La prima volta non si scorda mai, ma anche l’ultima non se la dimentica nessuno. E l’ultima volta che Francesco Totti è andato a segno su azione all’Olimpico fu proprio contro il Cagliari. Era il 9 maggio 2010, 258 giorni fa, impossibile dimenticarlo. Non era una giornata come tutte le altre, ma un «Totti pride» in piena regola. C’era il sole, era la penultima giornata dello scorso campionato, la Roma aveva appena perso la coppa Italia ma conservava ancora qualche speranzuccia di scudetto e l’Olimpico era pieno zeppo di magliette della Roma con il nome Totti e il numero 10. Era la manifestazione del popolo giallorosso in difesa del suo capitano da tutto il trambusto successivo al calcio rifilato a Balotelli.
Francesco Totti
Perrotta corre verso Roma-Cagliari
Assente Francesco Totti. In campo e in tribuna. In campo si sapeva visto che doveva scontare la prima delle quattro giornate di squalifica rimediate dopo il fallo commesso su Balotelli nella finale della coppa Italia della passata stagione. Provini – Negativi. Perrotta e Cassetti non li hanno superati e si sono dovuti accontentare di fare gli spettatori al derby. Claudio Ranieri avrebbe voluto mandarli in campo entrambi, ma non c’è stato niente da fare. Il primo che è stato costretto ad alzare bandiera bianca è stato il centrocampista. Conseguenza di un dolore tra il costato e la spalla che si portava dietro dalla partita di Cesena. Perrotta la prima botta l’aveva subita nella partita di Genova contro la Sampdoria. Aveva recuperato per quella successiva, ma come spesso capita nel calcio, ha preso un nuovo colpo nello stesso punto. Quindi ancora dolore ma soprattutto meno tempo per poter recuperare.
Roma-Lazio: Simplicio entra nella storia del derby
Il cucchiaio di Totti. Il dribbling di Delvecchio. Il tacco di Mancini. Il sombrero di Perrotta. E ora c’è il piattone di Fabio Simplicio. Palla rubata, uno sguardo veloce a Berni, il pallone toccato giusto giusto nell’angolino, e pure lento lento tanto per garantire ancora maggiore pathos al gol partita che chissà per quanto rimarrà nell’immaginario dei tifosi. Ci aveva provato anche nel derby di campionato, un suo tiro respinto con un braccio, il calcio di rigore di Borriello. Stavolta si è messo in proprio prendendosi una di quelle soddisfazioni che racconterà ai suoi nipotini.
Delvecchio: “Vucinic uomo derby”
L’ex giocatore della Roma, Marco Delvecchio, è stato intervistato dal Tempo sulla stracittadina di questa sera:
Cosa significa il derby per lei? «È la partita più bella che ci sia a Roma e anche in Italia. Non c’è Milan-Inter o Juve-Torino che tenga: la stracittadina della Capitale è tutta un’altra storia. Emozioni, colori, passione. Una gara unica».
Ricordi? «Un po’ di tutto. Se devo scegliere il più bello dico la vittoria 3-1 dopo aver perso quattro volte di fila con la Lazio nella stagione precedente. In quel momento il derby per la Roma era diventato una maledizione e quella vittoria l’abbiamo cercata e ottenuta con tutti noi stessi.
Simply the best
Dal Romanista: Oggi la Roma gioca il derby senza Francesco
Savicevic: “Totti dovrebbe prendere in considerazione di giocare in campionati più facili. Vucinic deve tornare ai livelli dello scorso anno”
Dejan Savicevic, ex giocatore del Milan e presidente della Federazione montenegrina, è intervenuto alla trasmissione radiofonica di Radio IES per parlare della situazione della Roma:
Su Totti e Del Piero:
“I giocatori di una certa età, come Totti e Del Piero, dovrebbero forse prendere in considerazione di giocare in campionati più facili, come Stati Uniti e Medio Oriente, per poter mettere in campo la fantasia che li rende dei campioni.”
Sul connazionale Vucinic:
“Non ho sentito Vucinic di recente, spero che, qualora ci fossero, risolva i suoi problemi con allenatore e società quanto prima. Avrà bisogno di un paio di partite per tornare ai livelli dello scorso anno.”
Montali: “La società Roma pensa a tutelare il gruppo”
«In questo momento pensiamo soltanto a tutelare il gruppo. Siamo nella fase cruciale della stagione». Gian Paolo Montali è determinato. Contattato dal Romanista, chiede «rispetto» e«stabilità» per dei giocatori, e una società, chiamati a mesi di fuoco sotto tanti aspetti. Dentro e fuori dal campo. Il suo pensiero, in questi giorni, è rivolto soltanto al futuro della stagione.
La Russa: “Inter prendi Totti”
Dal Messaggero: Marco Cassetti ha un problema alla caviglia sinistra
Roma-Lazio coppa Italia: Julio Sergio si riprende la porta
Da Leggo: C’è il derby quindi niente turnover. Nella sfida
Roma: altra vittoria che viene dalla panchina
Cominciare il girone di ritorno con una vittoria in trasferta (la seconda lontano dall’Olimpico in campionato) aiuta a disperdere le tensioni che regnano a Trigoria. Per Claudio Ranieri è una gran fatica gestire una squadra nella quale molto spesso finire in panchina o anche solo una sostituzione diventa un caso. Ieri però è andata bene, anche con i cambi. Totti è rimasto in campo per tutti i novanta minuti e il tecnico lo promuove: «Totti ha fatto un gran partita, sono contento del suo impegno, di quello che ha fatto. La differenza la fa la qualità dei giocatori che ho a disposizione.
Ranieri: “Liverpool? Per ora penso solo alla Roma”
Otto giorni turbolenti: si comincia domenica a Genova e si finisce la domenica successiva a Cesena. Da un caso, Totti, a un altro caso, Vucinic, protagonista addirittura di un doppio litigio col tecnico. Lui, Ranieri, sempre al centro del dibattito. Ieri s’è pure beccato qualche fischio dai tremila giallorossi presenti al Manuzzi. Sono tutti gli insofferenti che vedono in lui il capro espiatorio di una situazione sempre più al limite. Rapporti quantomeno contrastanti con alcuni giocatori, la squadra non esprime un calcio elettrizzante ma prevedibilissimo e compassato: sono questi i capi d’accusa di tanti tifosi.
Roma-Lazio: dentro Borriello, ballottaggio Adriano-Vucinic
Per il Cagliari potrebbe avere recuperato. Per la Lazio quasi sicuramente no. Una distorsione alla caviglia costringerà Cassetti a saltare con ogni probabilità il derby. Non ci voleva. A Cesena, Marco ha giocato uno splendido primo tempo. Nel secondo è apparso molto meno brillante. Ma c’era una ragione. Il laterale giallorosso aveva rimediato una distorsione alla caviglia sinistra. L’infortunio ha obbligato Ranieri alla sostituzione con Rosi. Peccato, appunto. Perché per i primi 45 minuti Cassetti è stato praticamente inappuntabile. Secondo lo staff sanitario della Roma, comunque, non si tratta di nulla di grave.
Cesena-Roma: le due partite di Vucinic
Il calcione ad una borsa al momento della sostituzione e l’esultanza vera, spontanea, al gol vittoria. Due istantanee che raccontano molto del Vucinic di questo periodo. Da inizio anno la Roma ha ritrovato un Mirko diverso, rabbioso. Una grinta che diventa furia agonistica, vedi la doppietta con la corsa indemoniata verso la telecamera contro il Catania. Questa nuova cattiveria è servita al montenegrino per tornare ad essere protagonista, ma in qualche momento è andata anche oltre, avendo la meglio sull’aspetto tecnico. Basti pensare a cosa sarebbe successo ieri se Pellegrino non si fosse inventato quella goffa piroetta che ha fatto entrare il pallone recuperato da Simplicio. Con ogni probabilità, si starebbe a parlare solo della sua faccia scura al momento del cambio e dell’ennesimo malumore dello spogliatoio in una stagione maledetta da questo punto di vista. E invece il caso si è smontato subito.
Tutti i moduli di Ranieri
Ai moduli non bisogna dare più importanza di quello che hanno. In campo si vince con la grinta e la determinazione nell’inseguire il risultato fino all’ultimo secondo dei minuti di recupero, più che con gli schemi. E’ ovvio che questi possono aiutare, ma la rabbia agonistica e lo spirito di sacrificio contano di più. A Cesena Ranieri si è affidato al 4-2-3-1 per la terza volta in questo campionato conquistando la vittoria dopo lo 0-0 proprio col Cesena all’Olimpico della prima giornata e la sconfitta per 2-1 a Brescia della quarta (ma determinata più dagli errori dell’arbitro che dai propri).









