Nel day after di un giorno da pennuto, la rabbia dei laziali riempie l’etere. L’entusiasmo e la spavalderia che aveva accompagnato la squadra di Reja durante tutta la scorsa settimana ha lasciato il posto alla frustrazione di aver preso la terza legnata consecutiva nella stracittadina. La lunga 24 ore di “rosicamento” radiofonico comincia prestissimo con “Artibar”, il programma d’informazione di Emanuele Artibani in onda su “Teleradiostereo”. Lo speaker, di chiara e acclamata fede biancoceleste, a differenza di tanti suoi colleghi, accetta con grande ironia lo sfottò dei tifosi romanisti. Prese in giro che si materializzano sotto forma di sms, letti senza filtro e col rispetto di chi sa che, pure stavolta, deve recitare il ruolo dell’incudine.
Basilea-derby, Greco: “Sto vivendo un sogno”
«Sto vivendo un sogno». Banale, ma vero. Del resto che cosa può pensare il lunedì dopo l’esordio con gol in Champions e il suo primo derby giocato e vinto, un romano di 24 anni? Leandro Greco detto “Il Giovane”, nato a San Basilio, romano e romanista dalla nascita non può vivere altro che un sogno. Fino a sette giorni fa era un semi sconosciuto.
“A Novembre” e “Oh nooo”: ecco gli sfottò post derby
Se il derby degli striscioni, tra nuove normative e poca inventiva, sembra oramai esser passato di moda allo stadio, fortunatamente alla città rimane quello radiofonico. Nel variegato etere romano, il day-after della stracittadina non perde il suo fascino tra sfottò e prese in giro. Si parte di buon’ora sulle frequenze di Rete Sport dove la colonna sonora, piuttosto che “Grazie Roma” o “Roma Capoccia” di Venditti è “Vorrei avere il becco” di Povia.
Roma-Fiorentina, Cerci: “Se segno non esulto”
Una vendetta contro i quattro gatti e poi sul divano per il derby. Quello di due giorni fa è stato un pomeriggio speciale: gol decisivo e fuga a casa per vedere Lazio-Roma. Risultato: due partite vinte in poche ore, il record è di Alessio Cerci. Per spiegarla meglio si deve tornare a domenica scorsa. Fiorentina-Chievo si gioca all’ora di pranzo, Cerci parte in panchina e va in campo al 28′ del secondo tempo: in venti minuti segna il gol-vittoria e colpisce un incrocio. Alla fine dirà: «Ho sentito i fischi quando sono entrato, ma non mi faccio spaventare da quattro gatti».
Riise: “Derby? Daje Roma”
Dal Romanista: Ma secondo voi cosa poteva fare un Riise
Cicinho: “Roma-Fiorentina? Sono pronto”
Dal Romanista: Il derby se lo è visto in panchina,
Rinascita Vucinic
Il primo maggio del 2005 Mirko Vucinic era un centravanti di belle speranze con la passione del wrestling: festeggiò i tre gol alla Lazio con il gesto del taglia gole, come faceva il suo lottatore preferito. Sessantasei mesi dopo Mirko Vucinic segna il suo quarto gol nel derby e getta via la maglia della Roma, ma soltanto per con dividere con il mondo, come in un social network di vita vera, la sua gioia più grande: la nascita di Aleksandar, il figlio nato la scorsa settimana. In questi due momenti di felicità da gol, di umana espressione di benessere, c’è la maturazione di un giocatore importante.
Roma: si torna a parlare di scudetto
Come un anno fa, anzi meglio: per questo a Trigoria, d’incanto, tornano ottimismo e convinzione. Per potersela giocare ancora sino in fondo e senza sapere con chi. La Roma riparte di nuovo in autunno e si accorge di aver anticipato i tempi. Lo confermano i 4 punti in più, alla stessa giornata di campionato, rispetto alla stagione scorsa: 15 contro 11 alla decima (solo la Lazio è cresciuta di più: 12 punti; il Milan e il Napoli hanno invece lo stesso passo).
La Sud in trasferta sembra un abbraccio
Accorgimenti, rifiniture. Scatto o non guardo. Incido o immortalo. La
Roma, è qui la festa. Il brindisi di De Rossi e Vucinic, la morale di Liedholm…
Dal sito della Signora in Giallorosso:
La Roma fa festa. Festa grande, festa meritata. Nessuno si azzardi a dire che i professionisti non dovrebbero fare le ore piccole. Se si vince un derby da uomini, per una notte si può anche tornare ragazzi. Con la Lazio al tappeto, tutto è consentito. La mezzanotte è superata, quando le casse del Jet Set, noto locale nelle vicinanze del laghetto dell’Eur, sparano i nomi di Vucinic, De Rossi, Mexes, Rosi e Okaka: attorno a loro è il delirio (FOTO). “Danie’, hai giocato e vinto da capitano“, il primo urlo confuso tra la musica. “Grazie“, risponde Capitan Futuro, una rissa di sorrisi e braccia intorno a sé.
Crepuscolo: Lazio, sul prato verde…
La regola riporta il principio che il calcio è un
Roma, Baptista: Il derby mi porta bene”
Cinque minuti cinque. Ma potessero, tutte le volte, sortire lo
Verso Roma-Fiorentina, Cicinho: “Sono pronto”
Cicinho non ha contribuito sul campo ma ha partecipato assieme
“I romanisti stanno a godè come ricci” – VIDEO
Conferenza stampa di Claudio Ranieri alla fine di Lazio-Roma. Il





