Dal Corriere della Sera:
Altro giro, altra corsa. Dopo la vittoria contro l’Inter c’è già alle porte la sfida con il Cluj, una gara da vincere a tutti i costi per continuare la corsa in Champions League dopo la sconfitta di Monaco contro il Bayern. La Roma si è allenata anche ieri a Trigoria: defaticante per i giocatori scesi in campo contro i nerazzurri, lavoro normale per gli alrti. La sconfitta alla prima giornata obbliga De Rossi e compagni a fare bottino pieno nelle due prossime gare casalinghe: contro i romeni prima e contro il Basilea poi, da affrontare sempre allo stadio Olimpico il 19 ottobre. Proprio l’importanza della posta in palio, nell’economia di un girone reso più equilibrato dal pessimo periodo di forma dei tedeschi, esclude ogni tentazione di adottare un massiccio turn-over. La Roma non sottovaluta l’avversario, insomma, memore anche dello sgambetto del 2008, firmato dall’argentino Juan Culio. Claudio Ranieri dovrà scegliere la formazione in bilico tra implicazioni psicologiche ed esigenze dettate dall’infermeria. Problemi che ha ogni grande squadra con una rosa attrezzata, niente drammi. Il rebus principale da sciogliere riguarda l’attacco: escludendo a priori dal novero delle scelte i nomi di Baptista e Okaka, l’allenatore deve consegnare al massimo tre maglie da titolari per cinque candidati. Il confronto di ieri induce a pensare che Francesco Totti ripartirà dal primo minuto nel probabile 4-4-2. Con Adriano, ipotizza qualcuno, l’altro uscito scontento dall’ultimo match (anzi, mai entrato). Difficile, però, lasciar fuori Mirko Vucinic, che ieri in allenamento è parso mentalmente trasformato dalla prodezza, che è valsa alla squadra il primo successo stagionale. E Menez, che ha giocato un ottimo secondo tempo? Da quando è arrivato nella capitale, Borriello ha giocato sempre. Stavolta la panchina potrebbe toccare a lui.