Roma agli americani. Per DiBenedetto trattativa in esclusiva

 Da Lasignoraingiallorosso.it:

Un americano a Roma, o per meglio dire un italo – americano, Mr. Thomas DiBenedetto e la sua società  “DiBenedetto AS Roma LLC” per l’appunto. Da lì proviene l’offerta “più competitiva” (come confermato da un comunicato di Italpetroli) giunta sul tavolo di Unicredit e dell’advisor Rothschild, dopo silenzi e smentite (Aabar). Ora manca l’esame delle carte, poco più di una formalità per Unicredit che ha chiesto agli statunitensi di presentare delle ulteriori integrazioni, per poi dare ufficialmente il via alla trattativa esclusiva. Il fascicolo completo dovrebbe essere pronto nel giro di pochi giorni, lo studio Tonucci  è in costante contatto con New York.

Cessione Roma: Unicredit tratta con l’America ma rispetta il termine del 31 gennaio

 Dall’ASCA:

Giorni decisivi per il futuro dell’AS Roma. Una delegazione di Unicredit in queste ore e’ ancora a New York per trattare con una cordata americana che si e’ detta disposta a rilevare il club giallorosso. Oggi e’ previsto l’ultimo incontro e i rappresentanti dell’Istituto di Piazza Cordusio dovrebbero tornare in Italia nelle prossime ore.
Tuttavia, precisano all’ASCA fonti vicine all’operazione, la delegazione di Unicredit non fara’ alcun annuncio al suo rientro a Roma, dato che gli incontri di questi giorni sono serviti ”solo per sciogliere i nodi” relativi al modo in cui ”dovra’ essere articolata l’offerta”: in pratica, per spiegare agli americani come deve essere presentata la proposta in vista del 31 gennaio, data entro la quale dovranno pervenire tutte le offerte vincolanti per il club capitolino.

Cessione Roma: Unicredit attende il piano americano

 Da Repubblica.it:

Si torna al lavoro. Nel pomeriggio Italiano, quando a New York sono da poco passate le 9 di mattina, Unicredit torna negli uffici della investment bank Piper Jaffray, per continuare il tavolo con mister Di Benedetto e i partner americani interessati all’acquisto della Roma. Una trattativa fiume, iniziata martedì e arrivata al terzo giorno di dialogo, anche se privata di uno dei suoi protagonisti: come riferisce Mf Dow Jones, il vice d. g. di Unicredit Paolo Fiorentino è partito ieri dagli States per fare ritorno in Italia, causa imminenti impegni lavorativi, lasciando la situazione in mano al responsabile corporate dell’istituto, Piergiorgio Peluso e all’avvocato Roberto Cappelli.

Vendita Roma, l’amico americano che vuole i giallorossi

 Da Il Fatto Quotidiano:

I tifosi compulsano Internet da giorni per cercare di capire chi sia questo Thomas Richard Di Benedetto che starebbe per comprarsi l’AS Roma. Ma sul finanziere americano con cui sta trattando Unicredit, banca creditrice che ha assunto il controllo della squadra, le informazioni sono praticamente zero. Di Benedetto non esiste nelle banche dati, negli archivi dei giornali americani, nel sito dei Red Sox (baseball) si trova un Tom Di Benedetto, ma è il figlio che gioca nel team di Boston.

Mister Roma si chiama Di Benedetto. Accordo vicino con gli americani

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

Una nuova Roma a “stelle e strisce” sta nascendo a New York, fra i tavoli di una trattativa che si è protratta fino a sera. I sogni dei tifosi giallorossi si conciliano con l’orario, notte fonda secondo il fuso italiano, e soprattutto con gli obiettivi di Mr Thomas Di Benedetto, “capogruppo” della mini-cordata di americani interessati all’acquisto del club di Trigoria e socio della New England Sports Ventures, una compagnia che opera investimenti nel settore sportivo, già proprietaria della squadra di baseball dei Boston Red Sox e del Liverpool.
In un grattacielo di Manhattan, a pochi passi da Park Avenue, si sta facendo il futuro della “Magica”: filtrano segnali positivi dalla riunione fiume avvenuta tra i vertici di Unicredit e i rappresentanti statunitensi. Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, rispettivamente vice direttore generale di Unicredit e responsabile del corporate e investement, hanno lavorato a lungo per arrivare alla definizione di un accordo. Con loro c’erano anche il legale dell’istituto di credito, Roberto Cappelli, e Mauro Baldissoni, avvocato dello studio Tonucci, che da mesi cura gli interessi degli americani in Italia.

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