Roma-Lecce, Heinze per sostituire l’infortunato Burdisso

 Il ginocchio di Nicolas Burdisso ha fatto crac. Nella gara fra Argentina e Colombia, valevole per le qualificazione al Mondiale di Brasile 2014, il difensore giallorosso si è scontrato con un avversario, rimanendo dolorante a terra.

Al momento lo staff sanitario dell’Albiceleste non si è sbilanciato sull’entità dell’infortunio, ma sembra che il Bandito abbia subito la rottura del legamento del ginocchio sinistro.

Se la diagnosi venisse confermato, l’ex Boca dovrà rimanere fermo a lungo. Domani è previsto il suo rientro in Italia per essere visitato attentamente dalla struttura sanitaria di cui si avvale la Roma.

Roma: la difesa parlerà sempre più spagnolo

 Dalla prossima a Trigoria si potrebbe parlare sempre di più lo spagnolo. Dopo Luis Enrique e il suo staff, al centro sportivo Fulvio Bernardini potrebbero arrivare anche i difensori argentini Gabriel Heinze e Matias Silvestre.

Le ultime indiscrezioni danno la Roma in vantaggio per il centrale del Catania, nel mirino anche della Juventus.

Walter Sabatini sta cercando di limare il prezzo del cartellino del giocatore per cui la società etnea chiede 9 milioni di euro. Rinforzare la retroguardia è la priorità della nuova dirigenza giallorossa, che non ha ancora provveduto a sostituire Mexes, passato al Milan a parametro zero.

In questo momento i difensori centrali a disposizione di Luis Enrique sono Juan, che ha ancora qualche problema fisico, e il giovane Antei. Solo tra qualche settimana il tecnico asturiano riavrà Burdisso, attualmente impegnato nella Coppa America con la maglia dell’Argentina.

Roma: rabbia Burdisso, beffa Clemente Rodriguez

 Nicolas Burdisso non sa ancora nulla: giocherà nell’Inter, nella Roma, altrove? Archiviato infelicemente il Mondiale 2010, l’argentino avrebbe voluto conoscere di già la destinazione verso cui dirigersi per disputare la prossima stagione. Il centrale vuole la Roma, l’Inter chiede ai giallorossi 10 milioni per il cartellino, l’affare si è evidentemente arenato per l’impossibilità del club capitolino di assecondare le richieste nerazzurre. Altro inghippo: le nuove disposizioni Figc, da due a un extracomunitario per club, hanno di fatto posto fine alle trattative intorno al nome di Clemente Rodriguez che – a questo punto – non può venire alla Roma. Da Il Romanista:

E’ furibondo, Fernando Hidalgo. Non se l’aspettava proprio, il manager di Nicolas Burdisso, che la trattativa tra la Roma e l’Inter subisse una frenata così brusca. Le cause, secondo l’agente del difensore argentino, sono da ricercare nella richiesta (10 milioni) troppo elevata da parte della società nerazzurra per il cartellino di Nicolas. Eppure tre giorni fa Hidalgo, uscendo dall’incontro con Marco Branca, aveva dichiarato di avere avuto ampie rassicurazioni da parte dell’Inter che si era dimostrata disponibile ad abbassare le proprie richieste. E invece dodici ore dopo il direttore sportivo giallorosso Pradè si è sentito chiedere 10 milioni, una cifra ritenuta spropositata: davanti ad una richiesta del genere la trattativa non è nemmeno cominciata e le parti si sono date appuntamento alla prossima settimana per un nuovo round. Hidalgo però non ci sta, e ai microfoni di Sky fa sentire la sua voce.

Mondiale, Argentina: Burdisso buona la prima da titolare

 Dal Romanista:

L’Argentina vince la terza gara su tre e come prima del girone B affronterà il Messico negli ottavi, dove la Corea del Sud, seconda in virtù del 2-2 con la Nigeria, troverà l’Uruguay. Contro la Grecia Maradona cambia addirittura sette titolari rispetto alla vittoria con i coreani. Ecco dunque in campo Milito per la prima volta da titolare in una linea di attacco che prevede anche Aguero e Messi, che prende un gran palo all’85’ e poi propizia il gol di Palermo con un bel tiro da fuori respinto dal portiere.

Conti: “Mondiale? De Rossi e Di Natale le chiavi”

 Dal Messaggero:

Lui c’era, ventotto anni fa, quando in Spagna la Nazionale italiana di Enzo Bearzot si trovava, più o meno, nella stessa situazione in cui si trova oggi quella di Marcello Lippi, qui in Sud Africa. Zero vittorie dopo le prime due partite, due pareggi contro Polonia e Perù; tensioni e polemiche; rischio concreto di tornare subito a casa, alla vigilia dello scontro con il Camerun. Bruno Conti ricorda tutto alla perfezione. «Non riuscivamo a vincere, due pareggi deludenti, c’erano polemiche di ogni tipo, la critica ci dava contro e, non a caso, decidemmo di metterci in silenzio stampa. Giocavamo non male, ma malissimo. Un’Italia inguardabile…», le parole del dittì della Roma.
E, come sta accadendo adesso, grandi rimpianti per gli assenti.
«Esatto. Non si faceva altro che rinfacciare a Bearzot di aver lasciato a casa Pruzzo, che aveva appena vinto il titolo di capocannoniere, per portare Selvaggi.

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