Simplicio: “Ora sono al 100% e sono soddisfatto. Possiamo vincere il campionato”

 Fabio Simplicio, centrocampista della Roma, ha parlato al canale telematico giallorosso Roma Channel per fare un bilancio dei suoi primi mesi nella capitale.

“Il primo giorno è stato già bellissimo, per me era un sogno. Per me è un piacere sapere che certi giocatori brasiliani hanno fatto la storia a Roma. L’ho detto che sono venuto per far parte della storia giallorossa”.
Il motivo della tua lunga assenza?
“Sono venuto dopo due mesi di infortunio da Palermo. Pensavo di guarire presto ma era più grave del previsto. All’arrivo a Roma stavo bene, ma poi quando ho cominciato a caricare ho sentito più dolore. Ora sono al 100%. Unghia? No, no..Erano altri problemi”.
Roma come la trovi?
“Io giravo a Roma quando c’era la sosta. Ora preferisco stare a casa con la famiglia. Quando ci sarà un momento di tranquillità, la girerò meglio. Preferisco sempre stare tranquillo con la famiglia, in trasferta sto fuori 2 giorni e quando torno voglio stare con la famiglia”.

Roma-Udinese: arbitra Orsato

 Roma-Udinese: arbitra Orsato. Sarà il fischietto di Schio a dirigere l’anticipo della 13/a giornata di serie A in programma all’Olimpico sabato 20 novembre alle ore 18,00.
La lista completa delle designazioni:

BRESCIA-CAGLIARI: Celi
CATANIA-BARI: Russo
CESENA-PALERMO: De Marco
CHIEVO-INTER: Rocchi
GENOA-JUVENTUS (domenica ore 12.30): Morganti
LECCE-SAMPDORIA: Gava
MILAN-FIORENTINA (anticipo sabato ore 20.45): Damato

Ranieri: “Lo stile Barcellona non è applicabile. Il contratto? Non ammetto clausole”

 Le anticipazioni di Rivista Romanista in edicola domani con l’intervista a Ranieri:

Ho sbagliato anche io: perché quando un allenatore si rende conto che qualcosa non funziona deve lavorare di più sulle teste dei suoi giocatori, io evidentemente non l’ho fatto abbastanza“: l’autocritica di Claudio Ranieri è uno degli elementi più importanti dell’intervista esclusiva concessa a Rivista Romanista, in edicola da domani, venerdì 19 novembre. L’allenatore della Roma respinge i suoi detrattori: “Hanno detto che ero bollito, ma ho ragione io. Ho cercato di sistemare la squadra sugli avversari perché vedevo che le cose non funzionavano come l’anno scorso. Ora va meglio e si vede“. Sul gioco: “Io sogno di giocare come il Barcellona, ma è impossibile e me l’ha confermato anche Guardiola: Claudio, io posso giocare così solo a Barcellona, perché qui ce l’hanno tutti nel dna, ad esportarlo avrei problemi anch’io“. Sugli obiettivi: “Se l’Inter si concentra sulla Champions League ci fa un gran piacere…“. E sul contratto: ”Io non ho mai chiesto il rinnovo, ma se n’era parlato. Firmare con una clausola che consenta al nuovo proprietario di liberarsi di me non m’interessa. Meglio allora restare liberi. Tanto io una squadra la trovo“.

Ranieri: “Menez miglior giovane, scudetto possibile. Mou non mi manca”

 Dal Romanista:

Mister, benvenuto.Grazie per avermi ospitato. Io sono un lettore del Romanista. Ho sempre detto che non leggo niente però poi le cose le so sempre. L’allenatore deve essere così”.
Pastore, Hernanes e Menez. Chi è il più  forte? Io Menez lo metto al primo posto. E’ il miglior giovane del campionato italiano. Deve riuscire a dosare bene le sue forze. Dopo la gara con la Juventus ho parlato con lui, gli ho chiesto se era stanco visto che non lo tengo mai in campo per novanta minuti (ride). Per me lui fa innamorare il pubblico, noi addetti ai lavori dobbiamo fare innamorare il pubblico, poi è logico che un allenatore ha anche il compito di far quadrare i conti.

Adriano scalpita

 Dal Corriere dello Sport:

«Roma, io sono pronto». E non vede pure l’ora di giocare. Perché Adriano ormai ha recuperato completamente dalla distorsione alla caviglia e punta, il prima possibile, ad avere la sua chance. Vuole tornare l’Imperatore e anche se è perfettamente consapevole di come nella Roma ci sia oggi un affollamento in attacco di quelli che bisogna prendere il numeretto e mettersi in fila, aspetta di avere la sua occasione con la convinzione che non se la lascerebbe sfuggire.

Biglietti Roma-Bayern Monaco: sale l’attesa

 Dal Romanista:

Stavolta c’è aria di sorpresa. Martedì prossimo c’è Roma-Bayern Monaco e i tifosi si sono già mossi: nelle prime 24 ore di vendita libera sono stati stampati circa 7000 biglietti, ai quali bisogna sommare quelli ritirati durante le fasi di prelazione, più o meno 13000, e quelli comprati ieri.

Handanovic: incubo Roma

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi. Il titolo del nuovo romanzo di Alessandro Piperno – la storia tragica della famiglia romana Pontecorvo – sembra fatto apposta per Samir Handanovic. Sloveno, 26 anni, portiere dell’Udinese, prossimo avversario della Roma, con scarse possibilità di non subire reti. Una carriera nel ricco e operoso nord-est (ha giocato pure a Treviso), con una breve e dimenticata esperienza a Roma, con la Lazio (terzo portiere da gennaio a giugno 2006). Un’esistenza agiata e tranquilla, finché questo povero ragazzo non ha incontrato sulla sua strada la squadra giallorossa.

Scudetto: Ranieri non pone limiti

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Il dolce e l’amaro. Le coccole dei tifosi e l’indifferenza di parte della società. La prospettiva immediata di un’altra cavalcata e quella di tagliare il traguardo e ricevere il benservito. Il rischio, stavolta, di vincere e il paradosso di ritrovarsi a spasso. «Ma tanto nel caso me la cavo — scrolla le spalle e sorride —, ripartirei da zero, mi è già capitato altre volte…».

Giannini: “Roma, sì alle quattro punte”

 Dal Corriere dello Sport:

Il Modulo offensivo dell’Inter di Mourinho del Real e del Bayern fa sognare i tifosi e stuzzica gli esperti.
Giuseppe Giannini: «Io dico di sì alla Roma a quattro punte. Bisogna lavorarci a fondo, in allenamento, giorno dopo giorno, ma è un’ipotesi che si può praticare con i due esterni che una volta persa palla devono andare a coprire la fascia di competenza. E’ un modulo più che per il presente, per il futuro, anche perché devo dire che la Roma che ho visto in campo a Torino contro la Juventus mi è piaciuta parecchio, personalità e qualità. Certo con quei quattro davanti potrebbe davvero fare paura a tutti sfruttando tutte le qualità dei suoi attaccanti».

Spalletti: “Totti? Avei preferito parlasse meno”

 Dal Messaggero:

C’era una volta un giocatore, il capitano della squadra, ricoverato in una clinica della città con una gamba spaccata in due per il calcione assassino di un avversario e un allenatore, il suo allenatore, che trascorreva la notte seduto accanto al letto del suo capitano…. Sembra l’inizio di una favola, invece è pura realtà. Cronaca; anzi, storia. E’ la storia di Francesco Totti e Luciano Spalletti, una volta amici (amici?) per la pelle, oggi nemici (o nemico?) a mezzo stampa.

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