Roma-Bari, gioca “Highlander” Cassetti

 Dal Romanista:

Borriello? Totti? De Rossi? Chi è il giocatore della Roma che, fino a questo punto, ha collezionato più minuti e presenze? Nessuno dei tre. Perché il più utilizzato da Claudio Ranieri nei primi tre mesi di stagione è stato, magari un po´ a sorpresa, Marco Cassetti. Per il difensore si contano un totale di 21 presenze e di 1654 minuti. Un primo posto netto, avvalorato dal fatto che l´uomo che ha deciso il derby d´andata dello scorso anno, è davanti a tutti in quanto a gettoni di presenza sia in campionato sia in Champions. Sono 14 le volte che è entrato in campo nella Serie A 2010/2011, 6 in Europa. A cui va aggiunta la partita di Supercoppa. Ed è proprio il match di San Siro che fa la differenza con Marco Borriello, che all´epoca non era ancora della Roma. L´ex attaccante del Milan è secondo assoluto in fatto di presenze, ma Cassetti gli sarebbe comunque davanti come minuti (1114 contro 1066 in campionato, 450 contro 406 in Coppa). Per Supermarco in totale sono 1471, ed è curioso notare come sia davanti a Francesco Totti di appena 60 secondi. Praticamente lo stesso “minutaggio” anche se il capitano ha una presenza in meno in totale (2 in meno in campionato). Ciò che accomuna Cassetti, Borriello e Totti è l´en plein in Champions. Tutti è tre hanno fatto 6 su 6. Come loro solo un altro giocatore: Nicolas Burdisso. Che però, nelle stesse sei partite, ha accumulato più minuti di chiunque altro: 531. Ovvero tutti quelli possibili tranne gli ultimi nove del match di Basilea. C´è chi invece in Europa non ha saltato neppure un secondo delle partite nelle quali è sceso in campo: Daniele De Rossi. Che su 5 sfide (ha perso quella in casa col Basilea) ha fatto 450 minuti. Cifra che gli consente di essere il secondo in assoluto (1479) pur con “sole” 17 presenze. E Menez? Jeremy è stato quasi sempre presente (13 volte in campionato, 5 volte in Champions, più la Supercoppa), ma raramente ha completato la partita mettendo insieme 1064 minuti.

Julio Sergio torna a gennaio

 Dal Romanista:

Non si può dire che questo sia un periodo fortunato per Julio Sergio: gli esami cui è stato sottoposto per verificare l´entità dell´infortunio accusato a Cluj hanno evidenziato una lesione di primo grado al muscolo adduttore lungo della coscia destra. Niente di grave, ma quanto basta a costringerlo a uno stop che gli farà saltare sicuramente la gara di domani pomeriggio contro il Bari e con ogni probabilità anche l´anticipo di sabato 18 a San Siro contro i rossoneri. Il brasiliano si era fermato improvvisamente nel corso del riscaldamento prima della gara di Champions League nella gelida Cluj, mercoledì sera. Che il problema fosse di natura muscolare era stato chiaro da subito, per capire quanto serio e soprattutto formulare una prognosi ci sono volute le analisi strumentali eseguite al rientro della squadra nella Capitale. Poteva andare decisamente peggio, sebbene la prospettiva di affrontare il Milan capolista senza il portiere titolare sia tutt´altro che piacevole. Lo staff medico della Roma farà di tutto per cercare di recuperare Julio Sergio in tempo utile da consentirgli di scendere in campo al Meazza, ma visto il freddo e il rischio di ricadute, non è da escludere che per rivederlo fra i pali sia necessario aspettare la prima partita in campionato dell´anno nuovo, la penultima del girone d´andata, in programma il giorno dell´Epifania all´Olimpico contro il Catania. La prognosi per una lesione muscolare di primo grado può andare dai dieci ai venti giorni: dal momento che a San Siro si gioca il 18, i tempi per Julio Sergio sono molto stretti. Il giocatore per tre giorni si limiterà a lavorare in piscina e a sottoporsi a sedute di fisioterapia, di certo non sarà possibile rivederlo allenarsi in campo prima di lunedì o martedì. Se non dovesse avere problemi, potrebbe quindi riuscire a tornare a disposizione di Ranieri per la difficile trasferta di Milano.

Roma-Bari, giallorossi deboli con le piccole

 Dal Romanista:

In tutti questi anni capitan Totti si è sgolato nel ripetere un concetto elementare e chiarissimo, nonché aritmetico: lo scudetto si vince contro le piccole. Pensateci: tolte le 6 partite contro le tre grandi (Inter, Milan e Juve) e le 10 contro quelle squadre di alto lignaggio sempre pericolose (Fiorentina, Napoli, Lazio, Palermo e Sampdoria), vincendo tutte le rimanenti 22 gare contro le formazioni di media-bassa classifica si metterebbero in cascina 66 punti. Praticamente due terzi di scudetto, mentre il rimanente terzo dovrebbe uscire dagli altri 16 confronti succitati, nei quali basterebbe conquistare 16 dei 48 punti disponibili (in pratica un pari a partita) per arrivare a quella quota 82 che, normalmente, garantisce il tricolore. Altro che affannarsi negli scontri diretti. Batti sempre le piccole e il gioco è quasi fatto. Non ci possono essere cali di concentrazione o di stimoli quando si gioca contro il Chievo, il Parma, il Cesena, il Bologna (con le quali quest´anno la Roma ha solo pareggiato), né tantomeno contro il Brescia e il Cagliari (con cui ha addirittura perso), lasciando per strada 14 punti dei 27 disponibili. Delle formazioni di medio-basso cabotaggio i giallorossi hanno battuto solo il Genoa, il Lecce e l´Udinese all´Olimpico, facendosi addirittura rimontare il doppio vantaggio dal Bologna in casa e dal Chievo in trasferta. Questo non è tollerabile e fa imbufalire Ranieri e tutti i tifosi. Ecco perché, in vista del Bari, il mister ha richiamato tutti all´ordine gridandogli in faccia «Voi siete la Roma!».

Malaga – Baptista. La trattativa esiste

 Secondo il quotidiano spagnolo As  il Malaga starebbe cercando rinforzi e nelle ultime ore si sarebbero intesificati i contatti con Julio Baptista e Almunia.

Schalke 04 in pressing su Mexes

 Secondo il sito 4-4-2.com ci sarebbe il pressing dello Schalke 04 su Philippe Mexes. Il tecnico dei tedeschi, Felix Magath, avrebbe puntato sul difensore francese che non ha ancora rinnovato il contratto e potrebbe essere libero a parametro zero quest’estate. Sul transalpino avrebbero messo gli occhi, però, altri club europei.

Simplicio: “Adriano a Roma ha problemi a giocare”

 Secondo Lancenet.com Simplicio, a proposito di Adriano, avrebbe dichiarato: “Lui sta trovando difficoltà a giocare. Siamo stati dalla sua parte, dandogli forza, lo aspettiamo. Lui non è felice perché non sta giocando. Ma credo che deve decidere cosa è meglio per lui –  ha detto Simplicio – A nessun brasiliano piace stare in panchina. Visto che non gioca, è scontento della situazione”. Alla domanda se ha parlato con il compagno di squadra sulla possibilità di un suo ritorno in Brasile, Simplicio risponde:

Roma-Bari: out De Rossi e Julio Sergio

 Roma-Bari, il notiziario. Dall’Ansa:

De Rossi salterà la partita con il Bari per squalifica, dopo il rosso di Verona. In campo quindi potrebbe tornare Pizarro che ha saltato la trasferta di ieri per un attacco influenzale. Senza De Rossi il cileno ha più possibilità di giocare dall’inizio, visto che Ranieri ormai ha dimostrato chiaramente di non vederli più compatibili. In porta ancora Lobont, Julio Sergio si è fermato ieri per un’elongazione all’adduttore. È ancora fermo Riise.
Allenamento pomeridiano a porte chiuse al San Nicola per il Bari in vista della trasferta contro la Roma: il tecnico, Ventura, ha recuperato due giocatori. Saranno, infatti, nella lista dei convocati la punta Caputo e il terzino Raggi, reduci da lievi acciacchi. I pugliesi hanno provato soluzioni tattiche per rendere maggiore il filtro davanti alla difesa: non è da escludere l’impiego di ben tre centrocampisti centrali (Almiron, Donati e Pulzetti) come diga a protezione della retroguardia, mentre Alvarez potrebbe essere l’unico cursore esterno.

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