La cessione della Roma sempre più un caso politico

 Dal Corriere della Sera:

Gli americani, che hanno portato i vertici di UniCredit a giocare in casa loro, hanno segnato un gol importantissimo. Ma Gian Paolo Angelucci, il cosiddetto re delle cliniche private, è convinto di avere ancora carte da giocare per diventare il presidente della As Roma. Così, mentre escono i nomi del consorzio Usa – Thomas R. Di Benedetto, Julian Movsesian, William C. Powers, Michael A. Ruane e Arthur J. Falcone – che ha incontrato a New York i vertici di UniCredit, la vendita della società giallorossa assume anche un connotato politico. Una scena del film è negli Stati Uniti, dove Paolo Fiorentino (vicedirettore generale di UniCredit) e Piergiorgio Peluso (responsabile corporate and investment banking) hanno proseguito ieri gli incontri con Thomas R. DiBenedetto, imprenditore di Boston, 61 anni, presidente del Boston International Group Inc. (sport e immobili), azionista dei Boston Red Sox di baseball. Dovevano ripartire ieri, ma si fermeranno un giorno in più per tornare in Italia con un memorandum d’intesa. L’altra scena è a Roma, dove il sindaco Gianni Alemanno non ha chiuso la porta alla soluzione italiana: «Sono sicuro che Unicredit e l’advisor faranno una valutazione non solo sull’aspetto economico, ma anche sull’affidabilità. Il gioco è totalmente aperto tra soggetti nazionali e internazionali, l’importante è che siano affidabili perché la Roma deve stare in buone mani per soddisfare le aspettative dei tifosi e della città».

Lascia un commento

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.