Roma-Scudetto: Pazzini e Damato condannano i giallorossi

di Redazione Commenta


 Il sogno scudetto rischia di svanire. Inter capolista con due punti dalla Roma quando mancano tre gare al termine della stagione 2009/10. Ci hanno pensato Giampaolo Pazzini e Antonio Damato, rispettivamente attaccante della Sampdoria e fischietto designato ad arbitrare la partita dei capitolini contro i blucerchiati. La doppietta del Pazzo e le sviste del direttore di gara sono una condanna atroce: l’Olimpico ha celebrato la sconfitta di Totti e compagni con il tributo di una vittoria, ignorando il k.o. e evitando di polemizzare.

Rosella Sensi, tempestiva nel mettere la faccia davanti alle telecamere, ha invece rimarcato la prestazione poco brillante di Damato, la cui conduzione di gara – stando alle dichiarazioni a caldo del Presidente giallorosso – si è rivelata “inadeguata, servirebbero persone preparate e professionali”. Ancora, la sedicesima – e a ruota – la diciassettesima marcatura stagionale di Pazzini, che ha affiancato nella graduatoria dei marcatori il palermitano Fabrizio Miccoli, hanno ribaltato in 45′ quanto costruito nella prima parte. Tra le lacrime di Philippe Mexes e gli applausi ai calciatori capitolini da parte dello stadio, le immagini da ricordare della trentacinquesima di serie A sono purtroppo anche la mano agli occhi del Pazzo e l’eccessiva sicumera di Damato in occasione di episodi cruciali dell’incontro. Tra tutti, un mancato rigore per i giallorossi per un fallo di mano in area blucerchiata di Zauri. Era il 34′ e la Roma conduceva per 1-0.


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