Ranieri: “Dobbiamo continuare a lavorare con serietà”

di Redazione Commenta


 Le dichiarazioni di Claudio Ranieri a margine del secondo Memorial “Franco Sensi” vinto dalla Roma Primavera: “E’ stato un mese importante per conoscere lo spogliatoio, dovevo conoscere i giocatori, comunque è più facile loro riescano a conoscere una sola persona che io tutti loro. Ma ai tifosi interessano i fatti, la Roma aveva zero punti e dovevamo farne assolutamente. Sono convinto che la squadra possa dare tanto, dobbiamo continuare a dare serietà e lavorare con la determinazione che ci ha contraddistinto in questo mese. Meglio dell’anno scorso? L’importante è vedere alla fine dove saremo, a metà strada è solo una stazione. A fine campionato potremo valutare quello che abbiamo fatto, come abbiamo costruito, perché è sempre importante costruire qualcosa. Proveremo sicuramente a recuperare gli infortunati, mi auguro che gli infortuni siano lievi, in modo che qualcuno possa recuperare completamente in questi quindici giorni. Vucinic? Non ho novità, spero non abbia nulla di grave. Totti? Francesco farà tre-quattro giorni di riposo assoluto e riprenderà gradualmente. È stato un momento particolare, lui non è uno che molla facilmente. Vederlo dopo il gol non esultare o farlo al minimo indispensabile, e poi vederlo venirci a dire che si era fatto male abbiamo avuto paura. Quando l’ho visto rientrare in campo ho pensato che l’infortunio non fosse così serio. È stato grande a rientrare e a darci una mano fino ai secondi finali. I troppi infortuni? Speriamo di venirne a capo e di non avere più questi infortuni. Purtroppo quando c’è qualche ragazzo che si è potuto allenare meno, parlo di Juan, Vucinic, per fortuna lì è stata solo una botta al ginocchio, è normale che giocando ogni tre giorni non puoi dargli il riposo che il fisico gli chiederebbe. Ricordiamoci che parliamo di macchine di formula uno, sono giocatori che devono stare al cento per cento per fare una prestazione sportiva di altissimo livello. Loro potrebbero stare bene come una persona normale, come un ragioniere, uno che va all’ufficio, ma qui parliamo di altro, sono formula uno. Basta una minima cosa fuori posto che fa sì che non rendano come dovrebbero”.


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