Lazio-Roma, Ghini: “Noi campioni di sfottò”

Da Il Romanista:

Celebrato anche quest’anno – a dir la verità, ormai da tempo e sempre con maggiore anticipo – il “Lazietta day”, ovvero il giorno che sancisce la certezza aritmetica (quella sportiva non è in discussione già ad inizio stagione!) di non poter esser più raggiunti in classifica dai biancocelesti, il tifoso giallorosso non si fa certo mancare le occasioni per inventarsi nuovi sfottò. Al punto che Il Romanista sta invitando i lettori sulla propria pagina di Facebook a proporne di nuovi. «Bella idea – commenta Massimo GhiniA patto che non siano violenti, o inutilmente aggressivi. Lo sfottò è una tradizione che va mantenuta com’è, genuina come solo il tifoso romanista sa essere. Con quella straordinaria capacità di irridere, tra il cinico e il disincantato, che può capire solo chi è nato qua. Spero proprio che alla fine del derby, oltre che del risultato finale, si parli anche di una sfida sugli spalti a colpi di battute, scherzi e prese in giro. Lì sono sicuro che vinceremo»

Biglietti Lazio-Roma: disponibile la Tevere, ma solo per gli abbonati

 Da Il Romanista:

In Tevere c’è ancora posto per i romanisti, ma solo per gli abbonati. Il primo giorno di vendita dei biglietti per la Tribuna lato Sud, quella dedicata ai tifosi giallorossi, è filato via senza far registrare il “sold out”. Questo significa che solo una piccola parte dei circa 3.500 abbonati di Tevere è andata a comprare il tagliando per il derby di domenica. Quanti? Difficile dirlo con precisione anche se nelle ricevitorie abilitate continuano a ripetere che vengono emessi ancora senza difficoltà posti “buoni”. Cifre? Sicuramente, sono stati staccati meno di 2000 biglietti, ovvero il quantitativo messo a disposizione dalla Lazio. Già, solo duemila, perché il resto della Tevere spettava al club biancoceleste (che stavolta gioca in casa). Una parte è andata ai loro abbonati, il resto è volato via in vendita libera.

Derby: c’è un Lazio-Roma anche per la Nazionale

 Da Il Messaggero:

Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, ancora non sa a chi affidare la panchina della Nazionale dopo il mondiale in Sudafrica, quando Marcello Lippi, a prescidnere dal piazzamento dell’Italia nella competizione, lascerà l’incarico. I nomi del possibile sostituto esistono e da un pezzo: Ancelotti, Prandelli, Ranieri e Mancini. Non è una classifica casuale. Il primo ad essere contattato è stato il tecnico del Chelsea, l’ultimo quello del City.

Lazio-Roma: punti per lo scudetto

 Da D-News:

Un super derby. Come se non bastasse il fascino che già, normalmente, esercita la stracittadina capitolina, ecco anche il “fattore scudetto”. Domenica, all’Olimpico, Lazio-Roma sarà più del solito, accesissimo confronto tra le due squadre regine della città ma sarà anche una vera sfida scudetto Ovviamente non è la prima volta che il derby diventa il teatro di un confronto decisivo per le sorti del tricolore. Nel corso della storia, spesso Roma e Lazio si sono presentate a questo appuntamento con sogni “da scudetto” e non sempre i risultati sono stati quelli sperati.

Lazio-Roma, Riise: “Che bello essere in testa”

 Da Il Romanista:

«Un giorno senza allenamento è un giorno senza senso». È il motto di John Arne Riise, la sua citazione preferita, il suo modo di intendere la vita e il lavoro, Trigoria e l’Olimpico, la Norvegia e la Roma. Già, la Roma. Riise il Vichingo l’ha saputa conquistare calciando il cuore oltre l’ostacolo e la palla sotto al legno avversario. John è un Annoni post-moderno. Solo decisamente più raffinato. Ai suoi amici norvegesi, Riise ha descritto le scene di ordinaria e meravigliosa follia che sabato hanno scosso le mura di Trigoria. La Roma è in ritiro. E si piazza davanti alla tivvù. Tifa Fiorentina. Anzi, gufa l’Inter. E quando Kroldrup realizza al “Franchi” il gol del 2-2, impazzisce. «Tutti si sono messi a correre in giro», racconta Riise. «Quando la Fiorentina ha pareggiato pochi minuti prima della fine, c’era una bellissima atmosfera in tutte le stanze.

Lazio-Roma, Sacchi: “Giallorossi più forti, biancocelesti più freschi”

 Da Il Messaggero:

«Mi auguro che sia un bel derby, anche se poi so che difficilmente assisteremo a un match spettacolare. Non accade quasi mai e in particolare nella capitale. C’è sempre nervosismo. Soprattutto, vorrei che non ci fosse violenza in tribuna e fuori dello stadio». Arrigo Sacchi, lasciato il Salone d’onore del Coni dove è intervenuto al seminario internazionale sugli sport di squadra insieme con il cittì Marcello Lippi, prova a giocare in anticipo Lazio-Roma di domenica pomeriggio. «Senza però fare un pronostico: è sfida aperta, a prescindere dalla distanza in classifica tra le due squadre».
Che cosa, allora, farà la differenza?

«Le gambe. La condizione fisica sarà determinante».
E quindi?

«La Lazio, secondo me, ci arriva meglio della Roma. Si è riposata per una stagione, ha più energie da spendere».Può spiegare meglio?
«Guardate le ultime gare dei giallorossi contro Bari e Atalanta. Potevano essere due pareggi. La Roma, venendo da una rincorsa straordinaria, non riesce più a essere brillante. Ma ha giocatori in attacco, in grado di risolvere qualsiasi gara.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.