DiBenedetto-Unicredit e Stekelenburg: i tifosi non sono più solo tifosi

 DiBenedetto è atterrato questa mattina a Roma per trovare un accordo definitivo con UniCredit per l’acquisizione della società (60%?). Non staremo qui a dirvi che la trattativa doveva già essere conclusa tempo fa, visto che il closing (parola che va tanto di moda) era previsto per la fine di luglio.

Closing che con ogni probabilità slitterà di qualche giorno. Non è un dramma, ma è l’ennesima telenovela giallorossa per i tifosi, che stanno aspettando anche l’ufficialità dell’affare Stekelenburg, per cui c’è qualche intoppo relativo al pagamento. Anche qui si attendono notizie.

Genoa-Roma: non cambia i piani di Dibenedetto

 Dal Corriere dello Sport:

Tom ha saputo tutto in diretta o quasi. Tom è mister DiBenedetto, l’im­prenditore americano che, con i suoi soci, sta trattando in esclusiva, l’acquisto della Roma. Era prima mattinata negli States, ma il filo diretto con i suoi interlocutori italiani, ban­ca compresa, è stato prati­camente ininterrotto. Tom, ovviamente, non è che sia rimasto contento della domenica genovese di quella che tra qualche settimana diventerà una società e una squadra di sua proprietà.

Cessione Roma: oggi vertice con gli americani

 Dal Tempo:

Al termine di una giornata tesa e piena di contatti tra Italia e Stati Uniti, alla fine il «benedetto» appuntamento è stato fissato: oggi negli uffici di Unicredit a via Minghetti si deciderà se avviare la trattativa in esclusiva con gli americani per la vendita della Roma. Gli ultimi documenti per soddisfare le richieste della banca sono continuati ad arrivare fino a notte fonda, un altro è atteso per oggi.

E’ una Boston romanista

 Dal Romanista:

Parla il sindaco della città più italiana d’America: Thomas Menino. E’ il primo cittadino dei record e conosce bene il Thomas Di Benedetto che ci interessa. Che gli italoamericani siano la comunità più forte di Boston è ormai noto a tutti. Basta camminare per North End, il quartiere italiano della città, per sentirsi nel “Bel Paese”. Proprio tra le strade della “Little Italy” più genuina d’America numerosi italiani hanno iniziato la propria avventura a stelle e strisce. Dal cuore di North End a Tremont Street, la strada dove ha sede la Boston International Group di Thomas R. Di Benedetto. Si impiegano, in auto, solo 10 minuti.

Americani: “A Roma per vincere”

 Dal Romanista:

Se gli americani vogliono l’As Roma, è perché credono in un grande progetto. Pensano di poter vendere questi colori, questo marchio, in ogni parte del globo. Ma il loro quartier generale non sarà in America, da dove pure provengono. Ma a Roma. «Cosa voglio dire ai tifosi romanisti? Mi auguro quest’anno di vincere lo scudetto». Non è niente male la seconda uscita pubblica di mister Julian Movsesian.

DiBenedetto-Unicredit: questione di ore?

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Stanno andando a dama. Le pedine sono piazzate da giorni, ancora un paio da spostare e oplà, il gioco sarà fatto. Anche ieri, UniCredit e Thomas DiBenedetto sono rimasti in contatto, gli ultimi confronti sulla struttura finanziaria dell’operazione: l’evidenza dei fondi, già garantita dalla banca Piper Jaffray, e la composizione azionaria della società.

Roma, Cordata Usa: Powers si ritira?

 Dal Messaggero:

A fare un passo indietro, secondo quanto risulta a Il Messaggero, sarebbe Williams C. Powers, top manager della Pimco, il più grande fondo obbligazionario del mondo: sembra che dopo un entusiasmo iniziale, Powers abbia ritenuto opportuno non partecipare a un’avventura all’estero. Per questo gli americani sarebbero alla ricerca di qualche nuovo investitore. Il dominus della cordata comunque rimane DiBenedetto, uno dei proprietari della squadra di baseball Red Sox, che vuol andare avanti e chiudere l’acquisizione del club assieme all’immobiliarista di Boston Michael Ruane, l’assicuratore Julian Movsesian, Arthr Falcone, co-gestore di attività immobiliari e qualche eventuale new entry.

Unicredit-Di Benedetto: la trattativa va avanti

 Dal Corriere dello Sport:

Se in questi giorni vi capita di andare al ristorante, evitate di ordinare le polpette. Potrebbero essere avvelenate. Girano, di questi tempi, nella capitale, soprattutto per quel che riguarda il futuro assetto societario. La comparsa della cor­data americana con tanto di offerta rite­nuta credibile e solida da Unicredit, ha provocato più di un turbamento, le conse­guenze sono le polpette avvelenate.

Cessione Roma: Unicredit cerca acquirenti italiani

 Secondo il Corriere dello Sport Unicredit sta cercando partner italiani per l’acquisizione dell’As  Roma. Ecco i nomi:

PARNASI -Il gruppo si chiama Parsitalia, core business, edi­lizia, Roma al centro di buo­na parte degli affari, il gran­de capo si chiama Alessan­dro Parnasi, un figlio Luca, grande tifoso romanista. Da quello che ci risulta, sabato scorso i dirigenti di Unicre­dit, avrebbero incontrato la famiglia Parnasi per discute­re del 20% di cui sopra. E, sempre da quello che ci ri­sulta,gli imprenditori roma­ni non hanno sbattuto la por­ta. In passato le strade dei Parnasi si sono già incrociate con la Roma. Esattamente nel momento della primi crisi del gruppo Italpetroli (primavera 2004) quando, per dimezzare un debito imponente, la fami­glia Sensi fu costretta a ce­dere una parte degli asset di proprietà.

Italpetroli-Unicredit, comunicato congiunto: “Delle 5 offerte pervenute non c’è Aabar”

 Da AsRoma.it:

Compagnia Italpetroli S.p.A. Unicredit S.p.A. COMUNICATO CONGIUNTO Su richiesta di Consob ed in relazione alle indiscrezioni pubblicate sulla stampa circa le offerte pervenute nell’ambito della procedura di cessione del pacchetto di controllo della AS Roma, Compagnia Italpetroli S.p.A. ed Unicredit S.p.A. ribadiscono e precisano quanto segue. In data 31 gennaio 2011 sono pervenute cinque offerte, attualmente in corso di esame con l’ausilio dell’advisor finanziario e dei consulenti legali, anche per verificarne la corrispondenza ai criteri formali previsti nella procedura menzionata. Le predette offerte saranno oggetto di approfondita valutazione nei prossimi giorni.

Cessione Roma: i criteri sono tre

 Dal Romanista:

Cinque offerte, tre sono importanti. Ma quella che sembrerebbe leggermente in vantaggio è americana. A ieri, il vento attorno al dossier As Roma pareva soffiare in questa direzione. A ieri. Perché quello che è valido oggi, in una fase così delicata, potrebbe anche non esserlo domani, quando Rothschild, Unicredit, il professor Zimatore in qualità di presidente del Cda di Italpetroli e Rosella Sensi si incontreranno per vagliare in maniera approfondita tutte le proposte. Ieri, l’advisor ha provveduto a inviare alla dottoressa e a Unicredit l’intero dossier. Dal punto di vista strettamente economico le offerte più importanti, sommando il prezzo di acquisto, l’Opa e la ricapitalizzazione, sarebbero vicine ai 200 milioni.

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