Il processo di vendita della Roma si tinge di giallo, assumendo sempre più i tratti del legal-thriller. La voce ha iniziato a circolare dalla nottata di ieri, prima della conferma ufficiale, arrivata direttamente da Abu Dhabi: Aabar non ha formulato nessuna offerta per l’acquisto della Roma. A smentire quanto era trapelato (da fonti più che accreditate) nelle ultime ore, è Mohamed Al-Husseiny, Chief Executive Officer del fondo azionista al 4,99 per cento di Unicredit. “Sono in grado di confermare che i recenti colloqui e speculazioni su Aabar interessato di acquistare l’AS Roma sono infondate: Aabar non ha presentato un’offerta di acquisto per la Roma e non intende farlo in futuro”. Un terremoto. Linee incandescenti sull’asse Roma-Milano, dove uffici legali e finanziari sono sollecitati sulla vicenda fin dalla prima mattinata. Lo studio legale DLA Piper conferma l’offerta – economicamente concreta ma non strutturata, sembra – della Claraz SA (di cui è advisor).
Aabar Roma
Cessione Roma, Dragoni: “Con Aabar operazione di disturbo?”
Gianni Dragoni, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha parlato della situazione societaria della Roma a Centro Suono Sport:
“Mi sono insospettito quando ho sentito dell’offerta di Aabar, anche se la loro smentita diretta e ufficiale è credibile. Il giorno della scadenza delle offerte non è stato fatto un comunicato per parlare di queste offerte, nonostante in Borsa ci fosse il titolo che aveva variazioni e speculazioni. Unicredit ha detto che la loro linea basata su accordi di confidenzialità la porta a non fare nomi di coloro che hanno presentato l’offerta. E comunque Aabar ha aspettato un giorno a fare un comunicato di smentita. C’era già qualcuno che stava facendo accertamenti sulle società lussemburghese perchè aveva suscitato perplessi, la Consob arriva sempre quando la luce è stata spenta. Anche con Soros vennero messi in mezzo degli arabi, per fare un’operazione di disturbo?”
Cessione Roma, Yasin: “La Roma ha un grandissimo nome e Aabar ha tanta passione per il calcio”
Cessione Roma: Hussein Yasin, giornalista della televisione di informazione araba,
Cessione Roma, Vulpis: “Con Aabar non ci sarebbe partita per gli altri pretendenti, può convincere Unicredit”

Giungono anche a te conferme sulla deadline per ‘binding offers’ entro oggi alle 18?
“Si, dovrebbe essere proprio così. Poi se vorranno posticipare di uno o due giorni, la cosa non sarà sostanziale. Siamo di fronte ad una trattativa complessa. C’è di mezzo un asset particolare e per di più quotato in Borsa. Eventuali ritardi di uno o due giorni sono comprensibili”
La maggior parte dei quotidiani di oggi fanno sapere che Unicredit si aspetterebbe 4 offerte vincolanti. Ti risulta?
“A me ne risultano 3. Comunque ormai mancano talmente poche ore, che è inutile fare previsioni. Alle 18 Unicredit farà sapere i nomi sul tavolo. Oppure, soluzione comunque possibile, potrebbe prendersi altro tempo per valutare al meglio la selezione da operare”
Corsa a tre per la Roma
Gli americani guidati da Thomas R. Di Benedetto, Giampaolo Angelucci e il fondo arabo Aabar dovrebbero consegnare lunedì prossimo a Rothschild le offerte vincolanti per acquistare il 67% della As Roma: il termine dovrebbe essere mantenuto perchè, contrariamente a quanto sembrava, il gruppo d’oltreoceano non dovrebbe chiedere una proroga a dimostrazione che nella giornata di ieri sono stati fatti passi in avanti nella messa a punto dell’offerta con Unicredit, disposta a diventare partner della newco la cui maggioranza (60-70%) sarà frazionata fra Di Benedetto, Julian Movsesian, Michael A. Ruane, Arthur Falcone e Williams C. Powers.
Cessione Roma, statunitensi in pole-position?
Sport, entertainment e business: è il leit motiv della proposta americana. Angelucci, però, spera nell’uscita degli statunitensi e nell’out definitivo di AABAR, che ha dei fan soprattutto nella componente romana di UC. Dopo le parole di Gianni Alemanno (il sindaco di Roma ha confermato la presenza di 4 soggetti interessati all’acquisto del club capitolino) e di Unicredit sul caso “ASROMA” è calata una nebbia fitta, in attesa di superare le vacanze natalizie e il termine ultimo per la presentazione delle cosiddette offerte vincolanti (il prossimo 31 gennaio, ma non si esclude, se servirà, un eventuale slittamento al 15 febbraio 2011). Sporteconomy è in grado di presentare una fotografia realistica dell’attuale situazione, soprattutto in visione prospettica: In pole position, per volontà di chiusura, è l’offerta americana. Si tratta di una cordata composta da cinque diversi soggetti (riconducibili ai settori della ristorazione, della cinematografia e delle costruzioni di grandi impianti sportivi). I pretendenti statunitensi sarebbero pronti a investire in un piano industriale a sette anni, per una cifra record (chi ha avuto accesso a questo piano parla persino di 560 mln di euro complessivi).
L’arabo di Aabar a Vallelunga: “La Roma? No comment. Penso solo ai motori”
Khaled Abdulla Al Qubaisi, uno dei membri della famiglia che gestisce il fondo Aabar di Abu Dhabi, ha risposto così ai cronisti della Signora in Giallorosso, di AsRomaLive.com, del Tempo e del Corriere dello Sport, che lo hanno intercettato a Vallelunga, dove era impegnato nella “6 ore” con il proprio team Tolimit: “Per ora penso ai motori. La Roma? No comment”. Il trentaquattrenne arabo, non ha nascosto la sua “ignoranza” a proposito di temi calcistici quando, incuriosito e un po’ spaesato di fronte alle domande, gli è stato chiesto di commentare le voci che vogliono il fondo arabo in corsa per il club giallorosso: “Non sono un grande appassionato di calcio. E per il momento penso ai motori.
FOTO: Khaled Abdulla Al Qubaisi (AABAR) corre a Vallelunga
Khaled Abdulla Al Qubaisi (membro della famiglia di Abu Dhabi
Cessione Roma: Aabar scalza la concorrenza
Dal Romanista:
Tisch smentisce il suo interesse per il club. Ma questo non vuol dire che la pista americana sia falsa. Anzi, fonti finanziarie la danno per certa. Da quanto si sa, il misterioso potenziale acquirente a stelle e strisce si starebbe appoggiando allo studio legale internazionale Tonucci. Resta difficile provare a fare chiarezza tra i soggetti coinvolti nell’operazione. Al momento, nessun nome fin qui fatto può essere considerato fuori dalla corsa. A cominciare dagli italiani. Oltre ad Angelucci, non viene esclusa la presenza di altri fondi nazionali tra i soggetti (si dice sei) disposti a investire sull’As Roma.
As Roma, Aabar in pole position. Pronti Ancelotti e Baldini
Siamo quasi al termine di quella operazione iniziata a maggio scorso, e rivelata da Sporteconomy grazie ad importanti contatti con banchieri di Londra e Singapore, che potrebbe portare la As Roma ad essere il primo club italiano di calcio in mani straniere. Il fondo sovrano di Abu Dhabi, AABAR, potrà concludere infatti l´acquisto del club giallorosso entro febbraio, se nelle fasi finali della trattativa con Rothschild ed Unicredit non si presenteranno improvvisi quanto, a questo punto, inaspettati ostacoli.
Cessione Roma: il gruppo Aabar nella capitale
Da Leggo:
Mohamed Badawy Al Husseiny è sbarcato a Roma. L’amministratore delegato e numero uno del gruppo Aabar è arrivato ieri nella capitale con un jet privato. Motivo della visita? Presentare a Rotschild e Unicredit l’offerta definitiva per l’acquisizione dell’As Roma. Al Husseiny resterà a Roma almeno fino a domenica quando (essendo grande appassionato di motori) correrà sul circuito di Vallelunga. Tra oggi e sabato incontrerà i vertici italiani di Rotschild (l’advisor delegato alla vendita della società) e di Unicredit. Il suo obbiettivo è quello di chiudere la trattativa entro Natale.
Roma, Aabar c’è. Ma il prezzo non è quello giusto
Ancora distanti le posizioni tra il fondo sovrano Aabar e l’advisor di Unicredit per la vendita della As Roma. Gli emiratini hanno confermato il loro interesse all’acquisto del club che verrebbe comunque fatto gestire come manager da referenti italiani. Non è escluso infatti che nell’operazione venga coinvolto anche l’altro fondo di Abu Dhabi, Mubadala (sponsor Fiat e di Montezemolo), che potrebbe però avere solo una quota minoritaria.
Da Angelucci ai libici: tante voci sul futuro della Roma
Futuro Roma: il destino della società giallorossa è ancora incerto, in attesa di sviluppi. Dopo l’accordo di ieri, 8 luglio, tra Italpetroli e Unicredit, si rincorrono voci sui possibili acquirenti, come spiega una nota dell’Adnkronos:
Oltre alle indiscrezioni che vedrebbero in pole position la famiglia Angelucci che, a quanto sembra, avrebbe dichiarato durante una cena, interesse anche per la costruzione del nuovo stadio e cordate o pseudo cordate, come quella che vedrebbe in pista anche Angelini, spunta ora anche il fondo libico Aabar. Secondo il sito ‘Sporteconomy‘ il fondo arabo, primo azionista con il 4.99% della banca italiana , sarebbe infatti stato già sondato dalla Rothschild (advisor di Unicredit per la vendita della società calcistica). Aabar è uno dei principali fondi di investimento del mondo e non è l’unica azionista araba di Unicredit.