L’idea: Roma formato Spagna Campione del Mondo

 In qualche maniera la ricorda per davvero: la Roma di Brunico inizia a somigliare alla Spagna fresca vincitrice della Coppa del Mondo. Sarà per via del rosso? Anche, ma non solo: movimenti e intenzioni della rosa nel corso della seduta di allenamento riportano con la memoria al gioco spumeggiante, veloce e basato su tocchi di prima delle Furie Rosse. Da La Gazzetta dello Sport:

Modello Spagna Gioco basso, movimento dei reparti in perfetta sincronia, possesso palla: fatte le debite proporzioni,in questa Roma d’inizio stagione s’intravede qualcosa della Spagna campione del mondo. Ma anche qui, è un ritorno al passato. La Roma di Liedholm, con la famosa ragnatela, può essere considerata la nonna della Spagna attuale: la differenza è nei tempi di esecuzione. Compassata la Roma del Barone, veloce e ipnotizzante la Spagna di Del Bosque. Spiega Roberto Pruzzo: «La squadra di Liedholm anticipò i tempi. A centrocampo si faceva possesso palla e all’improvviso si puntava la porta. La differenza tra la Spagna di oggi e la Roma di allora è nella velocità nei movimenti della difesa. La nostra retroguardia era più statica, ma quando Liedholm inventò Di Bartolomei libero, anche noi cominciammo a far partire l’azione dalla difesa». I più tonici di questo primo scorcio di ritiro? Riise in assoluto, è sempre lui a tirare il gruppo. Poi, Totti, Perrotta, Menez. Bene anche Rosi, che ieri ha preso una botta ed è uscito con del ghiaccio sul ginocchio: nulla di grave.

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