Roma-Cagliari come Roma-Bologna?

 Roma-Cagliari aprirà i battenti del campionato giallorosso, che quest’anno come mai è accompagnato da molti punti interrogativi.

L’atmosfera ricalca quella dell’ultimo 2000-2001, quando la squadra di Capello uscì dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta, portando con sé critiche e sospetti sulla campagna acquisti. Nella partita di Bergamo, Samuel, messo a sinistra nella difesa a tre, sembrò essere la brutta copia di Trotta.

Quel campionato si aprì con un’aria simile a quella che si respira in questi giorni. Ricordiamo che nell’esordio in casa con il Bologna, la futura Roma scudettata non brillò, andando in vantaggio allo scadere del primo tempo con un gol di testa di Totti su calcio piazzato dalla destra di Marcos Assuncao.

Derby di Coppa Italia: ancora nessuna data

 Dal Corriere dello Sport:

E ora il rompicapo del derby di Coppa Italia è diventato più complesso. Ieri Marco Brunelli, di rettore generale della Lega, era a Roma per partecipare, accanto al suo presidente, Maurizio Beretta, all’incontro sul contratto collettivo conclusosi con una rottura e la pro clamazione dello sciopero. E pro prio questo sviluppo non completa mente inatteso, ha aggiunto una nuova variabile. Infatti, una delle date (quella ritenuta più praticabi le), il 19 gennaio, potrebbe essere occupata dal campionato: la giorna ta dell’11 e 12 dicembre (la sedice sima per la precisione) potrebbe essere recuperata quel giorno.

Ranieri-giocatori: faccia a faccia in vista del Bayern

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Francesco Totti ieri ha vomitato. Non siate maliziosi, non è perché ha rivisto la partita giocata dalla Roma a Cagliari. Semplicemente per colpa di un attacco influenzale (con dissenteria) che di fatto lo ha tolto di scena per l’allenamento. Insomma, se i 5 schiaffi di Cagliari non fossero già stati un promemoria utile, è un momento nero per la squadra giallorossa, che almeno sul fronte del capitano sembra limitare i danni, nel senso che per la trasferta di Champions a Monaco di Baviera quasi sicuramente sarà a disposizione, così come Taddei e forse Vucinic (out invece Mexes). Faccia a faccia – Detto questo, le buone notizie per ora finiscono qui.

Riscone di Brunico: Vucinic vola basso

 Dal Messaggero:

Tridente o no, Mirko Vucinic sta lì e guai a chi lo tocca, alla luce dei suoi 19 gol della passata annata (14 campionato, 3 Europa League e 2 in Coppa Italia). Si sente un calciatore normale, forse proprio questo è il suo limite. Normale non lo è, viste le qualità tecniche. Diciamo che la sua è solo la normalità di un campione. Poche parole, poca voglia parlare. «Perché non mi autoesalto? Almeno se voli basso e cadi, non ti fai male». Dalla paura di volare alla paura di cadere, insomma. Mirko ama starsene sulle sue, giocare e basta. E aspettare ottobre, mese della nascita del figlio, che si chiamerà Alexander.

Roma: Riise va di corsa

 Dal Romanista:

Se ti chiamano Thunderbolt, fulmine, un motivo ci sarà. E in quanto fulmine non puoi certo stare fermo. Non è nelle tue caratteristiche. John Arne Riise tiene fede al suo soprannome, sempre. Quando è in campo corre per 90 minuti, per 60 partite l’anno, sembra non sentire la stanchezza. E quando il campionato è fermo? Quando non c’è il calcio giocato, cosa fa la “freccia roscia”? Corre ancora, ma non a piedi, bensì in macchina o in go kart. Niente di pericoloso, per carità, solo un modo per passare una giornata tra amici. I giornali norvegesi non hanno perso l’occasione per seguire il giocatore giallorosso, che in patria è un idolo assoluto, sul circuito di Rusdkogen, il più antico e anche il più famoso di Norvegia.

Roma-Udinese, Menez: ultima chance

 Da Il Corriere della Sera:

I timidi segnali di risveglio di Livorno devono diventare squilli di tromba. Jeremy Menez è forse arrivato all’ultima chiamata e, se vorrà restare alla Roma, dovrà guadagnarsi sul campo la conferma dopo quasi due stagioni con poche luci e troppe ombre. Contro l’Udinese, specialmente se non dovesse recuperare Vucinic, spetterà anche a lui il compito di riportare la squadra a una vittoria che manca dal 21 febbraio.
Tra coppe e campionato, nella gestione di Claudio Ranieri, Menez è partito dal primo minuto 13 volte e per ben 12 è stato sostituito.

Okaka: “Il mio bilancio in Inghilterra è positivo, ma spero di giocare di più”

 Stefano Okaka, ex attaccante della Roma ora in prestito al Fulham, ha commentato a Tuttosport il suo dispiacere per non poter giocare contro la Juventus nella prossima gara di Europa League, avendo già esordito nella competizione con la maglia giallorossa:

“Lo sapevo fin dall’inizio, però dispiace comunque. La Juve ha sempre un sapore particolare. La gara? Se ne parla già da un po’, però sempre con tranquillità. E’ una questione di mentalità: qui si vive tutto in modo soft, i miei compagni mi chiedono come gioca la Juventus e quali siano i pericoli maggiori. Ma l’attuale classifica della Juve non deve ingannare. Sono una squadra forte, per passare il turno dovremo prestare grandissima attenzione. I pericoli sono tanti. Il primo e’ Iaquinta, se giocherà. So che non è al massimo, però è sempre un attaccante formidabile.

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