Spinelli ad Asromalive.com: “Roma favorita per lo Scudetto, uno come Totti è unico. Ranieri ricorda Bagnoli, un plauso alla Sensi”

 Esordisce in maniera secca, decisa. Aldo Spinelli è stufo, lo si intuisce anche solo per il tono di voce.
Il Verona? Vorrei sapere chi mette in giro queste fesserie, roba da querela. Io del Verona non ne voglio sapere nulla, non mi interessa. Lo dica, per cortesia“.
Presto fatto: anche perchè la notizia, semmai, è un’altra. Il patron del Livorno, dopo 12 anni di sudatissima dirigenza, è stanco. Del calcio.
Non ce la faccio più, ho voglia di uscire dal mondo del pallone, vendo il Livorno a un acquirente degno della gloria di questa società e animato dalle migliori intenzioni e stacco definitivamente la spina da questo contesto. Cosa vuole, arriva un momento in cui la voglia non c’è più e le energie nemmeno“.
Le parole escono nitide dalla bocca di Spinelli ma non riescono a nascondere un senso di pesantezza che si palpa anche così. Attraverso il telefono.
Voglio chiudere nella maniera più decorosa la stagione con il Livorno, dobbiamo provare fno in fondo a conservare la categoria e finchè la matematica non condanna tutto rimane possibile. Gennaro Ruotolo è chiamato al miracolo ma la sua determinazione mi basta: siamo arrivati in questa situazione per colpe che vanno suddivise equamente. Cosmi? Bhè, sappiamo chi è ma non è il solo ad avere responsabilità“.
Nascere a Palmi e finire a Livorno dopo essere passato per Genova. Specializzarsi nel mondo dell’autotrasporto (riferimento indiscusso del contesto genovese con un impero che va dai camion ai containers, dal turismo alla cantieristica) e inventarsi presidente di calcio.

Livorno-Roma: Cosmi e Lucarelli, corsa sulla Lazio per restare in serie A

 Il tempo di voltare la testa: il Livorno lo trovi affossato in coda classifica dopo le prime gare di un campionato 2009/10 nel quale i labronici sembravano essere vittime predestinate. Nonostante il ritorno del fu “tenetevi il miliardo”, rimpatriato dopo un giro in Europa quantomeno eccentrico. Dall’Ucraina dello Shakhtar Donetsk a Parma. Dai ducali a Livorno. Piccoli e neppure tanto lunghi viaggi di lavoro per dare il tempo a Cristiano Lucarelli di andarli a prendere – stavolta sì – i miliardi. E tornare a respirare l’aria del porto, riprendere a duellare con Aldo Spinelli, da cui lo dividono milioni di dettagli. Il carattere, il modo di intendere il calcio, la maniera di percepire il Livorno. Forse la fede politica, che – fosse per Cristiano Lucarelli – forse lui, alla vigilia di Livorno-Roma sarebbe venuto volentieri nella Capitale, dove il centro-sinistra politico italiano sta manifestando dal pomeriggio. Spinelli, con ogni probabilità, no. Ma è altra storia.
LIVORNO 2009/10. Di certo, a riassumere la stagione del Livorno di quest’anno, ci sono i volti noti per la piazza di Lucarelli e Spinelli, oltre a quello nuovo di Serse Cosmi; a identificare i labronici che si preparano a sfidare la Roma, invece, una bella infermeria piena di calciatori indisponibili. Mancheranno in parecchi, nelle fila toscane: Bergvold, Tavano, Marchini, Pulzetti, Galante, Bernardini e Raimondi. Tutti con problemi fisici tranne quest’ultimo, che è squalificato. Forti della cabala, che ricorda quanto l’Armando Picchi sia campo minato per la Roma (che a Livorno non vince da sei anni), gli uomini di Cosmi hanno ancora negli occhi la gara d’andata – esordio in panchina del tecnico col cappellino sempre in testa – quando l’ex Ciccio Tavano (a cui, in ogni caso, non potrà riuscire il bis in virtù dell’assenza forzata) castigò la Roma e rinforzò la convinzione di Cosmi nella capacità del Livorno di salvarsi. Erano 62 anni che gli amaranto non sbancavano l’Olimpico.

Spinelli: “Rammaricato per aver fatto perdere lo scudetto alla Roma tre anni fa”

 Aldo Spinelli, presidente del Livorno prossimo avversario della Roma in campionato, intervenuto a Centro Suono Sport ha parlato della sfida di domenica tra i giallorossi e gli amaranto: “La vendita della società? Sapete bene che è molto difficile trovare un acquirente, e noi dobbiamo tirare avanti cercando di fare bella figura e di salvarci, questo è il nostro obiettivo, resta la volontà di passare la mano se si presentasse la persona giusta. Non sono un veggente ed il futuro non posso prevederlo. Adesso ho solo bisogno di un po di riposo perchè è stressante, soprattutto in un momento così  difficile dove non arrivano risultati. Sono stanco e deluso, perchè purtroppo il calcio si vive anche con le emozioni,e le emozioni sono date dalle vittorie. Quando non si vince le colpe vanno distribuite; per una società piccola come il Livorno raggiungere la salvezza equivale ad uno scudetto. Ce la stiamo mettendo tutta anche se quest’anno ci sta girando tutto storto.

Spinelli: “Contro la Roma bravi e fortunati”

 Aldo Spinelli, presidente del Livorno, a Gr Parlamento è tornato sulla vittoria della squadra toscana contro la Roma: “Siamo stati bravi ma anche molto molto fortunati. La Roma veniva dalla trasferta di Londra, sono stati sfortunati e stanchi. Non avrei scommesso neanche un centesimo, anzi avrei messo dieci firme per il pari. Ci vuole fortuna, anche a incontrare la Roma proprio dopo una trasferta sul groppone come quella di Londra in Europa League. E poi mancava Totti. E’ stato bravo Cosmi che ha preso in mano una squadra comunque ben allenata grazie a Ruotolo e Russo. Lui giustamente ha messo la tattica, il carattere, la grinta e l’esperienza. Cosa mi ha spinto a sceglierlo? Mi ha impressionato la sua grande voglia e anche il suo curriculum, ha le motivazioni incredibili di uno che da 13 mesi non vedeva l’erba.

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