Juan domani in gruppo, tagliandi del derby esauriti in 2 ore

 L’entusiasmante successo casalingo contro l’Atalanta, giunto al termine di una partita sofferta che ha regalato però – quasi a premio di tanta sofferenza – il primo posto in classifica ai giallorossi, val bene un regalo. Forte anche del fatto che non sono previsti impegni infrasettimanali, il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha concesso ai suoi una giornata di riposo da trascorrere in famiglia o con gli amici, durante la quale godersi il primato. La ripresa degli allenamenti è prevista per domani pomeriggio alle 15 presso il centro tecnico di Trigoria, ma già oggi c’è una buona nuova: il rientro del centrale difensivo Juan, appiedato domenica da un problema ai flessori, è dato per certo, tanto che il brasiliano tornerà in gruppo già domani completando così la rosa degli uomini a disposizione di Ranieri, che non dovrà fare i conti con alcuna defezione.

Abete: “Impressionante Roma”

 Giancarlo Abete elogia lo straordinario cammino della Roma e l’esultanza del guardalinee Ayroldi al fischio finale di Fiorentina-Inter a Radio anch’io lo sport:

“Il campionato è aperto a ogni soluzione. Pochi ritenevano che la Roma potesse essere prima a questo punto del campionato. La Roma è partita malissimo, si è ripresa ed è andata anche oltre le aspettative di un ottimo allenatore. Ranieri ha fatto ottimo lavoro dal punto di vista tecnico e psicologico, ha fatto in modo che la squadra non si deprimesse e non si montasse la testa a seconda dei momenti. Mancano ancora 5 giornate. La Roma ha avuto una continuità impressionante e l’Inter è incappata in alcuni pareggi, che nel campionato attuale sono mezze sconfitte. L’Inter aveva un vantaggio importante e magari, inconsciamente, vista anche l’importanza della Champions ha pensato che il margine potesse essere sufficiente”.

Che Roma sarebbe senza Vucinic

 Da Il Romanista:

Parlaci ancora in leccese, recita i tuoi ex cori e poesie in dialetto, fai quello che ti pare Mirko. Anche se sei nato a Niksic, in una città che non si riesce neanche a scrivere per i troppi accenti da mettere, figuriamoci a pronunciare. Anche se compi gli anni quando qui i bambini piangono perchè combacia con il primo giorno di scuola. Parla in puglio-montenegrino e cucinaci i migliori piatti della famiglia della tua fidanzata Stefania. Lasciati definitivamente anche i ricordi di te ragazzino serbo alle spalle. Sei a Roma e sei primo. Sei a Roma e hai gran parte di questo successo sul groppone. Sei a sedici reti di cui cinque fuori da questo campionato. Sei lupo e sei capobranco. Parlaci nel tuo linguaggio che fa tanto “italorussomanno”.

Roma, febbre a 90′

 Da Il Romanista:

Noi romanisti non supereremo mai questa fase. Febbre a 90, più tre di recupero. La temperatura sale, dalla mattina, da quelle ore che precedono la partita e che sembrano non passare mai. Ma raggiunge il picco nel secondo tempo di Roma-Atalanta, quando il fischio finale sembra lontanissimo e tutte le paure si materializzano. Fantasmi ovunque. Barbas e Pasculli sembrano Tiribocchi e Ferreira Pinto, Diamanti da Londra pare già sull’aereo per Roma, Daniele Conti potrebbe di nuovo dare un dispiacere a papà Bruno, sembra che sia qui, invece che a Torino a prendere gomitate da Camoranesi.

La Roma guarda tutti dall’alto

 Da Il Messaggero:

 Non è effetto cromatico: lassù, in testa alla classifica, adesso c’è proprio la Roma. Il sorpasso sull’Inter, inseguita da mesi (potremmo dire anche da anni), nel pomeriggio di un weekend che vede cambiare il colore dominante della nostra serie A, dal nerazzurro al giallorosso. Per superare i campioni d’Italia, il risultato utile numero ventitre, successo sull’Atalanta, 2 a 1, il quinto di fila. Rispettando il pronostico della vigilia, ma ribaltando in assoluto quello di tutta Italia, con la squadra di Mourinho considerata sempre e comunque superfavorita e senza rivali anche in questa stagione.

Roma-Atalanta, Doni: “Pochi tre minuti di recupero”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Polemichette soft, quasi quanto le speranze di rimonta in campionato. Così l’Atalanta racconta la partita. «Tre minuti di recupero sono stati pochi — dice Doni —. Solo per un cambio la Roma ne ha impiegati due. E poi alla fine l’arbitro ha fischiato tre punizioni a Totti non così evidenti, ma è andata come doveva: ha vinto la più forte». Gli fa eco il romano Tiribocchi: «Al gol non ho esultato perché volevo farne anche un altro — racconta — ma non abbiamo sfruttato le tante occasioni avute a fine partita, quando loro erano più stanchi.

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