Roma, Rosella Sensi a Salotto Mondiali – speciale Sudafrica 2010: intervento integrale

Rosella Sensi, nel primo pomeriggio è intervenuta alla trasmissione ‘Salotto dei Mondiali – speciale Sudafrica 2010′ per partecipare alla diretta in corso. Nel programma condotto da Gianfranco Teotino, sul sito Ign (testata on line del gruppo Adnkronos), il patron giallorosso ha toccato svariati argomenti: da Daniele De Rossi a Francesco Totti, dai mondiali 2010 a Claudio Ranieri, dalla Tessera del Tifoso alle convocazioni del Brasile di Dunga, da Adriano a Balotelli. Ecco l’intervento integrale:

DE ROSSI – “Sono molto fiera delle prestazione dei giocatori della Roma, primo fra tutti Daniele De Rossi che ha fatto anche gol, il migliore in campo dell’Italia. De Rossi al Real Madrid? De Rossi è della Roma e non si vende. Non ci sono commenti, è un simbolo come Francesco. I tifosi romanisti devono stare tranquilli, De Rossi non si vende”.
JUAN – “Ho visto un intervento di Juan pazzesco, lui è sempre determinante, i suoi interventi hanno contribuito alla vittoria del brasile. Basptista e Doni ai Mondilai? Non sono stupita, sono sue grandi giocatori, non sono capitati per caso all’interno della Roma. Se avessi chiamato Julio Sergio al posto di Doni? Sì, siamo molto soddisfatti di lui, si è sempre fatto trovare pronto, nonostante sia stato fermo a lungo, si è sempre allenato,  è un grande professionista“.

De Rossi: 9 gol in Nazionale come l’amico Totti

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Il contatto di fine corsa, al termine di un percorso dalla porta alla panchina in cui è scattato, ha allargato le braccia, è sfuggito alla morsa dei compagni, ha sorriso, urlato, mostrato la solita vena, è stato un testa a testa con Rino Gattuso, suo alter ego per filosofia di vita (dire sempre quello che si pensa, senza filtri, fregarsene delle convenzioni), non a caso unico altro barbudo della squadra. Proprio la barba è stata oggetto di approfondite analisi nelle cronache di ieri, un dibattito che ha scomodato anche l’antropologia: segno di maturità rispetto agli errori di gioventù di quattro anni fa, manifestazione di autorità nel gruppo, simbolo del potere all’interno della squadra. Ma anche, forse, immagine di un conflitto interiore. E allora come i barbudos cubani, Daniele De Rossi — sempre più simile a Romeo Benetti, ma meno randellatore — si raderà solo quando avrà vinto la sua guerra di liberazione: dai suoi incubi, dal fantasma di McBride, dai dolori del cuore e gli acciacchi del corpo. E la vittoria potrà coincidere solo con un altro Mondiale, questo davvero interamente suo. La maturità — questo sì un segno, tristemente degli anni che avanzano — è raccontata dai numeri.

Lippi: “Contento per il gol di De Rossi; è un giocatore importante”

 Marcello Lippi, a distanza di quasi 24 ore, torna a parlare della partita di ieri dell’Italia con il Paraguay e tesse le lodi di Daniele De Rossi autore del gol del pareggio: “Contro il Ghana avevamo rischiato di più mentre ieri praticamente il Paraguay non ha mai passato la trequarti.  Forse sono loro che ci hanno rispettato troppo, perchè hanno fatto una partita molto di attesa. Certo, potevamo segnare di più. Sono contento per il gol di De Rossi. Mi ha fatto piacere vederlo giocare bene perchè è un giocatore importante”.

Alberto De Rossi: “Daniele dice sempre quello che pensa. E io sottoscrivo”

 Alberto De Rossi, intervenuto durante la trasmissione radiofonica Te la do io Tokyo, commenta la prova di Daniele nella prima uscita (con gol) ai Mondiali sudafricani:

ITALIA-PARAGUAY – “De Rossi è il giocatore più importante della Nazionale? Così mi mettete in imbarazzo. Lui ha fatto bene, ma il gruppo squadra ha fatto bene in generale, anche se contro un avversario non irresistibile. L’Italia è stata propositiva e sfortunata in occasione del gol“.
IL CARATTERE DI DANIELE – “Condivido tutto quello che dice. Gli ho trasmesso il concetto di dire sempre quello che pensa“.

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