Roma, Angelini c’è

 Francesco Angelini ha deciso di starsene in silenzio. E attendere tempi certi. L’accostamento dell’imprenditore chimico-farmaceutico alla Roma, infatti, è in realtà figlio della passione. Innanzitutto. Quella che non ha prezzo e le cui radici attecchiscono nei cuori prima ancora di farsi spazio nei portafogli. E’ tifoso giallorosso da sempre, il classe 1945, e il calcio occupa nei suoi pensieri quasi lo stesso spazio dedicato all’altro grande interesse, il bridge. E’ semmai il gioco delle carte a far da ponte (lo suggerisce, se non altro il termine) tra un contesto e l’altro e svelare una verità incontrovertibile. Se qualcosa piace, ad Angelini, l’industriale la vive nel pieno delle proprie facoltà. E accaduto con il bridge (un hobby che lo ha portato a diventare campione del mondo di specialità nel 1998,a vincere 5 Champions Cup e svariate medaglie d’oro) e potrebbe succedere di nuovo proprio con la Roma. E’ bastata una dichiarazione di interesse rispetto all’acquisizione del club capitolino (nell’estate del 2009) per mandare in visibilio il tifo romanista. Ha fatto seguito la conferma dello scorso autunno e tanto è servito a trasformare l’entusiasmo della tifoseria in auspicio. Attesa. Fretta. Perchè a Roma si sa: basta leggerne anche solo un quarto di biografia per affermare che Francesco Angelini è una garanzia con pochi eguali. Fretta. Attesa. Auspicio. Invece, dal novembre 2009, Francesco Angelini ha deciso di starsene in silenzio.
HO CHIESTO INFORMAZIONI. Quanti, e non sono pochi, hanno a cuore i destini della Roma tengono un ritaglio di giornale custodito in una agenda. Affisso al muro tra un poster e l’altro. In un portafogli, tra i dieci euro e la carta di identità. La firma in calce è di Piero Torri, che sta al Corriere dello Sport come il Medioevo alla Tuscolana, mentre le dichiarazioni virgolettate sono sue. Di Francesco Angelini. Affermava: “Sto cercando di capirne di più. Ho chiesto informazioni sulla Roma in tempi recentissimi. Mi hanno chiesto tempo per darmi delle risposte. Qualche settimana al massimo. Sono in attesa di capire in che ruolo e in che entità io possa dare una mano alla Roma“. Mister Tachipirina è uscito allo scoperto il 7 maggio 2009. Poi, il Cavaliere del Lavoro (nominato da Ciampi nel 2003) ha ribadito il pensiero al canale televisivo T9. Messo in chiaro il concetto, poi più nulla. Avaro di parole, parco di interviste, invisibile alle macchine fotografiche. Il conseguente ammutinamento lo si è letto in svariate maniere. I pessimisti ci hanno visto passi indietro, scarsa covinzione; gli ottimisti hanno associato il silenzio alla professionalità, issandolo a esempio di serietà. Gli sgamati hanno pensato che fosse l’inevitabile giochino utile a deprezzare il valore effettivo del club mentre gli ingenui si sono lasciati vincere dal populismo di chi va ripetendo che la Roma “tutti la vogliono ma nessuno se la piglia”. Eppure, se dici Roma in tutte le lingue del mondo, da un anno a questa parte, è come se avesssi detto, in qualche maniera, anche Angelini. Francesco, all’anagrafe. Perchè mentre egiziani e arabi vanno a suggerire titoli da “prima” a suon di “comprerò”, Angelini decide di non accrescere le emicranie di stagione e naviga a vista. A un iridato di bridge, il barrage (apertura ad alto livello con mano debole e sbilanciata) fa solo sorridere. Incisivo, efficace, risolutore. Come un farmaco, mister Tachipirina, lo aspetti da un istante all’altro che ti certifica diagnosi, prognosi, cura. E come un farmaco – Angelini – dovesse agire, sarebbe un attimo. La passione innanzitutto, si diceva. Poi, certo, gli affari.

CdA Roma: completato l’information memorandum

 Da Milano Finanza:

E’ durato poco più di un’ora il Consiglio di Amministrazione della As Roma  conclusosi attorno alle 14h00. All’ordine del giorno del board l’approvazione dei dati al  30 giugno 2010. E’ attesa una nota a Borsa chiusa. Non è stato invece ancora cooptato il nuovo  consigliere di amministrazione della società giallorossa Roberto Venturini, il manager  che avrà compiti specifici legati all’aspetto finanziario della Roma.

Futuro societario: un americano a Roma?

 Futuro Roma: Unicredit e Rothschild Italia continuano a lavorare per la cessione del club. Secondo Repubblica.it la società giallorossa potrebbe avere un futuro a stelle e strisce:

In attesa dell’approvazione del bilancio (cda fissato per il 27 settembre), e successivamente dell’invio dell’information memorandum ai soggetti che hanno mostrato interesse per l’affare Roma – che dovrà necessariamente contenere i dati di un esercizio destinato a chiudere in “rosso” di 10 milioni – si fanno avanti due piste statunitensi. L’istituto di Piazza Cordusio, come riferisce Milano Finanza, potrebbe aver individuato un nuovo potenziale acquirente in John J. Fisher.

Cessione Roma, memorandum in ritardo

 Giusto perchè deve piovere sul bagnato. Di poche ore fa la notizia che, sebbene fossero stati annunciati per oggi, i memorandum relativi alle modalità di inoltro formale dell’interesse manifestato in precedenza, verranno inviati da Rothschild solo nei primi giorni di ottobre. Da Ansa:

L’invio del memorandum informativo per la vendita dell’As Roma slitta ai primi giorni di ottobre in attesa dell’approvazione del bilancio da parte del consiglio d’amministrazione del club giallorosso.

Cessione Roma, Rothschild: comincia la spedizione delle lettere

 Info dettagliate e complete: nelle lettere di memorandum che Rothschild inizierà a inviare prossima settimana ai papabili acquirenti sono indicate le modalità per la presentazione di una offerta ufficiale. Da Dnews:

Rothschild si appresta a inviare le prime lettere ai soggetti interessati all’acquisto della Roma.  Già lunedì l’advisor della società giallorosso provvederà a mandare i memorandum con tutti i passaggi per fare formalmente un’offerta concreta. Le prossime settimane saranno decisive.

Roma, Fedun e il nuovo stadio

 Leonid Fedun, magnate russo accostato alla Roma con sempre maggiore insistenza, sa di dover – nel caso di acquisizione del club – portare avanti anche il progetto legato al nuovo stadio. Da Lifenews.ru:

Il proprietario dello Spartak, Leonid Fedun, in caso di successo nell’acquisizione di una partecipazione di controllo nel club di calcio italiano AS Roma dovrà costruire un nuovo stadio di calcio.

Cessione Roma, impazza il toto nome

 Con il passare dei giorni, diventa sempre più fitta la lista dei probabili acquirenti della Roma. Ecco il punto, fatto da Mf-Dj:

As Roma rappresenta un bene diverso dagli altri e i vertici di Unicredit saranno molto attenti a consegnare il club ad un acquirente, oltre che finanziariamente strutturato, anche serio, capace e affidabile e con un progetto di lungo periodo.

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