Julio Sergio: “A Roma sono felice, avevo anche pensato di smettere”

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 Dal Romanista:

«Ho attraversato dei momenti difficili, giocando qua e là. Avevo anche pensato di smettere. Ma adesso, qua a Roma, sono felice». Julio Sergio Bertagnoli, secondo atto. Meglio: seconda stagione. Meglio ancora: la prima che inizia da titolare. Prima di partire per l’Italia, prima di tornare a indossare guanti e tuta sotto il sole di Riscone di Brunico, in un’intervista di 26 minuti a “Esportes Show” il portiere racconta quanti bocconi amari ha dovuto buttare giù. Quanta panchina ha dovuto sopportare prima della resurrezione. Prima che un bel giorno Ranieri stravolgesse le gerarchie. Doni out, Bertagnoli in. Prima che da Calimero diventasse cigno. LA ROMA Quello con Ac Zago è un incontro fondamentale. L’ex centrale del terzo scudetto giallorosso fa da tramite con la Roma. «Abbiamo stretto amicizia. Avendo già il passaporto italiano, gli ho chiesto se era possibile fare un test con la Roma. È stato lui a darmi questa opportunità. Sono andato via da solo dal Brasile. Abitavo nel pensionato di Trigoria. Nella Roma sono stato accolto benissimo da Taddei. Rodrigo è un amico vero, mi ha aiutato molto. Gli altri mi guardavano con un po’ di diffidenza, però piano piano mi sono integrato e mi sono trovato bene. Ripeto: sono grato a Zago che mi ha permesso di approdare in un grande club». DONI Julio e Doni non si amano. Non sono amici. Però si rispettano. «Con lui ho un rapporto di grande rispetto. Lui lotta per tornare titolare, io per mantenere il posto. È una disputa leale». IL FUTURO Nel futuro di Bertagnoli c’è solo la Roma. «Qua sono contento. Vorrei conoscere il Papa. Ogni tanto vado a San Pietro per pregare e ringraziare Dio di questo momento felice».


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