Le pagelle di Udinese-Roma: Taddei è decisivo…in negativo

 Doni 5: Incolpevole sul primo gol, ha invece qualche colpa sul secondo. Attento e concentrato appare ancora lento nei riflessi.
Motta 5,5: Tra alti e bassi. Buona prestazione in zona avanzata, pessima in fase difensiva. Si lascia superare spesso e volentieri e non copre quasi mai le diagonali. Ma le sue spinte in attacco sono aria nuova per la sterile fase offensiva giallorossa. Dal 26’ s.t. Cicinho S.V.
Mexes 6: Ordinato, deciso, sicuro, ha molte situazioni da sbrigliare e non ne sbaglia una.
Juan 6: Nelle situazioni in cui i friulani si sono affacciati dalle sue parti ha dimostrato tranquillità. E’ forse il miglior giallorosso in campo. Bentornato.
Cassetti 5: Lotta su molti palloni ma appare inefficace in fase offensiva. Prestazione opaca. Costretto sulla fascia sinistra appare stanco, fisicamente e mentalmente. Dal 17’ s.t. Andreolli – S.V.
De Rossi6: Indomabile. Prende la Roma sulle sue spalle e la trascina. In una posizione più avanzata rispetto al suo solito vede di più la porta ed è più decisivo nell’ultima zona di attacco. Quarto gol in campionato, una partita da vero capitano. Con l’uomo in meno viene un pò sacrificato.

Udinese-Roma 2-1: Ranieri in balia della (sua) squadra

 Imprevedibile che sei, Roma. Giochi bene nei minuti iniziali, prendi un gol e ti smarrisci; finisci il primo tempo in piedi grazie a De Rossi; resti in dieci e non subisci per tutto il secondo tempo; come l’arbitro ristabilisce la parità numerica vai al tappeto e porti a casa la terza sconfitta consecutiva. Imprevedibile che sei, fallisci il pari con Vucinic e poi non vedi più il pallone. E Ranieri, adesso, cosa ti dirà? Saprà parlarti, saprà forgiarti, saprà farti rialzare, anche se non ti ha costruita lui? Interrogativi in mezzo a poche, amare, certezze: senza Totti non sai segnare, anche con Juan sei un colabrodo.
LA PARTITA – La Roma è pimpante nei primi venti minuti. Il reparto offensivo sembra a proprio agio nel 4-2-3-1 disegnato da Ranieri. Vucinic si presta spesso a fare da sponda per gli inserimenti dei compagni. Quando l’Udinese capovolge l’azione, sbatte sulle chiusure di Juan. Poi la sbandata che non ti aspetti.

Udinese Calcio: dai fallimenti a Pozzo. Da Dal Dan a Di Natale. 113 anni di storia

 O soi furlan, o ven di Udin, al friulano. Lo immaginiamo seduto a sorseggiare un bicier di liquore della Valle del Lumiei a base di frutta ed erbe della vallata carnica. Il grande vecchio che è più di una memoria storica. Esiste ovunque, da che mondo è paese. Ricorda il passato, indovina il futuro. Guarda lontano senza vedere in maniera nitida alcunchè.
Ma così, riesce a inquadrare ogni cosa. Sta a Cjamin di Codroip (Camino al Tagliamento), un comune della provincia udinese che non arriva a duemila anime. Passa i pomeriggi dirimpetto alla Chiesa arcipretale di Ognissanti, nel bar di paese. Mangia lecai (lumache) e brindul (prugna) con cadenza settimanale. Mastica di balon. Del calcio giocato non gli è sfuggito nulla e certe memorie, se allenate, non perdono colpi neppure se intravedono in lontananza Matusalemme.
LA STORIA. Nel 1911 non era ancora nato ma di quel che accadde il 5 luglio di quell’anno sa tutto: un gruppo di ginnasti della Società Udinese di Ginnastica e Scherma (1896) fondano l’Associazione Calcio Udinese con iscrizione regolare alla FIGC e debutto ufficiale nel corso di un’amichevole contro la Juventus Palmanova vinta dai friulani per 6-0. A capo della società, Luigi Dal Dan, padre di un certo Antonio che per i friulani è un personaggio indimenticabile: capitano della squadra di studenti delle scuole tecniche udinesi che fece da apripista all’Udinese Calcio, il pioniere del calcio bianconero.
I fotogrammi del primo, storico momento, il grande vecchio li vede invece scorrere nitidi davanti agli occhi: era il 1922 e l’Udinese raggiunse la finale di Coppa Italia, persa in finale per 1-0 contro il Vado. Fu un fuoco di paglia: nell’anno 1922-23 la squadra crolla in campionato arrivando ultima nel proprio girone e subendo la doppia onta della retrocessione in Seconda Divisione e della scissione per debiti.

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