Shakthar Donetsk – Roma: il giorno dei giorni

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 Impresa. La lettura mattutina dei quotidiani che accompagano verso il ritorno degli ottavi di finale di Champions League consente di trovare affinità tra uno e l’altro cartaceo anche per il sostantivo che ricorre con frequenza evidente su ciascuna pubblicazione. Shakthar Donetsk-Roma è sfida che, in seguito al ko interno della gara di andata – chiama i giallorossi all’impresa. Occorre ribaltare il 2-3 con una prestazione impeccabile: fare quadrato in campo e nello spogliatoio, non sbagliare neppure i ettagli, avere la forza di trovare il vantaggio con tempestività. Vincenzo Montella opterà per lo schieramento dello zoccolo duro capitolino, inserendo nell’undici titolare calciatori che si conoscono da tempo e che giocano assieme da anni. Francesco Totti, punta di riferimento, giocherà dal 1′ la partita più importante della stagione e ha voglia di incidere in maniera significativa. La defezione di Cassetti, per squalifica prima ancora che per infortunio, obbliga Burdisso a spostarsi in fascia mentre, rispetto alla sciagurata prova dell’Olimpico, la Roma potrà beneficiare di un Pizarro in più.

L’Aeroplanino ha detto a più riprese di crederci, Montali gli ha fatto eco e ha garantito a ciascun giocatore, in caso di approdo ai quarti di finale, un premio economico di 40 mila euro. I tifosi giallorossi sbarcati in Ucraina, circa 300, hanno dovuto fare i conti con un clima nettamente differente rispetto a quello della capitale: si è passati dai 12 gradi di Roma ai -6 di Donetsk. Temperature a tal punto rigide da legittimare anche l’ipotesi che la partita possa essere rinviata. Ai capitolini serve una vittoria con due reti di scarto o un successo di misura con almeno quattro gol all’attivo. Unicredit e i vertici della società fanno sapere che la sfida non inficierà rispetto alla trattativa in essere con Thomas DiBenedetto e la cordata americana: l’imprenditore potrebbe approdare a Roma per assistere al derby contro la Lazio e risolvere, settimana prossima, le ultime formalità per l’acquisizione definitiva del club. Ci si penserà in seguito: testa sgombra di pensieri, massima concentrazione per tentare di riscrivere una storia parzialmente compromessa. Una convinzione su tutte: compierla davvero. L’impresa.


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