Polverini: “Gli insulti dell’Olimpico? Sono persone maleducate e non tifosi”

di Redazione Commenta


 Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, presente alla manifestazione «Insieme alla Roma per donare la vita» è stata insultata al termine della partita di calcio tra la Roma e la Primavera organizzata a scopo benefico per sensibilizzare alla donazione di sangue. Inoltre, come riferisce l’Ansa, due ragazzi si sono avvicinati a bordo campo proprio alle spalle della Polverini offendendola con altri insulti; i due sono subito stati allontanati mentre la premiazione a fine gara è andata avanti regolarmente. «Cori di no? Mi pare si stia parlando di persone maleducate e non di tifosi», ha commentato, rispondendo ai giornalisti, il presidente della Regione Lazio.
Sull’accaduto ha commentato Teodoro Buontempo, assessore regionale al Terzo settore, alle Politiche della casa e alla Tutela del consumatore: “L’aggressione verbale alla presidente Polverini, cui va la mia personale solidarietà, è l’espressione della parte più barbara – e per fortuna minoritaria – che ruota attorno al mondo del calcio, ma non può in alcun modo oscurare l’importanza di un’iniziativa che ha visto protagonisti tanti volontari donatori di sangue. Oggi all’Olimpico, infatti, era in corso un’iniziativa benefica, con una partita di allenamento e con la possibilità per i tifosi di donare il sangue: si trattava, dunque, di una festa, che aveva come tema la vita e non il calcio, tanto da essere denominata Dona la vita. In tanti sono accorsi e in tanti hanno donato il sangue e a tutti loro deve andare non solo il ringraziamento della comunità, ma anche la copertina di questa giornata. Se le tifoserie non si autoregolamenteranno e non daranno vita a iniziative nel sociale, che pur esistono in tante parti d’Italia, rischiano di finire in una deriva senza ritorno e in un isolamento di cui non potranno accusare nessuno se non stesse”.

«L’aggressione verbale alla presidente Polverini, cui va la mia personale solidarietà, è l’espressione della parte più barbara – e per fortuna minoritaria – che ruota attorno al mondo del calcio, ma non può in alcun modo oscurare l’importanza di un’iniziativa che ha visto protagonisti tanti volontari donatori di sangue. È quanto dichiara Teodoro Buontempo, assessore regionale al Terzo settore, alle Politiche della casa e alla Tutela del consumatore. »Oggi all’Olimpico, infatti, era in corso un’iniziativa benefica, con una partita di allenamento e con la possibilità per i tifosi di donare il sangue: si trattava, dunque, di una festa, che aveva come tema la vita e non il calcio, tanto da essere denominata Dona la vita. In tanti sono accorsi e in tanti hanno donato il sangue e a tutti loro deve andare non solo il ringraziamento della comunità, ma anche la copertina di questa giornata. Se le tifoserie non si autoregolamenteranno e non daranno vita a iniziative nel sociale, che pur esistono in tante parti d’Italia, rischiano di finire in una deriva senza ritorno e in un isolamento di cui non potranno accusare nessuno se non stesse«

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