Vito Scala: “Totti vuole fare meglio dell’anno scorso”

Derubrichiamo volutamente l’argomento Borghezio.
“Tutto superfluo, parliamo di calcio. Francesco ha risposto, ora tocca a chi non lo ha ancora fatto”.
Francesco è tiratissimo, come raramente è successo all’inizio dei ritiri precedenti.
“Quest’anno in vacanza si è mosso, è rimasto in attività, anche perché parliamo di un calciatore che fino a 40 giorni fa si allenava. La voglia di riprendere il lavoro e migliorare i risultati della stagione precedente fa tutta la differenza del mondo”.
Al termine della stagione gli lasci un programma alimentare, delle linee guida ben precise da seguire?
“Inevitabilmente sì, andando all’estero bisogna stare attenti a ciò che si mangia. Poi Francesco si è sempre tenuto in allenamento, quindi non ci sono problemi da questo punto di vista”.
Continua Scala, intervistato da TeleRadioStereo.
Le fibre muscolari del capitano sono ancora in grado si sopportare uno sforzo fisico così importante?
“Io non conosco i limiti fisici di Francesco. Lui ha espresso un po’ il prototipo dell’attaccante moderno, ricoprendo tutti i ruoli, dimostrando grande duttilità anche dal punto di vista fisico. Ai tempi di Zeman correva nel gruppo al pari di Cafu, Tommasi e Di Francesco. Più si avvicina alla porta, più contatti fisici subisce. Incrociamo le dita, spero regali ancora moltissime soddisfazioni ai tifosi. Per quanto riguarda la placca noi ci siamo affidati al prof. Mariani. Sugli altri infortuni invece, sono tutti di origine traumatica, lui ha avuto dei tempi di reazione e recupero straordinari. Noi cerchiamo di fare tanta prevenzione ma nello sport non si può mai sapere”.
C’è la possibilità di vederlo in campo per buona parte delle gare della prossima stagione?
“Vanno fatte diverse valutazioni, molto dipenderà dallo stato fisico, da eventuali infortuni, dai viaggi e dagli orari. Se sta bene, darà sicuramente la disponibilità a giocare tutte le partite”.
Abbiamo visto un capitano molto concentrato, sembra essere molto più in forma rispetto agli anni scorsi.
“Ci tiene a far sì che tutto vada bene. Poi c’è anche lo stimolo Adriano, che sicuramente lo farà rendere al meglio. Cosi smentiamo anche le voci secondo le quali Francesco non avrebbe voluto in squadra un punta di valore”.
Ci ha colpito il passaggio della conferenza nel quale Francesco ha parlato di Ranieri.
“Hanno un grande rapporto, franco, sincero, diretto. Anche perché per andare d’accordo con lui basta dirgli le cose in faccia”.
Adriano li perde i chili di troppo?
“L’importante ora è fargli sentire intorno a se l’affetto della piazza, senza stressarlo troppo”.Derubrichiamo volutamente l’argomento Borghezio.
“Tutto superfluo, parliamo di calcio. Francesco ha risposto, ora tocca a chi non lo ha ancora fatto”.
Francesco è tiratissimo, come raramente è successo all’inizio dei ritiri precedenti.
“Quest’anno in vacanza si è mosso, è rimasto in attività, anche perché parliamo di un calciatore che fino a 40 giorni fa si allenava. La voglia di riprendere il lavoro e migliorare i risultati della stagione precedente fa tutta la differenza del mondo”.
Al termine della stagione gli lasci un programma alimentare, delle linee guida ben precise da seguire?
“Inevitabilmente sì, andando all’estero bisogna stare attenti a ciò che si mangia. Poi Francesco si è sempre tenuto in allenamento, quindi non ci sono problemi da questo punto di vista”.
Continua Scala, intervistato da TeleRadioStereo.
Le fibre muscolari del capitano sono ancora in grado si sopportare uno sforzo fisico così importante?
“Io non conosco i limiti fisici di Francesco. Lui ha espresso un po’ il prototipo dell’attaccante moderno, ricoprendo tutti i ruoli, dimostrando grande duttilità anche dal punto di vista fisico. Ai tempi di Zeman correva nel gruppo al pari di Cafu, Tommasi e Di Francesco. Più si avvicina alla porta, più contatti fisici subisce. Incrociamo le dita, spero regali ancora moltissime soddisfazioni ai tifosi. Per quanto riguarda la placca noi ci siamo affidati al prof. Mariani. Sugli altri infortuni invece, sono tutti di origine traumatica, lui ha avuto dei tempi di reazione e recupero straordinari. Noi cerchiamo di fare tanta prevenzione ma nello sport non si può mai sapere”.
C’è la possibilità di vederlo in campo per buona parte delle gare della prossima stagione?
“Vanno fatte diverse valutazioni, molto dipenderà dallo stato fisico, da eventuali infortuni, dai viaggi e dagli orari. Se sta bene, darà sicuramente la disponibilità a giocare tutte le partite”.
Abbiamo visto un capitano molto concentrato, sembra essere molto più in forma rispetto agli anni scorsi.
“Ci tiene a far sì che tutto vada bene. Poi c’è anche lo stimolo Adriano, che sicuramente lo farà rendere al meglio. Cosi smentiamo anche le voci secondo le quali Francesco non avrebbe voluto in squadra un punta di valore”.
Ci ha colpito il passaggio della conferenza nel quale Francesco ha parlato di Ranieri.
“Hanno un grande rapporto, franco, sincero, diretto. Anche perché per andare d’accordo con lui basta dirgli le cose in faccia”.
Adriano li perde i chili di troppo?
“L’importante ora è fargli sentire intorno a se l’affetto della piazza, senza stressarlo troppo”.
 Le dichiarazioni di Vito Scala a Teleradiostereo:
Derubrichiamo volutamente l’argomento Borghezio.
“Tutto superfluo, parliamo di calcio. Francesco ha risposto, ora tocca a chi non lo ha ancora fatto”.
Francesco è tiratissimo, come raramente è successo all’inizio dei ritiri precedenti.
“Quest’anno in vacanza si è mosso, è rimasto in attività, anche perché parliamo di un calciatore che fino a 40 giorni fa si allenava. La voglia di riprendere il lavoro e migliorare i risultati della stagione precedente fa tutta la differenza del mondo”.

Capanna: “Adriano si sta comportando da atleta vero”

 Le dichiarazioni a Radio Radio del preparatore atletico della Roma Riccardo Capanna:

“Abbiamo pensato che fosse giusto iniziare in maniera progressiva il lavoro, relativamente leggero rispetto ai lavori ai quali sono abituati i giocatori., Abbiamo cominciato a Trigoria con un allenamneto al giorno per 5 giorni e questo ha dato una buona base. Infatti qui i giocatori non sono arrivati sovraccaricati. Qui abbiamo iniziato le due sedute e ci stiamo trovando bene. E’ un progetto che vale nell’anno nella stagione, un lavoro progressivo”.

“Abbiamo pensato che fosse giusto iniziare in maniera progressiva il lavoro, relativamente leggero rispetto ai lavori ai quali sono abituati i giocatori., Abbiamo cominciato a Trigoria con un allenamneto al giorno per 5 giorni e questo ha dato una buona base. Infatti qui i giocatori non sono arrivati sovraccaricati. Qui abbiamo iniziato le due sedute e ci stiamo trovando bene. E’ un progetto che vale nell’anno nella stagione, un lavoro progressivo”.
Negli allenamenti appare spesso il pallone.
“Devono muoversi il più spesso possibile come devono essere abituati a fare durante le partite. Anche nelle esercitazioni senza palla cerchiamo di creare delle situazioni che poi nella partita sono riproposte quando ci si scontra con gli avversari. Privilegiamo la forma del movimento rispetto alla corsa costante, che è insostenibile”.
Il gruppo della Roma fa spesso la differenza.
“Questi sono giocatori fantastici, un gruppo fantastico. Sono partecipativi, hanno tanta voglia di lavorare. Credo che tutti noi abbiamo le idee abbastanza chiare e sappiamo quali sono i mezzi per arrivare a determinati risultati, pur rendendoci conto che si può anche perdere. L’importante è mantenere un rendimento alto, consapevoli che nel calcio si può anche perdere”.
Su Adriano.
“E’ un campione che non si può discutere, ovviamente. Avete visto anche voi come si sta comportando in questi giorni, da atleta vero. E’ anche vero che è un po’ in sovrappeso e tutti noi sia per la parte motoria sia lo staff medico, siamo impegnati per far ritrovare al ragazzo il rapporto peso-potenza”.
Come si a a mantenere il tono perdendo il peso?
“Il problema di un atleta è che deve essere messo nelle mani di una persona che un atleta deve rendere al meglio durante un allenamento. Se io sto fermo e non mangio perdo tre chili, ma lui deve essere messo in condizione di perdere peso e di allenarsi contemporaneamente. Adriano ci sta soddisfacendo, a me interessa che lui sia sempre coinvolto nel lavoro in campo. Lui ha tanta voglia in campo. Ogni giocatore ha delle risposte diverse all’allenamento., Occorre tenere gli occhi aperti e sono modulate a seconda di come noi ci accorgiamo che l’atleta reagisce in questo momento. Vale per Adriano e per tutti gli altri”.
Su Vucinic.
“Se lo dovessimo rapportare all’atletica leggera, è un vero velocista. E’ quello che ha anche problemi di resistenza perché andando sempre al meglio delle possibilità si stanca prima. Avendo queste grandi qualità muscolari, se migliora nella resistenza speriamo di avere dei grandi vantaggi e di alzare il rendimento della squadra”.
Su Pizarro
“Lui ha questo problema al ginocchio che deve risolvere. E’ un problema medico, in questo momento. In questi giorni al coperto ha iniziato un’attivazione del suo organismo in prospettiva di quando uscirà insieme a noi. Dovrà fare come gli altri un lavoro crescente, dovrà stare un po’ meno in campo. Vediamo come reagisce, lui in rapporto a Vucinic è un mezzofondista. Il rendimento cresce dunque un po’ più in fretta, quindi sarà facile averlo prima. Vediamo a che punto arriva, se hanno svolto i compiti e navighiamo un po’ a vista. Non possiamo prevedere nulla”.
Sembra che Mexes stia rispondendo bene, Taddei anche.
“La cosa più simpatica che voi vedete è che hanno voglia di fare. Questa allegria, questa voglia di sentire che possono fare altro, mi dà soddisfazione. Questo vuol dire che stanno sopportando bene il lavoro che sto proponendo. Taddei è veloce e resistente, anche Perrotta. Hanno caratteristiche non da sprinter, ma da velocisti. Vucinic nei primi metri è più veloce di tutti, ma tutti riescono ad essere dei giocatori dal rendimento altissimo”.“Abbiamo pensato che fosse giusto iniziare in maniera progressiva il lavoro, relativamente leggero rispetto ai lavori ai quali sono abituati i giocatori., Abbiamo cominciato a Trigoria con un allenamneto al giorno per 5 giorni e questo ha dato una buona base. Infatti qui i giocatori non sono arrivati sovraccaricati. Qui abbiamo iniziato le due sedute e ci stiamo trovando bene. E’ un progetto che vale nell’anno nella stagione, un lavoro progressivo”.

Negli allenamenti appare spesso il pallone.

“Devono muoversi il più spesso possibile come devono essere abituati a fare durante le partite. Anche nelle esercitazioni senza palla cerchiamo di creare delle situazioni che poi nella partita sono riproposte quando ci si scontra con gli avversari. Privilegiamo la forma del movimento rispetto alla corsa costante, che è insostenibile”.

Riscone di Brunico: la sessione pomeridiana, assenti Pizarro e Simplicio

 Riscone di Brunico:

Ore 15.45: Arrivano per primi Lobont e Pena che si dirigono verso la palestra.

Ore 17.15: Riise come di consueto è il primo a scendere in campo. Si affaccia anche David Pizarro che si dirige immediatamente verso la palestra.

Ore 17.25: La squadra si riunisce in cerchio a colloquio con Ranieri.

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