Jeremy Menez:”Roma mia voglio conquistarti”

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 Questo è l’articolo del Corriere dello Sport sulla voglia di Jeremy Menez di restare alla Roma.

Solitamente chiuso e riservato, si è aperto, raccontandosi e dimostrando grande personalità. Siamo andati alla scoperta di un talento che può aiutare la Roma a risollevarsi, che è convinto che si possa giocare con tre punte, assicurando che sarà lui quello che si sacrificherà nei recuperi. E’ pronto a scommettere sulla Roma, si prenota per un gol al derby e vorrebbe rigiocarsela tra un paio di mesi contro l’Inter.Jeremy Menez, come mai solo ora la sua pri­ma intervista esclusiva da quando è alla Ro­ma?

«Sono un ragazzo tranquillo, per me è im­portante stare bene con i compagni, avere un buon rapporto all’interno dello spogliatoio. Parlare ha un aspetto secondario».

Negli ultimi tempi la sua storia alla Roma è cambiata. Gioca di più, per i tifosi è diven­tato un beniamino.

«Ho sentito l’incitamento del pubblico quando sono uscito nella partita contro il Bo­logna. Sto lavorando bene con Ranieri. Pos­siamo fare ancora di più, la Roma ha una qualità alta, dobbiamo tirarla fuori».

Negli ultimi tempi si è ritagliato più spazio, gioca con più continuità.

«Per tutti i calciatori giocare spesso è im­portante. Acquisti fiducia. Anche per me è stato molto utile. Mi sento meglio, a forza di giocare la condizione fisica è cresciuta».

Con Ranieri all’inizio vi siete studiati. Una volta l’allenatore si arrabbiò per un’ammoni­zione che avrebbe potuto evitare. Adesso la considera fondamentale per la Roma.

«Quando è arrivato lui io sono uscito subi­to di squadra. Poi abbiamo parlato, ci siamo chiariti e adesso ho un buon rapporto con lui e con tutti gli uomini del suo staff».

E’ cambiata molto la Roma da Spalletti a Ranieri, è cambiato anche il modo di lavora­re?

«E’ molto diverso. Facciamo tanto allena­mento tattico e fisico. Il lavoro atletico con il preparatore è aumentato. E’ meglio per noi. Abbiamo cominciato male la stagione, per migliorare dobbiamo darci da fare. Ranieri è esigente, questa settimana abbiamo lavorato per due giorni di fila mattina e pomeriggio».

Com’è Roma per Menez?

«Mi trovo bene, vivo con la mia ragazza, anche a lei piace Roma. Mi trovo bene con la società, che ringrazio per aver creduto in me. Con i compagni sto benissimo. A Roma c’è una bella vita. Siamo a novembre inoltrato e fa ancora caldo. Fantastico».

Quando è arrivato alla Roma aveva la pos­sibilità di restare in una grande squadra francese.

«Mi voleva il Bordeaux. Alla fine ho scelto la Roma perchè quello italiano è un campio­nato molto difficile. Questa è un’esperienza molto importante per me, ho bisogno di con­frontarmi ad alti livelli per dimostrare le mie qualità. In Italia si lavora bene, molto di più sotto l’aspetto tattico e atletico rispetto alla Francia».

Quest’anno si è visto in alcune partite il vero valore di Menez.

«Ho molta fiducia in me stesso, nella squa­dra, le cose stanno andando bene per me. Ma so che non devo fermarmi, devo fare molto di più per dimostrare a tutti che posso giocare nella Roma».

Lo scorso anno giocava da esterno, que­st’anno ha cambiato: ha fatto anche il tre­quartista, la seconda punta.

«Il ruolo a me più congeniale è quello di se­conda punta, poi mi metto al servizio della squadra, dove vuole l’allenatore. Nel Monaco giocavo esterno a sinistra nel 4-4-2. Ero un po’ sacrificato».

La sua idea di giocare con il tridente ha aperto il dibattito. Ora che torna Totti è pos­sibile?

«Quello è il mio sogno. Possiamo giocare insieme, io, Vucinic e Totti. Ma c’è il tecnico che decide, questa è la sua squadra. Per gio­care in tre davanti dobbiamo tornare e sacri­ficarci, ma può essere la formula giusta».


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