Esempio Riise. Ancora una volta è lui, il norvegese volante, a simboleggiare lo spirito della Roma di Ranieri. Quello spirito che lo scorso anno ha permesso di arrivare a un “Pazzini” dallo scudetto. Un atteggiamento in campo che il sor Claudio ha invocato già dalle prime amichevoli di stagione. I suoi ragazzi in questo senso hanno risposto più che positivamente. Con i giovani e i nuovi arrivati che hanno potuto prendere esempio dai veterani, da chi questa maglia la veste da sempre, e da chi pur avendo vinto tutto gioca sempre con la stessa voglia.
Giampaolo Pazzini
Toni-Napoli: apertura di De Laurentiis
Da Leggo:
Il piatto non è sontuoso, ma il patron diffonde fiducia e ottimismo nel giorno del suo 61° anniversario, rivolgendosi alla Torcida azzurra, attraverso Radio Marte. All’ordine del giorno il calciomercato: 10 milioni di euro l’investimento, oltre i soldi che arriveranno dalle cessioni: «Il regalo che vorrei fare ai tifosi è quello di costruire una squadra solida. Bisogna intendere questo anno come la partenza del secondo quinquennio. Vogliamo vedere nei prossimi quattro anni cosa saremo capaci di raggiungere. Il traguardo che ci siamo prefissi è quello di vedere un Napoli che sia protagonista in Italia ed in Europa».
Napoli su Pazzini, Van Basten rifiuta il Milan
Il Milan chiama Van Basten, lui declina. Il Napoli sonda per Pazzini, ma offre al massimo l’Europa League. Ad accomunare Silvio Berlusconi e Aurelio De Laurentiis, il fatto che entrambi – con ogni probabilità – riceveranno un rifiuto. Ma a differenziarli, la diversa volontà di muoversi in sede di calciomercato. Da un lato, il patron del Milan. Saranno gli effetti strettamente connessi ai 300 mila euro al mese intascati da Veronica Lario (con tanto di garanzia di soggiacere a Macherio), ma pare che Silvio Berlusconi non sia intenzionato a costruire il Milan del futuro a immagine e somiglianza di Massimo Moratti, che vince e spende in maniera speculare. Rossoneri in crisi economica? Impossibile investire sui campioni? Bene, risponde Marco Van Basten: l’altr’anno mi sa che c’ho da fare. Devo curare un ginoccchio malandato. Sembra – per i tifosi rossoneri – il dejavu di quando l’ex attaccante olandese dovette dire anzitempo addio al calcio. Stessa motivazione: un ginocchio capriccioso che gli impediva di giocare senza dolore. In realtà, alla base del rifiuto, il fatto di sapere che la società intende proseguire nella politica di risparmio e investimento sui giovani.
Pazzini: “Totti, capita; Balotelli c’avrà messo del suo”
Anche Giampaolo Pazzini ha preso posizione rispetto all’episodio che ha
Riise: “Scudetto? Ci crediamo ancora”
Da Il Romanista:
«Abbiamo un obiettivo: lavorare duro nelle prossime settimane per regalare ai nostri meravigliosi tifosi uno o due titoli». Ovvero la Coppa Italia e il campionato. John Arne Riise non molla la presa, altro che contraccolpo della sconfitta con la Samp, il norvegese carica a testa bassa, ha voglia di spaccare il mondo, di cancellare le sue due incertezze in occasione dei due gol di Pazzini. Lo deve a se stesso e soprattutto ai tifosi. Che lo hanno stregato. Thunderbolt è un fiume in piena e ai suoi amici norvegesi racconta come ha reagito alla batosta di domenica sera: «Certamente il giorno dopo non è stato bello. Soprattutto per me che sono stato coinvolto in negativo in entrambe le loro reti. Ho rivisto le azioni e posso certamente dire che avrei potuto fare le cose in maniera differente.
Roma: Pazzini, da giustiziere a sogno nel cassetto
Leggo fotografa così il mercato giallorosso per la prossima estate:
Roma-Sampdoria, Riise: “Colpa mia, noi non molliamo”
Da Il Romanista:
«Sappiamo quello che ci aspetta. Adesso vediamo quello che farà l’Inter». Deluso, ferito, ma non rassegnato, John Arne Riise non ha alcuna intenzione di gettare la spugna. Non è nel suo carattere arrendersi. Non lo ha mai fatto nella sua carriera e neppure nelle 34 partite giocate in campionato in questa stagione. Lotterà fino alla fine perché adesso la cosa peggiore, qualora i nerazzurri dovessero perdere qualche punto per strada, sarebbe non farsi trovare pronti all’appuntamento. E l’unico modo per non avere rimpianti è quello di dare sempre il massimo. John lo ha fatto anche domenica sera, anche se ha sulla coscienza almeno uno dei due gol di Pazzini.
Lazio-Inter, tifosi Roma: “Non vogliamo nessun regalo”
Da Il Corriere della Sera:
Scioccata dall’uno-due di Pazzini, la gente giallorossa prova faticosamente a voltar pagina. Il k.o. subito con la Sampdoria ha lasciato solchi profondi di delusione e amarezza, aspettando un finale che per tanti appare già segnato. La Roma è alle prese con l’elaborazione del suo lutto sportivo, anche se, per lo scudetto, resta una flebile speranza. Luca Toni, ad esempio, pensa alla prossima giornata ma non s’illude: «È stato un brutto risveglio. Ora siamo costretti a rincorrere, l’Inter ha un calendario più facile. Spero che la Lazio giochi al massimo e non posso pensare che esista una combine. Vorrebbe dire che il calcio è finito».
Roma-Scudetto: Pazzini e Damato condannano i giallorossi
Il sogno scudetto rischia di svanire. Inter capolista con due punti dalla Roma quando mancano tre gare al termine della stagione 2009/10. Ci hanno pensato Giampaolo Pazzini e Antonio Damato, rispettivamente attaccante della Sampdoria e fischietto designato ad arbitrare la partita dei capitolini contro i blucerchiati. La doppietta del Pazzo e le sviste del direttore di gara sono una condanna atroce: l’Olimpico ha celebrato la sconfitta di Totti e compagni con il tributo di una vittoria, ignorando il k.o. e evitando di polemizzare.
Roma-Sampdoria: la sconfitta più amara
Da Il Messaggero:
L’Olimpico applaude con il cuore la Roma che si ferma sul più bello: perde dopo 6 mesi, interrompendo la fantastica striscia dei 24 risultati utili (e dei 6 successi di fila), e nonriesce a sorpassare nuovamente l’Inter, adesso avanti di due punti a tre giornate dalla fine. La Sampdoria rimonta nella ripresa e vince 2 a 1 con una doppietta di Pazzini, confermandosi quarta forza del campionato. Ranieri, stavolta, non convince nelle sostituzioni come nel derby: troppo sbilanciata la squadra, dopo il pareggio blucerchiato a inizio del secondo tempo.
Roma, la fine del sogno
Da Il Tempo:
Fine dei giochi! Arriva al capolinea l’avventura fin qui meravigliosa di Ranieri & Co. che sbattono, come da pronostico, sulla Sampdoria di Cassano. E se il barese aveva alimentato le preoccupazioni della vigilia, ci ha pensato invece Pazzini a tarpare le ali alla Roma e consegnare nelle mani dell’Inter il quinto scudetto consecutivo. I nerazzurri tornano avanti di due lunghezze e, calendario alla mano, pensare a un altro passo falso degli uomini di Mourinho appare alquanto improbabile. Giusto così, forse, perché la Roma ha dominato la partita contro la Samp ma non ha avuto la cattiveria per chiuderla.
Roma-Sampdoria: Totti – Vucinic e Cassano – Pazzini. Il gol, ogni maledetta domenica
Francesco Totti e Mirko Vucinic di qua. Di là, Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini. Roma-Sampdoria è gara di vertice e cartello, match clou della 35a giornata di serie A con gli onori del posticipo. Quel che per i giallorossi è un obiettivo conseguito (la Champions League), per i blucerchiati ha le sembianze di uno scudetto. Quello vero, in realtà, se lo giocano i giallorossi che, forti del minimo vantaggio sull’Inter, non possono sbagliare. Si dice che per capitolini, sia il crocevia per raggiungere il tricolore. La verità è che, da qui alla fine, lo si dirà alla vigilia di ogni maledetta domenica. Perchè, senza scomodare Al Pacino, ciascuna delle gare che separano da qui alla conclusione del campionato, per la Roma (e per la Samp) non sarà altro che dolore e sofferenza. Crampi allo stomaco e imprecazioni che in un lampo faranno il percorso cervello-bocca.
DICONO I NUMERI. La squadra di Ranieri non perde da 24 partite in campionato (18 vittorie e 6 pareggi), è reduce da 6 vittorie consecutive, in casa ha vinto 12 degli ultimi 13 incontri. La Sampdoria ha vinto le ultime 3 partite in campionato ma fuori casa ha concesso 29 gol e conquistato solo 5 vittorie in questa stagione. I Blucerchiati non sono riusciti a segnare in 5 delle 6 partite contro la Roma e non vincono all’Olimpico dal 1996.
RANIERI. Per il testaccino, o per i tifosi, ancora qualche ora a gozzovigliare con i dubbi della vigilia: Ranieri decide sempre all’ultimo (ma a quanto pare, ha le idee chiare fin dall’inizio della settimana) per favorire la tensione agonistica viva in ciascun componente della rosa ma – come ogni volta – a leggere tra le righe, la formazione capitolina è già fatta. Francesco Totti dovrebbe tornare a vestire i panni dell’unica punta, alle sue spalle il trittico composto da Mirko Vucinic, Rodrigo Taddei e uno tra Perrotta e Menez (il francese sembra in vantaggio, lo dice la forma strabiliante delle ultime occasioni). David Pizarro, anzitempo negli spogliatoi nel corso dell’ultimo allenamento per un fastidio al ginocchio, non desta preoccupazioni. Per il resto, gli uomini che hanno cavalcato l’Aquila saranno quelli chiamati a spegnere la pipa del marinaio che campeggia in primo piano sul logo blucerchiato.
Sampdoria, Pazzini: “Vialli e Mancini la storia, io e Cassano all’inizio”
Roma-Sampdoria nel mirino. Giampaolo Pazzini, 25 anni, di mestiere fa l’attaccante – prolifico e temibile – del club ligure. Gli tocca, come sempre, reggere il peso dell’attacco blucerchiato assieme all’amico e compagno di squadra Antonio Cassano e anche all’Olimpico, nel posticipo di domenica sera, il peso della manovra offensiva degli uomini di Gigi Delneri si reggerà sulle spalle dell’ex doriano. Reduce da una rete allo scadere, lo scorso turno di campionato, che ha permesso alla squadra di abbattere e frantumare ogni ambizione di scudetto del Milan. Il Pazzo ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera nel corso della quale ha mostrato di nutrire enorme rispetto per i giallorossi e per l’amico Luca Toni ma ha anche specificato che, tra due giorni, “nessuna pietà”.
CHAMPIONS LEAGUE. “Poterne sentire l’odore è una gioia immensa. Questa piazza merita il calcio che conta e io voglio contribuire a dargli l’Europa“.
ROMA. “Gara fondamentale. Loro per lo scudetto, noi per la Champions League. Vogliamo continuare come nelle ultime gare e per mettere in difficoltà i giallorossi servono aggressività, ritmo e ripartenze. Sarebbe bello vedere la Roma vincitrice del tricolore e l’Inter trionfare in Champions“.
Roma-Sampdoria, Delneri: “Champions? Lotteremo fino alla fine”
Da Leggo: Mai come quest’anno per la Samp il traguardo