Adriano, ecco l’intercettazione

 Adriano, ecco l’intercettazione. E’ apparsa su globoesporte.com, la telefonata che secondo la polizia brasiliana metterebbe nei guai Adriano. L’imperatore, neo attaccante giallorosso, parla con suo cugino riguardo delle somme da girare ad altre persone. Gli inquirenti pensano che i destinatari di queste somme di denaro (circa 60 mila reais) siano dei narcotrafficanti della Capitale brasiliana. La prima intercettazione si riferisce ad una telefonata del dicembre 2009 in cui si sente Adriano che parla con il cugino per prelevare dal suo conto bancario 60 mila reais.
In un’altra intercettazione Adriano riferisce che in banca ci sono solo 30 mila Reais disponibili per prelevare. Il giocatore verdeoro racconta  che il direttore della filiale gli ha suggerito di fare un assegno di 30 mila Reais, ma siccome lui già ne aveva staccato uno dal valore di 60mila e che il dirigente avrebbe provveduto ad ottenere i soldi. Adriano dice al cugino di aspettare.

Sarà Profumo il prossimo Presidente della Roma?

 Unicredit-Roma: il futuro in due settimane. Secondo il Giornale la conlcusione più probabile della questione del debito di Italpetroli con la Banca di Piazza Cordusio ha una sola direzione, la vendita della Roma:

Sarà Alessandro Profumo il prossimo patron della Roma? Con buona pace dei tifosi, è questa la conclusione più probabile della battaglia legale che oppone ormai da oltre un anno Italpetroli e Unicredit. L’istituto di Piazza Cordusio è creditore per oltre 325 milioni – nonchè socio al 49 per cento – della holding della famiglia Sensi che controlla la squadra giallorossa: i prossimi giorni saranno decisivi per trovare una conciliazione, e non sarà facile, visto il clima delle ultime settimane, a base di comunicati polemici e smentite al veleno. Di certo, per il momento, c’è solo la scadenza: il 23 giugno, data in cui si dovrà tenere l’udienza arbitrale, rinviata ieri proprio per dare alle parti il tempo di cercare una soluzione.
Nulla di ufficiale trapela sulle ipotesi a cui stanno lavorando i legali, ma – stando alle indiscrezioni, con l’imprimatur dell’agenzia Radiocor – una bozza di intesa esiste già: tutti gli asset di Italpetroli, primo fra tutti il «gioiello di famiglia», l’As Roma, passerebbero a Unicredit, ad eccezione di alcuni immobili che resterebbero di proprietà della famiglia Sensi.

Unicredit-Italpetroli: il futuro della A.S. Roma decretato in 19 giorni

 L’arbitrato tra Italpetroli e Unicredit è una partita con tanto di trofeo. In bacheca, le sorti della A.S. Roma, ovvero dell’asset più ghiotto che sta nelle mani di Rosella Sensi. Il direttore di gara, stavolta, non ha giacchetta nera ma veste in maniera più formale. Giacca e cravatta. Dovesse mai fischiare un fallo inesistente, nessuno dia la colpa Pierluigi Collina. Stavolta, non sarebbe causa di eventuali conseguenze. Dopo un primo tempo scialbo, durato più di un anno e nel corso del quale s’è fatta pretattica, la ripresa si annuncia di fuoco. Poco importa se – a fronte dei primi 45′ trascorsi in 365 giorni – la seconda parte di gara si consumerà in 19 intensissimi giorni. Perchè, in un senso o nell’altro, a un verdetto occorre arrivarci. Agli amanti delle scommesse, più di altre volte, consigliamo di astenersi da ogni puntata. Troppi se. Una valanga di condizionali. Agli amanti della Magica inutile dire di astenersi dal fare il tifo. Ma, i più deboli di cuore, stavolta stiano a casa.

 Il futuro in 19 giorni. Saranno determinanti mosse e strategie però – pare di capire – mai come stavolta potrebbe rivelarsi risolutorio un fitto rapporto di pubbliche relazioni. Tra avvocati, in verità. La A.S. Roma entra nell’intreccio economico che interessa Unicredit e Italpetroli in maniera (in)diretta. A leggere nel dettaglio ramificazioni e branchie, è dentro fino al collo. Perchè la società giallorossa, a ben vedere, è l’unica fetta della torta di Italpetroli con cui Unicredit potrebbe sfamarsi a sufficienza. Ballano oltre 325 milioni di euro (più interessi) vantati dalla banca che – a furia di pagherò – ha solo voglia di incassare quanto preteso. Al fine di raggiungere una mediazione, la holding di casa Sensi ha optato per l’arbitrato.

Unicredit – Roma – Angelini: triangolo possibile?

 Futuro societario: secondo Repubblica tra Unicredit e Italpetroli si troverà un accordo, la Roma finirà nelle mani della banca che la venderà al migliore offerente, con Angelini in pole position:

Alla fine si troverà un accordo, l´As Roma finirà nelle mani di Unicredit che nel giro di pochi giorni la venderà al migliore offerente (in pole position c´è l´imprenditore romano, Francesco Angelini, mister Tachipirina, magari aiutato da qualche fondo), e alla famiglia Sensi rimarrà lo “spicciolo” di qualche immobile, macerie di quell´imperio del petrolio costruito dal capostipite Franco. Alla fine andrà così. È inevitabile. Tutto sta a capire attraverso quale percorso si arriverà a questo esito, in quanto tempo e, soprattutto, se abbastanza presto per poter pensare di fare una campagna acquisti sensata per la prossima stagione.
Nell´incontro avvenuto ieri nello studio del presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto, le parti si sono dette disposte a raggiungere un accordo. Accordo che dovrebbe essere ratificato nella prossima udienza, il 23 giugno. Su quali basi si possa trattare non è chiaro.

Adriano: la polizia crede alla sua verità, un giudice no

 Adriano: calciatore travagliato. Secondo il Corriere della Sera il giudice non crede alla sua verità sulla questione del narcotraffico:

L’ultima dell’Imperatore carioca, con la valigia pronta per Roma, nasce da una ingente somma di denaro uscita dal suo conto corrente. È finita a uno dei più pericolosi narcotrafficanti di Rio de Janeiro, oppure ai bambini poveri della favela? La differenza, si capisce, non è di poco conto. Le verità restano due anche per la giustizia carioca. Un magistrato lo ritiene coinvolto in una brutta storia, la polizia invece crede alla storia dei bambini. La sua partenza per l’Italia, prevista per domani, non appare comunque a rischio.

Italpetroli-Unicredit: l’arbitro è ottimista

 Futuro societario, ecco l’articolo della Gazzetta dello Sport sull’arbitrato tra Italpetroli e Unicredit:

Cesare Ruperto, con la gentilezza del padrone di casa e il rigore dell’uomo di legge, è stato molto chiaro: «Mi garantite che ci sono i presupposti per un rinvio? D’accordo, ma mica possiamo andare alle calende greche…». Il professore, che il calcio ha conosciuto nella famigerata estate 2006, quando da presidente della Commissione d’appello federale mandò in B Juventus, Lazio e Fiorentina, lasciando in A solo il Milan (poi arrivò Sandulli…), il 1˚ agosto partirà per la Calabria, chi c’è c’è.
Dunque, se l’arbitrato tra Italpetroli e UniCredit arriverà a sentenza, sarà comunque prima delle ferie. Ma Ruperto, che ieri ha convocato la prima udienza, è molto più ottimista. Ha fondati motivi per ritenere che la lunga querelle si chiuderà con due firme e una stretta di mano entro venti giorni.

Taddei-Roma: lunedì la firma

 Taddei-Roma: raggiunto l’accordo. Il brasiliano e la società giallorossa ha detto si al matrimonio per altri quattro anni. Secondo la Gazzetta dello Sport lunedì arriverà la firma:

Resta un dettaglio da qualche centinaia di migliaia di euro. Premio più, premio meno. La Roma ha detto sì, definitivamente, al rinnovo del contratto dell’esterno Rodrigo Taddei per i prossimi quattro anni.
Guadagnerà un milione e mezzo netto per tre stagioni, uno l’ultima. Su questo benedetto quarto anno le parti hanno ballato tre mesi. La Roma non voleva spingersi oltre un triennale. Le ultime incertezze sono state risolte ieri sera, nel corso di un incontro a Trigoria tra il manager del calciatore, Alessandro Lucci, il direttore sportivo Daniele Pradè e la responsabile finanziaria Cristina Mazzoleni. «Al 95% è fatta», giurano tutti i protagonisti. C’è ancora da risolvere quel dettaglio. «Bazzecole», dicono. Lunedì mattina, Lucci sarà di nuovo a Trigoria e si porterà dietro Taddei. Dopo la firma, il ragazzo partirà per il Brasile con la fidanzata.

Ranieri: “Adriano, anche a Roma lo incoroneremo imperatore”

 Claudio Ranieri, in una intervista al Tempo, parla della sua Roma, della passata stagione e del futuro giallorosso:

Partiamo dall’attualità e da un’Italia che stenta a decollare in vista del mondiale?
«Non contano le prime uscite, la squadra è sotto carico di lavoro, stanno assimilando l’altitudine del Sestriere: quindi queste amichevoli lasciano il tempo che trovano».
Pronostico?
«Io mi fido di Lippi, lui ha fatto il gruppo, ha creduto in questi uomini che secondo le sue idee possono rappresentare al meglio il suo gioco. Ha vinto un mondiale e bisogna dargli credito».
E quindi chi lo vince questo mondiale?
«Favorite Brasile e Inghilterra, ma anche l’Argentina…».
Per l’Italia nulla di più difficile che ripetersi.
«Questo Lippi lo sa benissimo, ma lo sappiamo tutti».

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