Prandelli: “Cassano ok, voglio Italia d’attacco”

 Cesare Prandelli analizza il momento dell’Italia dopo lo 0-0 con l’Irlanda del Nord:

CASSANO – “Un Cassano a intermittenza? A me basta e avanza, sfido chiunque a trovare un giocatore che in una partita abbia messo cinque palle gol, cinque assist puri. Se Antonio avesse anche la continuità giocherebbe da dieci anni chissà dove. Mi è piaciuto anche per la posizione che ha ricoperto in campo, ha sempre tenuto la difesa avversaria ferma lì dove volevamo“.

Totti: “Ho sempre fatto tutto per il bene della Roma”

 Ecco l’articolo scritto da Francesco Totti sul Corriere dello Sport:

Avrei voluto riprendere questa rubrica in maniera diversa, con una posizione di classifica migliore, con risultati positivi rispetto a quelli che abbiamo conseguito fin qui, ma nello sport e nel calcio non sempre quello che si pensa di ottenere poi realmente si concretizza. Siamo partiti in maniera incostante, nella partita contro l’Inter avevamo dato segni di forte ripresa, ma purtroppo a Napoli siamo incappati in una nuova sconfitta. Avevamo concluso lo scorso campionato con una striscia di risultati di altissimo livello, che ci ha permesso di arrivare a sfiorare lo scudetto a pochi minuti dalla fine. Da lì dobbiamo ripartire senza pensare a quello che è accaduto, ma pensando a noi stessi, con la consapevolezza di avere una rosa di giocatori altamente competitiva. Mai come in questo momento ci sono state tante prese di posizione relative alla Roma e al sottoscritto.

Cassano e Balotelli: l’Italia di Prandelii

 La Stampa:

Quando, un mese fa esatto, il nuovo ct azzurro Cesare Prandelli fece visita al suo predecessore Marcello Lippi, qualcuno pensò che il pranzo di cortesia potesse tradursi in uno scambio di suggerimenti. «Marcello resta il tecnico campione del mondo…», disse Prandelli sulla strada di ritorno da Viareggio. Punto e a capo perché ora che è nata la prima, «sua», Italia, appare ancora più evidente come il Cesare nazionale abbia cambiato rotta rispetto al recentissimo passato.

Cassano: “Lippi, non riesco a tifare per te”

 Con la schiettezza che lo contraddistingue, Antonio Cassano ammette che non riuscirà a tifare per Lippi, nel corso dei Mondiali in Sudafrica, pur precisando che sarebbe felice di vedere gli azzurri festeggiare la seconda Coppa del Mondo: “Sarei contento che l’Italia vincesse, ma non per lui – dice Cassano durante un’intervista a Sky -. Le porte sono state aperte per tutti ma non per me. Può darsi che Lippi soffra la mia personalità. Spero che con Prandelli sia diverso. Se ho le stesse opportunità degli altri in Nazionale per ma gioco con tutti”. Fantantonio non nasconde una certa “passione argentina“: “Non ho visto Italia-Paraguay, sono stato in giro fino a tarda sera… L’unica partita che ho visto per intero è stata Argentina-Nigeria, perchè c’è Messi. Se 2-3 dell’Argentina vengono da noi…“.

Baptista trascina la Roma sul 2-1 grazie ad un grandissimo gol

ROMA : Artur, Cicinho (83′ Cassetti), Panucci, Juan, Riise; Taddei (71′ Aquilani), De Rossi, Brighi; Pizarro, Perrotta; Baptista (88′ Menez).

SAMPDORIA : Castellazzi; Lucchini, Gastaldello (63′ Padalino), Accardi; Stankevicius, Dessena, Sammarco (60′ Palombo), Delvecchio, Ziegler (69′ Pieri); Cassano, Bellucci.

RETI: 20′ J. Baptista, 52′ J. Baptista

ARBITRO: Tagliavento di Terni

Due lampi di grande classe della Bestia regalano i tre punti alla Roma. Julio Baptista firma la sua prima doppietta italiana e regala la vittoria ai giallorossi contro la Sampdoria nel recupero di campionato.

Partita letteralmente dominata dai ragazzi di Spalletti che si rendono pericolosi intorno al 5′ minuto con una bella punizione dalla tre quarti controllata dal portiere Castellazzi. Rispondono gli osppiti con Bellucci al quarto d’ora con una rovesciata fallita da pochi metri dall’attaccante romano.

Baptista capisce che questa è la sua serata al 20′ del primo tempo arriva il vantaggio: splendida punizione dal limite dell’area che l’estremo difensore sampdoriano vede arrivare all’ultimo momento, che fa esplodere la gioia del brasiliano e l’urlo dell’Olimpico.