Da Il Romanista:
Sono momenti difficili. Vorresti recuperare subito, vorresti solo rientrare e giocare per i tuoi colori, per la maglia ed i tifosi, e invece devi pazientare”. Parla Francesco Totti, dalle colonne del suo sito internet, e lo fa per portare la sua solidarietà agli amici Alessandro Nesta e David Beckham che negli ultimi giorni sono stati vittime di incidenti molto gravi.
Parla di loro, Francesco, ma sembra che parli di sé stesso, perché anche lui sta cercando di venire fuori da un infortunio al ginocchio che negli ultimi mesi non gli sta dando tregua. Non grave come quello dei milanisti, ma molto fastidioso. Domenica alla fine della gara col Livorno, Ranieri ha escluso un suo rientro contro l’Udinese definendolo «inimmaginabile».
Da Il Romanista:
Fratello, dove sei. Parafrasando Clooney. Philippe Mexes, a questo punto, pare essersi smarrito nei meandri di una Roma vogliosa e grintosa, bella in tutti i reparti meno che in difesa. Non per demerito di Juan, evidente: il brasiliano è finalmente tornato ai livelli di eccellenza che nella Capitale – a memoria – non gli si poteva ancora riconoscere. Di John Arne Riise, dopo una stagione alla grande, è doveroso accettare un calo fisico figlio di quegli oltre 2200 minuti nelle gambe. Mica una passeggiata, quella del norvegese. Cassetti un po’gira e un po’ si intoppa; Motta, Tonetto: quel che riescono, nei limiti del possibile (le doti individuali, evidentemente, ma anche gli infortuni e lo scarso utilizzo). Nicolas Burdisso, va detto, è stato messo in sordina da Claudio Ranieri nonostante l’argentino abbia sfornato prove dignitose nelle circostanze nelle quali è stato chiamato in causa. Perchè? Chiaro, il motivo ha un nome e un cognome.
Archiviare immediatamente la prestazione di Livorno, guardare avanti. Ovvero, puntare decisi alla prossima gara, quella in programma all’Olimpico il 20 marzo tra Roma-Udinese. E’ il diktat che giunge dalle pagine de Il Romanista. Testuale: