Ranieri lascia Trigoria. Montella o De Rossi le soluzioni. Rosella Sensi: “Stasera non decideremo nulla”. Conclusa la riunione tra dirigenti e squadra, domani il nuovo allenatore

 Da LaSigoraInGiallorosso.it:

Ranieri si è dimesso. La sconfitta per 4-3 in terra genovese è stata la sua ultima gara da tecnico della Roma. «Ho sempre pensato al bene della Roma: dopo una partita come quella di oggi, ritengo sia giusto dare un segnale, al fischio finale sono andato negli spogliatoi per ringraziare la squadra ed ho deciso di rassegnare le dimissioni” il saluto del tecnico consegnato all’Ansa. Il presidente Rosella Sensi e i dirigenti giallorossi ora dovranno cercare una soluzione per invertire la rotta che nelle ultime 4 gara ha visto la squadra giallorossa centrare l’enplein di sconfitte. Questa sera i dirigenti, tornati a Trigoria da Genova, avranno un colloquio con la vecchia guardia dei giocatori per decidere il futuro della società. Il nome più accreditato come successore è quello di Vincenzo Montella, attuale allenatore dei Giovanissimi Nazionali giallorossi.  L'”aeroplanino” è già stipendiato dalla società giallorossa, ed ha il rispetto dei suo ex compagni di squadra. Montella risulta in vantaggio su Alberto De Rossi, il papà di Daniele e il tecnico della Primavera. Tuttavia, in questo scenario, non è da escludere una clamorosa presa di posizione della Dottoressa Sensi, che nelle ultime ore starebbe addirittura pensando di respingere le dimissioni di Ranieri.

La Roma nel caos, Ranieri si dimette?

 Da Repubblica.it:

Da 0-3 a 4-3. La Roma è in caduta libera, frantumata a Genova dopo aver essere andata in vantaggio di tre reti. Facendo esplodere ufficialmente la crisi già respirata, assorbita nelle ultime settimane. Squadra in silenzio stampa imposto dai dirigenti. La posizione dell’allenatore sub judice. Ma l’addio è sempre più vicino.
Il coordinatore generale Gian Paolo Montali, unico autorizzato a parlare, entra nel dettaglio delle spiegazioni: “Non andiamo in ritiro, ci prendiamo tempo per ragionare e prendere la decisione migliore. Facciamo tutto nella nottata e nella giornata di domani. Vogliamo cercare di intervenire in modo chirurgico e prendere una decisione di testa, non di pancia. Ora non contano le colpe, ma capire quale sia il problema e agire per risolverlo”. Parole che, tutti, hanno immediatamente letto come la conferma di un probabile addio al tecnico: “Il linguaggio del calcio lo conoscete meglio di me –  ha confermato Montali –  e avete capito perfettamente la situazione. Siamo indifendibili dal punto di vista dei risultati. Sugli atteggiamenti però non abbiamo nulla da rimproverare alla squadra”. Fin tropo facile trarre le conclusioni: Ranieri è più che in bilico.

Montella in panchina: si può fare

 Dalla Gazzetta dello Sport:

La speranza è che gli americani arrivino presto. Per assestare un colpo di mannaia alla Roma di oggi. Sono troppo perfido? Non credo.
Mi metto nei panni del tifoso giallorosso: la squadra non c’è più, il gioco latita, la manovra è inesistente, allo stadio ci si annoia e si soffre, la rosa di Trigoria fa invidia a tutti, ma non si riesce a trovare il bandolo della matassa. Da chi dipende? Risposta del coro: è chiaro, dal mister. Ma tutte le colpe sono di Ranieri? In gran parte condivido, anche se qualche campione (definiamolo così) sta rendendo al dieci per cento. Comunque sia, la crisi è profonda ed è bene che il chirurgo intervenga drasticamente prima che la situazione diventi irreversibile. In che modo? Spiace dirlo, perché Ranieri è “un romano de Roma”. E’ il profeta in patria che non è riuscito nel suo intento. E’ bene dargli il benservito? Si. La squadra non lo segue. Così il mugugno dilaga e, con il mugugno, l’apatia in campo. Replicano coloro che la pensano in maniera diversa: il licenziamento del mister non risolverebbe i problemi.

Roma, non fidarti di Leonardo

 Il consiglio, sottinteso ma evidente, lo offre Il Giornale ai dirigenti della Roma: sicuri dell’opzione Leonardo? Testuale:

Il nome di Leonardo è stato accostato, da qualche ora, alla panchina della Roma. Costituirebbe, nel caso la gestione Ranieri dovesse naufragare sotto i colpi di altri risultati deludenti, l’alternativa a disposizione del club nel frattempo commissariato da Unicredit e in attesa di cessione. Facilmente spiegabile il motivo: Leonardo costa pochissimo (prendeva 1 milione netto l’anno scorso al Milan) e può mettersi subito al lavoro essendo libero da impegni. La candidatura, a leggere alcuni siti e a sentire le trasmissioni radiofoniche romane, ha ricevuto molti consensi.

Crisi Roma: per i lettori di asromalive.com solo Ranieri può risollevare i giallorossi

SONDAGGIO. I numeri ce li siamo detti e ridetti: un po’ per l’incoraggiante sensazione che peggio di così non si possa fare e un po’ per provare a trovare risposte palusibili alla crisi (di risultati e di gioco) della Roma. Hanno provato, esperti e tifosi, appassionati e giornalisti, a individuare malattia e cura: si è sentito tutto e l’esatto contrario. Il salvagente, secondo i lettori di asromalive.com, ha in ogni caso nome e cognome: si chiama Claudio Ranieri. Il 41% di quanti hanno partecipato al sondaggio è infatti del parere che “Solo Ranieri può risollevare la Roma. Con scelte coraggiose: spazio a chi sta in forma”. Una percentuale netta, di gran lunga maggioritaria rispetto alle altre opzioni. Segue, condivisa dal 19% dei votanti, l’opinione che “Tutta la Roma è da rifondare. Il passaggio di proprietà è fondamentale” mentre il 16% dei partecipanti ritiene che solo attraverso la sostituzione del testaccino con un altro allenatore si possa invertire la rotta. Per il 12% degli intervenuti, invece, esiste un problema di natura tattica che richiede nuove soluzioni. Il 10% sposta l’attenzione su Rosella Sensi e chiede al presidente di infondere sicurezza all’ambiente anche attraverso la rinnovata fiducia a Ranieri. Solo l’1%, infine, reputa il girone di andata ormai compromesso e sollecita interventi di mercato nel corso della sessione di gennaio.
STATISTICHE. Le cifre lasciano poco spazio alle interpretazioni: cinque punti in sei gare di campionato mentre in Champions League è stata messa in cascina una vittoria oltremodo sofferta contro i romeni del Cluj dopo il ko inflitto dai tedeschi del Bayern Monaco. Ancora campionato: cinque reti all’attivo in sei partite, undici reti subite (peggior difesa della serie A); ancora Champions: due reti fatte in due gare, tre quelle subite (oltre a tre pali). Cappotto in trasferta: quattro partite (tre dui campionato, una di coppa) e quattro sconfitte.
1. MIRACOLO RANIERI. Lo pensa la maggior parte dei votanti: solo il testaccino può risolvere i problemi della Roma. Il 41%, infatti, non ha dimenticato la marcia trionfale della scorsa stagione quando, con una rosa che non sembrava all’altezza di quella dell’Inter, Ranieri è riuscito a ricompattare un gruppo sfaldato e trascinare l’ambiente al grido di “Non succede, ma se succede…”. I giallorossi sono rimasti in lotta per lo scudetto fino all’ultima giornata: pareva che nessun altro allenatore potesse incollarsi sulla pelle la casacca capitolina come lui. Per la maggioranza dei lettori è ancora così: il Ranieri che hanno in mente è quello che non guarda in faccia a nessuno. Andare con la memoria fino all’ultimo derby di campionato (fuori Francesco Totti e Daniele De Rossi alla fine del primo tempo, la momentanea sconfitta si è trasformata in vittoria) non è difficile: quel tipo di allenatore sa fare la differenza.

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