I 4 dubbi di Ranieri

 Secondo Leggo sono quattro i dubbi di Ranieri riguardo il futuro della Roma:

1) Il futuro societario. Domani Unicredit e Italpetroli (a meno di clamorosi scossoni) firmeranno finalmente l’accordo che determinerà il passaggio della Roma nelle mani della banca. E poi? Il futuro è ancora nebuloso. Quello che è certo è che la Roma per un certo periodo di tempo (probabilmente fino a dicembre) resterà senza un presidente vero. L’ipotesi di Rosella Sensi nel ruolo di garante senza potere decisionale non rappresenta di certo una sicurezza per lo stesso Ranieri, che si ritroverebbe a gestire una situazione se non di anarchia, di precarietà.
2) L’anagrafe della squadra. La Roma è la seconda squadra più vecchia del campionato.

Adriano: allenamento duro per tornare l’Imperatore

 Dal Corriere dello Sport:

Quattro ore, due la mattina, altrettanto il pome­riggio, tanto per cominciare quel percorso che dovrà por­tarlo a tornare Imperatore. Il primo giorno di Adriano a Trigoria non poteva andare meglio, anche se la bilancia ha confermato che i chili da buttare giù ci sono e non sa­rà facile eliminarli, ma con la predisposizione, soprattut­to mentale, dimostrata dal giocatore, si può essere ottimi­sti per rivedere in campo il giocatore che ha stupito nei primi anni della sua carriera.

Di Livio: “Adriano fara bene, Roma è la sua piazza”

 Dal Romanista:

«Adriano? È il giocatore che è sempre mancato alla Roma in questi anni». Non ha dubbi, Angelo Di Livio, oggi osservatore per la Federazione, dopo i due anni, dal 2006 al 2008, trascorsi nel settore giovanile della Roma.
Cosa ti impressionò maggiormente di lui? «A parte quello che faceva in campo, il fatto che fosse un ragazzo molto educato, rispettoso, con grande voglia di far bene ed imparare. Sempre a disposizione, sempre pronto ad ascoltare i consigli di tutti. Ricordo che si integrò subito nel gruppo. Fece davvero bene: uno spezzone di stagione fantastico. Sono molto fiducioso su di lui…».
Come vedi il suo arrivo in maglia giallorossa? «Secondo me, Roma è la piazza sua. Sono convinto che qui potrà fare benissimo ed esaltarsi, come non gli era più riuscito a Milano. Perché lui è uno che ama le tifoserie calde. Lo vedevo anche a Firenze, dove ce n’è una altrettanto calorosa. Penso che Roma sia la città ideale per fargli ritrovare motivazioni e voglia. In campo? Un giocatore completo. Bravo di testa, e con un tiro micidiale. Punta centrale, ma di movimento.

Roma: non ci sono acquirenti, Angelini si chiama fuori

 Dal Tempo:

Un giorno ancora poi il futuro della Roma sarà chiaro a tutti. E’ fissato per domani pomeriggio alle 16 presso lo studio romano dell’avvocato Ruperto il secondo round tra Unicredit e la famiglia Sensi per trovare l’accordo sul rientro del debito di Italpetroli e scongiurare quindi il ricordo all’arbitrato. La giornata di ieri dopo il rinvio a sorpresa di lunedì, è trascorsa senza grosse novità con qualche tefonata definita «tecnica» tra gli avvocati che stanno cercando di mettere insieme questo complicatissimo puzzle. L’idea generale è che comunque alla fine Rosella, primogenita di Franco e rappresentante della famiglia a capo di Italpetroli e quindi della Roma, dovrebbe firmare.

Nasce Newco Roma

 Dal Messaggero:

Sarà un addio soft quello della famiglia Sensi alla Roma. Il piano di Unicredit prevede infatti che il club sia controllato fino alla cessione da Rosella Sensi, che resterà presidente e sarà affiancata da due consiglieri indipendenti alla banca: la nuova società si chiama “Newco Roma”. L’interesse dell’Istituto bancario è di valorizzare al massimo il club prima di venderlo e il mandato dovrebbe essere dato all’advisor Rothschild. Domani potrebbe finalmente essere il giorno della svolta. I legali dei Sensi dovrebbero portare l’elenco completo degli immobili in modo da definire quelli che finiranno ai Sensi come “buonuscita”, per un valore concordato di 30 milioni.

Burdisso-Mexes: giocatori in attesa

 Dal Tempo:

La situazione è paradossale. A Trigoria c’è una Roma che scalda i motori e vorrebbe fare delle cose ma non le può fare. Il momento, in fondo, è quello che è. La Roma è in balia degli eventi societari e fa quel che può. Anche se molto, forse non proprio tutto, è bloccato. Così l’attività di tutti i giorni è come se fosse congelata. Il mercato, ad esempio, è in stand-by. Behrami e Caceres (anche se extracomunitario) sarebbero vicini, ma in queste condizioni non si può chiudere. Burdisso, che al momento partirebbe per il ritiro con l’Inter, aspetta. Il procuratore Fernando Hidalgo è tornato a parlare: «Le due società stanno trattando il prezzo – ha detto a Radio Radio – Nicolas vuole restare a Roma e io ho chiuso il suo contratto con la Roma una settimana dopo la fine dell’ultimo campionato. Ora è deluso perché non sa ancora dove e quando deve arrivare in Italia».

Roma: una città contro Zaia

 Dal Corriere della Sera:

Il «grande spirito di collaborazione» c’è, i margini per trovare un’intesa anche. È la pazienza, però, che comincia a scarseggiare nei tifosi della Roma, impazienti di conoscere un futuro ancora nebuloso. Attesa spasmodica e toto-acquirente: la città giallorossa vive fibrillante l’ennesima vigilia di passione. «Che fine famo?». La risposta al più genuino dei quesiti, forse, arriverà domani sera. Anche ieri i legali di Compagnia Italpetroli e Unicredit sono tornati a confrontarsi per definire la struttura del compromesso che tarda ad arrivare.

Unicredit-Italpetroli: Roma, domani si conoscerà il futuro

 Dal Romanista:

Ulteriori rinvii, stavolta, non ci saranno. Unicredit e Compagnia Italpetroli si sono prese 48 ore di riflessione. Ma domani dovranno decidere: accordo oppure rottura. E quindi arbitrato. Il presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto, è “pronto a fare le 2 di notte” pur di arrivare a una conclusione. Andiamo per ordine. Come richiesto dalla Consob, ieri Compagnia Italpetroli ha diffuso un comunicato: “L’udienza arbitrale tra Unicredit e Italpetroli tenutasi ieri (lunedì, ndr) è stata sospesa per l’ora tarda ed aggiornata alle ore 18 dell’8 luglio 2010 al fine della prosecuzione del tentativo di conciliazione“. Tentativo di conciliazione. Significa che le parti sono ancora distanti.

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