Roma, Montella: “Non chiamatemi traghettatore”

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Prima conferenza stampa da allenatore della Roma per Vincenzo Montella che ha il duplice compito di presentarsi agli addetti ai lavori e parlare della sfida imminente contro il Bologna, in programma domani al Dall’Ara con ora di inizio prevista per le 18.30.
RIVALSA. “Mi fa piacere esprimermi immediatamente: ho accettato con entusiasmo di allenare la Roma perchè è un’esperienza che mi rende contentissimo. Ho la grande fortuna di allenare giocatori molto forti che ora non stanno passando un bel momento, sono sensibili e talvolta sarebbe meglio avere un carattere più spigoloso. Credo nella loro voglia di rivalsa. Sarà importante parlarsi, credo nelle loro potenzialità”.
MODULI E SCHEMI. “C’è poco tempo, c’è bisogno di capirsi subito. Credo che i giocatori migliori debbano giocare nelle posizioni in cui si esprimono al meglio. Di più non dico per non dare vantaggi all’avversario”.
RANIERI. “Sì, ho avuto modo di parlare con il mister per una serie di motivi. Prima di tutto perchè lo stimo, poi per il fatto che, per una coincidenza, eravamo insieme al momento della notizia e infine perchè credo fosse la cosa giusta da fare”.
EX COMPAGNI. “La Roma di oggi ha un problema: blocco psicologico. Fatica nel lasciare fuori qualche campione? Per me è stato più difficile tenere in panchina dei bambini che sognano di giocare. Sono tutti professionisti e tutti dovranno accettare le scelte”.
PROGRAMMI. “Il mio progetto personale era leggermente e sinceramente differente da questo. Però ho accettato con entusiasmo e sicurezza. Sono consapevole di ciò a cui vado incontro. Sono sicuro che anche vincendo tutte le partite non si può raccogliere consenso unanime da parte di addetti ai lavori e calciatori”.
PORTIERE. “Il titolare sarà uno. Ho già parlato con entrambi e stasera, al massimo domani, comunicherò loro la mia scelta”.
TATTICA. “Penso di avere la mia idea. Ho la fortuna di poter contare su una rosa ampia e di alto livello. Ho l’imbarazzo della scelta, però non significa riuscire ad accontentare tutti. Dovrò scegliere”.
ATTACCO. “Anche giocando mezz’ora si può essere decisivi. Se sono qui è perchè ho i requisiti per esserci. Credo molto al nervosismo del giocatore che si può, si deve incazzare, ma non può venir meno ai suoi doveri di professionista. E’ importante, semmai, che mostri la voglia di vincere. Questo significa anche fare delle rinunce, ingoiare qualcosa”.
MASSIMO. “Il campionato è molto equilibrato. Se si guarda alle squadre in testa hanno perso molto anche loro. L’obiettivo della stagione? Non possiamo guardare a lungo termine. Aspiriamo al massimo, la squadra ha le potenzialità per fare il massimo”.
TRAGHETTATORE. “Il discorso non mi tocca. Non mi interessa che si parli di Ancelotti, l’ho messo in preventivo. Non mi sento un traghettatore. Il mio obiettivo è fare bene da qui alla fine dell’anno”.
LA ROMA. “Non è mia nè mai lo sarà. La Roma è di tutti, dei proprietari, dei tifosi. Se spostiamo il discorso sul piano tecnico-tattico, ci vorrà del tempo. Penso ci sarà bisogno di poco per invertire il trend”.
SENSI. “Ci tenevo a ringraziare la famiglia Sensi. Io sono stato contattato solo dopo che mister Ranieri si è dimesso. Penso sia opportuno ribadirlo”.


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