Lecce-Roma: arbitra Damato. Ecco tutte le designazioni arbitrali della giornata di serie A:
BOLOGNA – CAGLIARI
OSTINELLI
CARRER – MARRAZZO
IV: MORGANTI
CHIEVO – PARMA
ORSATO
STEFANI – FAVERANI
IV: TAGLIAVENTO
Lecce-Roma: arbitra Damato. Ecco tutte le designazioni arbitrali della giornata di serie A:
BOLOGNA – CAGLIARI
OSTINELLI
CARRER – MARRAZZO
IV: MORGANTI
CHIEVO – PARMA
ORSATO
STEFANI – FAVERANI
IV: TAGLIAVENTO
Trigoria – La Roma torna in campo al centro tecnico Fulvio Bernardini per gli allenamenti in vista della gara di domani sera contro il Lecce, anticipo della ventottesima giornata di campionato. Alle ore 10,55 la squadra fa il suo ingresso sul campo d’allenamento. Dopo un fase di riscaldamento fisico mister Montella divide la squadra in quattro gruppi distinti. Assente Adriano.
Ore 11,10 – Due gruppi iniziano una partitella a pallamano e due svolgono un lavoro atletico e stretching. Al fischio di Montella i quattro schieramenti si alternano. Queste le composizioni dei gruppi:
Bianchi: Cassetti, Florenzi, Riise, Simplicio, Brighi, Caprari
Rosa: N. Burdisso, Juan, Taddei, Perrotta, Viviani, Vucinic
Rossi: Mexès, Loria, Greco, Pettinari, Borriello, Menez
Gialli: Castellini, G. Burdisso, Rosi, Pizarro, De Rossi, Totti
Ore 11,15 – Ai gruppi delle partitelle si uniscono anche i portieri J.Sergio e Doni
Ore 11,20 – La squadra effettua lavoro atletico sul percorso a ostacoli preparato dal preparatore Bertelli.
Dal Corriere dello Sport:
«Se il Real mi caccia non andrò ad allenare il Malaga. Andrò a una grande in Inghilterra o in Italia». Stuzzicato a più riprese dai cronisti, un José Mourinho, arrivato già bello carico alla tradizionale conferenza stampa della vigilia «liguera», è sbottato, tradendo il suo piano di fuga dalla Casa Blanca. La reazione del portoghese aveva comunque come primo obiettivo il predecessore Manuel Pellegrini, che negli ultimi giorni ha abbandonato i consueti panni del gentleman, per attaccare la nuova gestione merengue. «Dire che il Real l’anno scorso avesse più punti (uno -n.d. r.) è oggettivo- ha controbattuto Mou -esattamente come sostenere che occupava la prima posizione, a pari merito, contro l’attuale seconda.
Dal Romanista:
«Solo dopo il Sevastopol cominceremo a pensare alla Roma». Sarà vero? Di certo questo è quello che Mircea Lucescu va dicendo alla vigilia della ripresa del campionato e a meno di sette giorni dalla sfida di ritorno degli ottavi di Champions contro la Roma. Il tecnico dello Shakhtar ha parlato ai giornalisti prima della partenza per la trasferta e poi è intervenuto anche a Centro Suono Sport, spiegando l’opinione che si è fatto della formazione giallorossa e del suo momento dopo l’avvicendamento in panchina tra Ranieri e Montella: «Credo che cambi ben poco – ha spiegato -. Il problema della Roma quest’anno è stato senza dubbio mentale, e non fisico. Ho visto le partite, la Roma era decisa a recuperare il risultato, Totti ha fatto la miglior partita degli ultimi tempi.
Dal Romanista:
Torna a far discutere un rifiuto da parte di Pizarro. No stavolta la Roma non c’entra, anzi dalle ultime indicazioni il centrocampista potrebbe anche giocare a Lecce. Sicuramente ci sarà a Donetsk, dove la Roma si aggrapperà alla sua capacità di creare gioco, alle sue geometrie, per provare a fare l’impresa. No, con questo rifiuto la maglia giallorossa non ha niente a che fare. Il “no” in questione il Pek lo ha detto al nuovo ct della nazionale cilena, Claudio Borghi.
Dal Romanista: Non solo Mexes. Tra le altre questioni che
Dal Corriere dello Sport:
Montella ribalta la Roma. Il nuovo tecnico continua nel suo programma di cambiamenti graduali. Ieri allenamento più duro del solito, quasi due ore sotto la pioggia. La società ha speso diecimila euro per i computer satellitari che monitorizzano gli allenamenti di ogni giocatore, voluti da Montella. L’allenamento è cominciato su un campo, poi il tecnico ha portato il gruppo di giocatori su un altro.
Dal Tempo:
Undici gare, quelle che decideranno tutto. Lo scudetto, ormai una roba molto milanese dopo il ridimensionamento napoletano nella scontro diretto di San Siro, ma soprattutto i posti in Champions. La squadra di Mazzarri resta la candidata principe per quella terza piazza che come le prime due vale l’accesso diretto alla massima competizione europea del prossimo anno. La vera bagarre è per il quarta posto, ultimo utile per la Champions (almeno fin quando il ranking Uefa li «taglierà» a tre: ossia il prossimo anno), per il quale sono lizza ben sei squadre: Napoli compreso (anche se i partenopei oltre ai quattro punti di vantaggio sulla prima inseguitrice hanno dalla loro un calendario tutto in discesa).
Dal Romanista:
All’andata era in panchina, l’allenamento di rifinitura in programma questo pomeriggio al Via del Mare dirà se stavolta affronterà la sua Roma per la prima volta da avversario: Andrea Bertolacci, vent’anni e il primo gol in serie A segnato due settimane fa, saprà solo all’ultimo se De Canio lo confermerà titolare per la terza partita consecutiva.
Dal Romanista: Mexes non ha firmato nulla. Non ha firmato
Stephen Kelly, agente di Neven Subotic, difensore del Borussia Dortmund
Il preparatore atletico (ex di Atalanta e Juventus) Giampiero Ventrone è intervenuto a Radio Manà Manà per spiegare le possibili cause della preparazione fisica della squadra giallorossa.
“Claudio Ranieri è un professionista di competenza altissima sono pochi gli allenatori preparati come lui in questo momento in circolazione, la premessa è fondamentale, ed aggiungo che il gesto delle dimissioni dimostrano la sua grande signorilità, aggiungo che non c’entra nulla il ritiro di Brunico con le condizioni attuali della squadra. I grandi club di serie a oggi non possono più fare una preparazione atletica come 6-8 anni fa, oggi il metodo classico di una volta è superato perché le grandi squadre hanno troppi impegni da subito, fin dal precampionato, pertanto in ritiro si costruisce solo la base, poi nel corso della stagione si interviene con altri piccoli lavori, ma sempre senza caricare di stress la squadra che già ne ha tanto”.
Dal Corriere Dello Sport:
Il conto alla rovescia continua. Tra Roma e gli Usa, continuano gli scambi di documenti, contratti, patti parasociali per arrivare entro il quindici di questo mese alle firme sul definitivo passaggio di proprietà. A questo proposito, continuano a circolare voci piuttosto divertenti (per non dire di peggio) sulla composizione del gruppo di americani che assumeranno il controllo della Roma avendo come socio di minoranza Unicredit. La disinformazione continua a prosperare nella speranza che possa accadere qualcosa a uso e consumo di qualcuno (anzi più di uno). Eppure i conti della semestrale resi pubblici lunedì scorso, dovrebbero aver convinto un po’ tutti che la situazione della società giallorossa era (è) da allarme rosso. Non si può non sottolineare come, fino a un paio di anni fa, i conti giallorossi erano stati tenuti efficacemente sotto controllo, adesso invece, all’alba del fair-play finanziario e con un cambio di proprietà imminente, siano diventati allarmanti per non dire di peggio, come se a Trigoria, all’improvviso, due più due non facesse più quattro. Misteri della matematica. La conseguenza è che i nuovi proprietari si troveranno in una situazione che li costringerà, in un paio d’anni, a triplicare l’investimento iniziale quantificabile tra i 110 e i 120 milioni, con il rischio che una mancata qualificazione alla prossima Champions, possa peggiorare ulteriormente le cose.
Dal Sole24Ore:
UniCredit ha dato un’anticipazione finanziaria di 25 milioni di euro all’As Roma l’11 febbraio scorso. Appena in tempo per pagare gli stipendi arretrati dei calciatori, poche ore prima che scadesse il «termine perentorio» fissato dalla Figc, il 14 febbraio. La tagliola che avrebbe fatto scattare la penalizzazione di punti nel campionato di serie A. Francesco Totti e compagni da quasi un anno ricevono la busta paga con un ritardo medio di tre mesi. Lo conferma la relazione sui conti del semestre al 31 dicembre 2010, approvata dal consiglio di amministrazione presieduto da Rosella Sensi. La banca, azionista al 49% della Compagnia Italpetroli, la società della famiglia Sensi che custodisce il pacchetto del 67% della Roma in vendita, continua ad assistere il club mentre è in corso il negoziato in esclusiva per la vendita all’italo-americano Thomas DiBenedetto e alla sua cordata, piuttosto misteriosa. Intanto è UniCredit che consente alla Roma di galleggiare.