Toni e Vucinic all’attacco del Livorno, un mese dopo l’ultimo successo in campionato

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 A quattro giorni dalla sfida in terra toscana contro il Livorno, la Roma si è ritrovata questa mattina sul campo C del centro tecnico Fulvio Bernardini di Trigoria. Alla seduta ha partecipato la squadra al completo. Unico assente, il numero dieci. Il Capitano era in palestra, a fare fisioterapia e corsa sul tapis roulant, aumentando i carichi di lavoro: per Totti anche esercizi in acqua per accrescere il tono muscolare. L’obiettivo è seguire la tabella di marcia per tornare finalmente a giocare. Ancora incerta la data del rientro: sicuro assente a Livorno, forse c’è spazio per recuperare in vista della gara casalinga contro l’Udinese. O è meglio attendere ancora ed aspettare il Bologna, una settimana dopo, oppure l’Inter il 28 marzo. Così da non forzare e non fermarsi più. L’ultimo spezzone di gara disputato risale al 13 febbraio scorso quando, nell’intervallo della sfida contro il Palermo, venne sostituito da Baptista. Da allora solo lavoro differenziato per recuperare dalla tendinite che non lo lascia in pace e che gli farà saltare la trasferta all’Armando Picchi. L’attacco giallorosso, orfano del suo capocannoniere stagionale (Totti è a quota 10 reti in campionato), sarà affidato a Mirko Vucinic e a Luca Toni.  Il montenegrino ha finora realizzato sei reti in campionato senza l’ausilio dei calci di rigore, ma risale al 28 febbraio scorso la sua ultima realizzazione in serie A, per il momentaneo 0-2 al San Paolo contro il Napoli (2-2 il finale). Grazie a quella splendida rete ha raggiunto quota 56 in 12048 minuti giocati nella massima competizione italiana, ossia 193 gare disputate. Contro i labronici ha siglato solamente una rete durante le 8 partite disputate (2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte subite): il 19 aprile 2008, prima del pareggio di Diamanti allo scadere che gelò l’Olimpico per l’unoauno finale.
Luca Toni, dopo i 36 minuti disputati contro il Milan, dovrebbe indossare la quarta maglia da titolare della sua esperienza giallorossa. L’ultima risale al 23 gennaio scorso quando dovette abbandonare il terreno di gioco piemontese nella sfida contro la Juventus.
Il curriculum dell’attaccante nato a Pavullo è di quelli top player: 163 reti divise tra la “A” e le serie minori, più i 35 siglati in Bundesliga ed i 16 in azzurro. Dopo le brevi esperienze di Treviso (15 gol in 35 incontri) e Vicenza (9 realizzazioni in 31 match) la sua carriera cambiò improvvisamente, a Brescia, nella squadra allenata da Carlo Mazzone. Furono 44 le sue gare in Lombardia sotto la direzione del tecnico romano e 15 le sue esultanze, numeri che lo resero appetibile per la piazza di Palermo. Durante il suo primo anno in rosanero realizzò 30 gol in 45 incontri nella serie cadetta, media gol di 0,66 a partita ossia una rete ogni 133,80 minuti al suo primo anno in Sicilia. Cifre che si sono ripetute anche l’anno successivo, in serie A quando esultò 20 volte in 3.129 minuti con il Palermo. Una crescita realizzativa continuata anche nel suo primo anno di Firenze: 38 gare disputate, 31 reti realizzate, 47 marcature in 67 incontri se si sommano i due anni in viola. Una media di 0,71 gol a partita. Nella stagione 2007/08 emigrò in Germania dove realizzò 24 reti in 31 partite di Bundesliga nel suo primo anno da tedesco in Baviera. La stagione successiva segnò 14 reti in 25 match, statistiche che lo consacrarono Luca Tore (gol, in tedesco). Da gennaio il suo approdo nella Capitale dove ha già esultato due volte in 190 minuti (uno ogni 95 minuti, quasi una rete a partita). A distanza di 3 anni tornerà a giocare all’Armando Picchi, portando così a 11 le sue gare contro il Livorno, squadra a cui ha già mostrato l’orecchio in 7 precedenti. Aspettando il ritorno di Totti, Claudio Ranieri affiderà (probabilmente) a loro le chiavi dell’attacco giallorosso per tornare al successo che, in campionato, manca ormai da 29 giorni.
Marco Visco


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