Coppa Italia: Roma-Inter, sfida infinita

 Da La Gazzetta dello Sport:

Se vi piacciono i sequel, la Coppa Italia è lo spettacolo che fa per voi. Per la quinta volta negli ultimi 6 anni la finale sarà Roma-Inter. C’è da dire, però, che l’Udinese è andata vicino a sciupare il tormentone delle ultime stagioni, perché batte la squadra di Ranieri per la seconda volta in stagione (la prima all’andata in campionato) e va vicino a trasportare la capolista verso i temutissimi supplementari, ma l’1-0 finale firmato da Sanchez e corroborato da un palo di Inler serve solo a far crescere i rimpianti per la squadra di Marino, che però ha dato veramente gas solo negli ultimi dieci minuti. Roma rinunciataria C’è da dire che la Roma schierata da Ranieri, stavolta, pare troppo sperimentale per dare garanzie di gestione sicura del match, anche perché il metronomo Pizarro (causa diffida) è preservato per la finale.

Multa, Totti scherza con Cerci: “Me li presti te i soldi?”

 Da Il Corriere dello Sport:

La delusione per il cam­bio alla fine del primo tempo sem­bra già superata. Resta l’amarez­za per i 20.000 euro di multa in­flitti dal Giudice sportivo. Per la rissa del dopo – derby a pagare più di tutti è Francesco Totti, il capi­tano della Roma, ‘ colpevole’ di aver mostrato i pollici in basso ai suoi tifosi della curva sud. Ma il primo posto e la vittoria del derby cancellano tutto, o quasi. Stasera Totti guiderà la Roma nel tentati­vo di centrare la finale di Coppa Italia. L’andamento lento con il quale procede all’interno dell’ae­roporto di Fiumicino per imbar­carsi per il volo per Trieste, reso operativo solo in mattinata, con­sente a numerosi tifosi di conqui­stare l’ambitissimo autografo.

Coppa Italia: Ranieri vuole la stella d’argento

 Da Il Tempo:

A caccia della quinta finale di coppa Italia negli ultimi sei anni: e sempre contro l’Inter. L’obiettivo di Ranieri è chiaro, la stella d’argento per il decimo trofeo nella storia della Roma. Archiviata la pratica derby con tutti gli strascichi di polemiche a seguito, il tecnico giallorosso si rituffa nell’attualità. Accantona per un momento le priorità imposte dal campionato e da una classifica che vede di nuovo la Roma in vetta e mette la testa su una coppa Italia che resta uno degli obiettivi stagionali: soprattutto per quella finale, così appetibile, all’Olimpico il prossimo 5 maggio sempre contro l’Inter. «Una partita che si gioca nella nostra città – dice il tecnico – mi sentirei male a non esserci». La Roma, questo pomeriggio al Friuli, riparte dal 2-0 dell’andata.

L’accoppiata scudetto e coppa Italia vale 1 milione

 Da Il Messaggero:

Superbonus per il double: circa 1 milione di euro lordi, per l’accoppiata vincente, campionato e coppa Italia. La scommessa di Claudio Ranieri fu subito su se stesso. E di conseguenza sulla Roma, nonostante lo zero in classifica dopo due giornate di campionato. Quando il 1° settembre si presentò da Rosella Sensi in via Aurelia per firmare il contratto biennale, non spinse per un ingaggio da favola ma per un premio in caso di successo, addirittura doppio. La sua gran voglia di rivincita, dopo il trattamento ricevuto dalla Juve (costretta a pagargli una buonuscita di 1 milione e mezzo di euro netti), la rese presto ufficiale davanti alla preseidentessa, mettendola per iscritto. Primo anno di stipendio 2 milioni e 300 mila euro lordi, ma premio del 70/80 per cento dello stesso ingaggio per il bis, all’epoca da nessuno messo in preventivo e oggi comunque possibile.

Taddei: “Possiamo vincere, Julio Sergio è sempre stato forte. Qui per sempre”

 Da Forza Magica:

Siamo un gruppo forte, abbiamo tutte le caratteristiche per vincere, ma dobbiamo restare concentrati, fare la politica dei piccoli passi, senza commettere errori e sono convinto che quest’anno un trofeo lo conquisteremo, non ho voglia di ritrovarmi a mani vuote al termine della stagione”: Rodrigo Taddei lo dice con umiltà ma con la convinzione dei propri mezzi. E’ scaramantico ma la voglia di vincere è più forte e infatti si lascerà scappare più di una volta nel corso di questa intervista la parola vincere.
La sua convinzione parte dalla qualità e dalle potenzialità di questo gruppo:

Siamo forti, lo siamo sempre stati e lo abbiamo dimostrato in questi anni, anche quando c’era Spalletti in panchina, abbiamo cambiato poco in ogni stagione, più o meno il gruppo è sempre stato questo. Forse potevamo vincere di più. Pensate all’anno dello scudetto vinto per un punto dall’Inter, abbiamo commesso degli errori anche noi, troppi pareggi, ancora oggi non riesco a spiegarmeli, ci hanno portato via punti preziosi e questi svarioni li abbiamo pagati alla fine. Questa volta non voglio correre il rischio di cadere negli stessi errori, per questo dico di affrontare le gare di domenica in domenica con grande concentrazione e sono sicuro che alla fine della stagione potremo gioire tutti insieme, noi calciatori ma anche e soprattutto i tifosi, se lo meritano per tutto quello che ci danno. E’ questa la giusta mentalità da osservare quando si sta lottando per lo Scudetto. Per vincere poi secondo me è importante che all’interno di un gruppo ci siano uomini di esperienza e giovani talentuosi, come noi insomma”.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.