Pizarro e Perrotta rinnovano: la Roma risponde ai sospetti

 Pizarro e Perrotta rinnovano. La Roma ha annunciato gli accordi con i centrocampisti per il prolungamento del contratto. Il cileno si è legato alla società di Trigoria fino al 2013 (compenso pari a 3,2 milioni lordi a stagione). Il campione del mondo, invece, fino al 2011 (3,1 milioni all’anno). Le operazioni della Roma rappresentano una risposta alle voci dei malumori dei giocatori (su Pizarro era stato avanzato il sospetto di un legame tra l’infortunio e il mancato rinnovo). Un segnale importante, anche di fronte alle indiscrezioni che vogliono i due centrocampisti nel mirino dello Zenit di San Pietroburgo (sempre più vicino ad ufficializzare la scelta di Spalletti sulla propria panchina).

Spalletti allo Zenit: l’accordo è segreto, ma c’è

 L’accordo tra Spalletti e lo Zenit di San Pietroburgo resterà un segreto. Fino a fine novembre. Ma l’accordo c’è: 4 milioni di euro netti a stagione, fino al 2011. La notizia è stata riportata stamani dalla Gazzetta dello Sport. Secondo il quotidiano sportivo, il tecnico non starebbe affatto ascoltando le voci che lo vorrebbero – a turno – sulle panchine di Milan, Atletico e Real Madrid.

A.S. Roma, Sensi e Unicredit alla resa dei conti

Sono momenti caldi – e forse cruciali – per il futuro della A.S. Roma. Tra oggi e domani, infatti, si svolgeranno il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea dei soci, ovvero due appuntamenti cruciali per capire di che morte morire. Dell’incrinatura dei rapporti tra Rosella Sensi e Unicredit si è detto abbondantemente, Il Romanista in edicola oggi fa il punto della situazione provando a distendere gli scenari plausibili:

Totti e Menez: il Capitano è in cura, il francese è un mistero

Fare fronte alle emergenze significa anche gestire una situazione tale per cui occorre fare i conti con ben sette assenze. Claudio Ranieri nel dopo gara di Udine lo ha ribadito a chiare lettere: questa Roma ha fatto il massimo, fermo restando che le mancano sette giocatori, tutti fermi per infortunio. Due degli interessati, ovvero Francesco Totti e Jeremy Menez, sono in fase di stand-by. Di Totti si conosce ogni dettaglio e la fase riabilitativa prosegue con tempi oggettivi; del francese, invece, ancora non si è capito cosa possa affliggerlo. Quale sia il male – o i mali – che ne limitano le prestazioni. Il parallelo della situazione fisica dei due calciatori viene ripreso in un pezzo de Il Messaggero in edicola oggi:

Gian Paolo Montali si presenta: “Tifo il Parma, Juve per crescere. La Roma è il banco di prova”

Ieri era al Friuli per assistere alla gara tra Udinese e Roma. L’esordio di Gian Paolo Montali alla corte del club giallorosso non è stato battezzato nel migliore dei modi ma la prestazione di ieri non può essere, per l’ex bianconero, il banco di prova di alcunchè.
Ha bisogno di conoscere l’ambiente, Montali, e al contempo capire come e dove intervenire.
In un’intervista rilasciata a Roma Giallorossa, il nuovo arrivato si presenta e lo fa toccando più di un argomento di interesse.
Di fede Ducale, Montali si dice pronto alla nuova esperienza e forte di un trascorso in bianconero che gli ha fatto da scuola, insegnandogli a districarsi nel contesto del calcio.
Testuale:

Udinese-Roma in cifre

 E’ arrivata la diciottesima vittoria bianconera sui 71 incontri disputati tra Udinese e Roma. Nella maniera peggiore: con i giallorossi, cioè, incapaci di concretizzare il bel gioco prodotto e ancora meno bravi nel controllare un avversario – preso per mano da Antonio Floro Flores – che ha perforato come ha voluto.
Aveva ragione Pasquale Marino, quando alla vigilia elogiava le doti dei suoi attaccanti, delle cui prestazini fin qui svolte si era detto ampiamente soddisfatto. Già: perchè se non segna Totò Di Natale, e capita davvero di rado, ecco all’occorrenza Simone Pepe. O Floro Flores.
Le chiavi del match sarebbero state almeno due, altrettanto determinanti: la tenuta della retroguardia giallorossa e la straripanza dell’attacco bianconero. E delle due cose, ovviamente, l’una avrebbe escluso l’altra. le due reti finali messe a segno dai padroni di casa hanno sancito che il tridente schierato dal tecnico udinese ha fatto un po’ meglio della difesa cui si è affidato Claudio Ranieri. E un po’ tanto di più rispetto all’omologo giallorosso.

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