel Livorno 2011. Sconfitta all’andata anche e soprattutto per le malefatte dell’arbitro Russo, ieri la Roma non è andata oltre il pareggio casalingo contro i lombardi, sprecando un’occasione più unica che rara visto il pareggio casalingo del Milan e la sconfitta del Napoli.
Giuseppe Iachini
Iachini: “Roma-Brescia? Non faremo barricate”
Dal Corriere dello Sport:
Iachini riprende a Roma il discorso interrotto da Corioni, e con giustificata sorpresa del tecnico marchigiano, dopo la sconfitta con il Milan. Un partenza difficile, se non impossibile e non solo perché fermare la Roma all’Olimpico equivale a scalare l’Everest calzando le scarpe da ballo, Iachini ritrova una squadra, messa peggio in classifica di quando l’aveva lasciata, ancora peggio nel morale e in piena confusione tattica. «Avessi avuto a disposizione una settimana normale- osserva Iachini – avrei sottoposto la squadra ad alcuni test che mi avrebbero detto in che condizioni la ritrovo.
Roma-Brescia: Menez torna a disposizione di Ranieri
Ore 11, si ricomincia. Archiviato il “pomeriggio bianco” di Bologna, la Roma tornaincampo per preparare la sfida casalinga col Brescia, l’ultima sulla carta agevole prima del tour de force di febbraio e marzo nel quale i giallorossi si giocheranno gran parte della stagione. I nostri avversari si presenteranno con un nuovo (anzi vecchio) allenatore: esonerato Beretta dopo il ko contro il Chievo di ieri, in panchina tornerà Iachini. Un piccolo problema in più per una partita nella quale la Roma, è inutile nasconderlo, è strafavorita. Tanto più che Ranieri avrà a disposizione la rosa praticamente al completo con le sole eccezioni di Adriano e, probabilmente, Pizarro.
Brescia-Roma, l’avversaria: Diamanti – Eder – Caracciolo. Rondinelle senza timore
Il trade union – qualora volessimo trovarne uno – è senza dubbio Carletto Mazzone, anima capitolina prestata – dal 2000 al 2003 – alla società bresciana. Più di Gigi Di Biagio, più di Fabio Petruzzi. Non tanto per l’incapacità di questi ultimi di farsi ricordare in maniera positiva da dirigenza e tifoseria lombarda quanto per la virtù – tutta tipica del Magara – di giungere, incidere, lasciare un ricordo indelebile. Tuttavia, nella circostanza, lo spazio riservato ai ricordi lascia il tempo che trova: perchè la Roma ha necessità di tornare la macchina da punti di qualche mese fa ma anche per il fatto che il Brescia – dopo la sconfitta dell’esordio, la vittoria casalinga alla 2a di campionato e quella esterna di domenica – intende dare seguito all’incitamento di patron Luigi Corioni, secondo cui: “Dopo aver allestito una rosa simile, ci tocca qualcosa in più che la salvezza. Diamanti? Forte come Baggio, se non di più”. Tra le Rondinelle e i giallorossi è la 45a sfida: nelle 44 occasioni precedenti, la Roma ha maturato 22 successi (6 fuori casa) a fronte di 9 vittorie bresciane (di cui otto al Rigamonti) e 13 pareggi (8 a Brescia, 5 a Roma). Lo score casalingo di Caracciolo e compagni, dunque, ribalta le statistiche complessive che – solo quelle – danno in evidente vantaggio la Roma: alle premesse suggerite dai numeri, inoltre, occorre contestualizzare il match. Non solo analizzando la crisi che ha avviluppato lo spogliatoio capitolino (a secco di vittorie in campionato), non solo richiamando le pesanti assenze cui deve raportarsi Claudio Ranieri (mancheranno, tra gli altri, Francesco Totti e daniele De Rossi) ma anche per il felice momento degli uomini di Giuseppe Iachini. Per la Roma si prevede una trasferta complicata, soprattutto alla luce dell’ottimo rendimento espresso nelle ultime giornate dalla Leonessa, reduce dal successo esterno in casa di un Chievo che sembrava lanciatissimo dopo le prime due uscite. A decidere l’incontro, nella circostanza, è stato Alessandro Diamanti, nuovo idolo dei sostenitori biancoblu. Dicono di lui. Iachini: “Diamanti è un fenomeno, attualmente non va oltre il trenta per cento“. Corioni: “Figuriamoci che Diamanti vedremo quando i test ci garantiranno che è al cento per cento della condizione“. L’entusiasmo in città è alle stelle, nonostante il numero degli abbonati (poche migliaia) non rispecchi fedelmente la passione che aleggia intorno alla squadra: ha contribuito, in tal senso, la Tessera del Tifoso (freno a mano conseguenziale tirato dalle tifoserie di tutta Italia) che non ha lasciato insensibile una tifoseria da sempre sensibile alle vicende correlate al mondo ultras.