La Roma a Livorno: Toni e quelli che si giocano il futuro

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Comincia ad avvicinarsi la fase finale del campionato di serie A e, se da un lato la Roma è chiamata a difendere strenuamente quanto meno un posto Champions, dall’altro vi sono calciatori in scadenza di contratto o in necessità di riscatto a cui tocca utilizzare al meglio queste ultime partite per convincere la società a tenerli. Pensiamo a Luca Toni, ma non solo. Da Il Messaggero:

È il momento della verità per tanti titolari. Compreso Toni, finalmente in campo dal primo minuto dopo cinquanta giorni e intenzionato a lasciare il segno da qui alla fine del campionato per rimanere a Trigoria anche l’anno prossimo. Avrebbe voluto far coppia con Totti, ma insieme sono stati vicini solo in palestra e nella sala della fisioterapia. Il partner del centravanti è adesso Vucinic che, sul finire dell’allenamento di ieri, si è fermato per un dolore al ginocchio. Precauzione, la parola usata subito per far cessare l’allarme. Un banale affaticamento, fanno sapere i medici. Vedremo oggi. Ma Ranieri punta forte sui due. Mirko sa fare la prima punta, ma è in grado di diventare anche uomo assist.

Chiedete proprio a Luca, due reti in giallorosso su due inviti proprio del montenegrino (Roma-Genoa, arbitro Romeo, lo stesso che dirigerà a Livorno). Vucinic indispensabile: perché i suoi sei gol in campionato si sentono in classifica. Una volta solo belli, adesso anche pesanti. Poche reti, tanti punti: dieci. Ma non basta solo il tandem offensivo. Ranieri, stasera, farà il punto della situazione con i suoi collaboratori per decidere a chi affidarsi contro la squadra di Cosmi. Almeno in difesa qualcosa di diverso lo vedremo: Motta per Cassetti. E, a quanto pare, ci saranno anche avvicendamenti in corsa. Ultimamente, mai sfruttate dall’allenatore le tre sostituzioni. Solo un cambio sia a Napoli che contro il Milan: fuori sempre Baptista. Nel 2010 la media è di poco superiore ai due a gara. Probabilmente per le assenze di giocatori di primo piano: da Totti a Toni, da Perrotta a Pizarro e allo stesso Mexes. Ora fuori c’è solo il capitano (riprenderà a calciare la prossima settimana) e il turn over, almeno in partita, può essere decisivo. La rinuncia a questo tipo di rotazione aprirebbe nuovi scenari sul rafforzamento dell’organico. Perché se il tecnico non utilizza le alternative in queste partite sta a significare che non le reputa tali. E che ne andranno cercate altre durante il mercato estivo. Con un rinnovamento che coinvolgerebbe un terzo della rosa. Da Livorno, undici esami. Per tutti o quasi. Per partecipare alla corsa scudetto.


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