Vucinic e Baptista, Buon Compleanno

 Da LaSignoraInGiallorosso.it:

Il  1 ottobre nascevano due bambini che avrebbero realizzato anni dopo il loro sogno di diventare calciatori professionisti. Uno,  Mirko Vucinic, nasceva 27 anni fa in una piccola cittadina dell’allora Jugoslavia , Niksic. L’altro, Julio Baptista, due anni prima in una delle megalopoli brasiliane per eccellenza, San Paolo. Migliaia di km di distanza ma la stessa voglia di giocare a calcio e di emergere. Il “Principe” di Niksic è un predestinato. Diventa subito il giocatore più giovane ad esordire nel campionato serbo-montenegrino a 16 anni, e si fa notare dai dirigenti del Lecce che nel 2000 lo portano a maturare nel salento.

Trigoria: i giallorossi preparano la gara con il Napoli. Differenziato per Taddei

 Napoli-Roma: la formazione giallorossa si prepara per la trasferta di domenica.

I giallorossi tornano sul terreno del centro tecnico Fulvio Bernardini per allenarsi in vista della partita del San Paolo. Domani, in mattinata, è prevista la rifinitura prima della conferenza stampa di Claudio Ranieri. Nel pomeriggio la Roma partirà per la Campania in treno.
Ore 10:20:
la squadra scende sul ‘Campo Testaccio’ per iniziare la seduta mattutina. Assenti Julio Sergio, Taddei e Adriano. In gruppo anche Pizarro, De Rossi e Perrotta, che nella giornata di ieri hanno eseguito una seduta differenziata.
Ore 10:30:
Ranieri si intrattiene in un breve colloquio con la squadra, Poi, il gruppo inizia il riscaldamento fisico e atletico con una corsa leggera. I portieri si allenano sul Campo C con il preparatore Nanni.

Maria Sensi: “Rosella deferita? Non ha detto nulla di anormale”

 Maria Sensi, ai microfoni di Te la do io Tokyo, è tornata sul deferimento del presidente giallorosso Rosella Sensi:

Molti tifosi mi hanno chiesto di stabilire una data per una messa a suffragio di mio marito, abbiamo scelto il 4 ottobre alle 17:00, il giorno di San Francesco alla chiesa di Sant’Anna a Via di Porta Angelica.”
Il deferimento di Rosella?
Cosa devo dire di più…In questo modo somiglia un pò più al padre..Non mi sembra che abbia detto niente di anormale.

Roma, Angelini c’è

 Francesco Angelini ha deciso di starsene in silenzio. E attendere tempi certi. L’accostamento dell’imprenditore chimico-farmaceutico alla Roma, infatti, è in realtà figlio della passione. Innanzitutto. Quella che non ha prezzo e le cui radici attecchiscono nei cuori prima ancora di farsi spazio nei portafogli. E’ tifoso giallorosso da sempre, il classe 1945, e il calcio occupa nei suoi pensieri quasi lo stesso spazio dedicato all’altro grande interesse, il bridge. E’ semmai il gioco delle carte a far da ponte (lo suggerisce, se non altro il termine) tra un contesto e l’altro e svelare una verità incontrovertibile. Se qualcosa piace, ad Angelini, l’industriale la vive nel pieno delle proprie facoltà. E accaduto con il bridge (un hobby che lo ha portato a diventare campione del mondo di specialità nel 1998,a vincere 5 Champions Cup e svariate medaglie d’oro) e potrebbe succedere di nuovo proprio con la Roma. E’ bastata una dichiarazione di interesse rispetto all’acquisizione del club capitolino (nell’estate del 2009) per mandare in visibilio il tifo romanista. Ha fatto seguito la conferma dello scorso autunno e tanto è servito a trasformare l’entusiasmo della tifoseria in auspicio. Attesa. Fretta. Perchè a Roma si sa: basta leggerne anche solo un quarto di biografia per affermare che Francesco Angelini è una garanzia con pochi eguali. Fretta. Attesa. Auspicio. Invece, dal novembre 2009, Francesco Angelini ha deciso di starsene in silenzio.
HO CHIESTO INFORMAZIONI. Quanti, e non sono pochi, hanno a cuore i destini della Roma tengono un ritaglio di giornale custodito in una agenda. Affisso al muro tra un poster e l’altro. In un portafogli, tra i dieci euro e la carta di identità. La firma in calce è di Piero Torri, che sta al Corriere dello Sport come il Medioevo alla Tuscolana, mentre le dichiarazioni virgolettate sono sue. Di Francesco Angelini. Affermava: “Sto cercando di capirne di più. Ho chiesto informazioni sulla Roma in tempi recentissimi. Mi hanno chiesto tempo per darmi delle risposte. Qualche settimana al massimo. Sono in attesa di capire in che ruolo e in che entità io possa dare una mano alla Roma“. Mister Tachipirina è uscito allo scoperto il 7 maggio 2009. Poi, il Cavaliere del Lavoro (nominato da Ciampi nel 2003) ha ribadito il pensiero al canale televisivo T9. Messo in chiaro il concetto, poi più nulla. Avaro di parole, parco di interviste, invisibile alle macchine fotografiche. Il conseguente ammutinamento lo si è letto in svariate maniere. I pessimisti ci hanno visto passi indietro, scarsa covinzione; gli ottimisti hanno associato il silenzio alla professionalità, issandolo a esempio di serietà. Gli sgamati hanno pensato che fosse l’inevitabile giochino utile a deprezzare il valore effettivo del club mentre gli ingenui si sono lasciati vincere dal populismo di chi va ripetendo che la Roma “tutti la vogliono ma nessuno se la piglia”. Eppure, se dici Roma in tutte le lingue del mondo, da un anno a questa parte, è come se avesssi detto, in qualche maniera, anche Angelini. Francesco, all’anagrafe. Perchè mentre egiziani e arabi vanno a suggerire titoli da “prima” a suon di “comprerò”, Angelini decide di non accrescere le emicranie di stagione e naviga a vista. A un iridato di bridge, il barrage (apertura ad alto livello con mano debole e sbilanciata) fa solo sorridere. Incisivo, efficace, risolutore. Come un farmaco, mister Tachipirina, lo aspetti da un istante all’altro che ti certifica diagnosi, prognosi, cura. E come un farmaco – Angelini – dovesse agire, sarebbe un attimo. La passione innanzitutto, si diceva. Poi, certo, gli affari.

Adriano si fa male, De Rossi e Pizarro stringono i denti mentre Borriello sogna il San Paolo. Per la difesa rispunta Savic

 Claudio Ranieri in vista della partita di Napoli non può dormire sonni tranquillissimi visti i continui grattacapi che lo stanno accompagnando in questi giorni di avvicinamento al match del San Paolo.
Adriano – Non è un momento fortunato, per Adriano. Il brasiliano, durante l’allenamento mattutino, ha subito un colpo alla caviglia sinistra durante un contrasto di gioco con Guillermo Burdisso. Domani l'”Imperatore” dovrà sottoporsi ad alcuni test medici per verificare l’entità del danno. In ogni caso si spera che si tratti solamente di un trauma contusivo – distorsivo, una “forte botta” per capirci, escludendo così lesioni ai legamenti. I controlli si sarebbero dovuti svolgere nell’odierno pomeriggio al “Policlinico Gemelli”, ma un disteso ematoma non ha permesso di effettuare con precisione la risonanza magnetica. I test dovrebbero svolgersi domani in mattinata ma lo staff medico della Roma non eslclude di monitorare la situazione direttamente “in casa” con una semplice ecografia effettuabile all’interno del Fulvio Bernardini.

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