Adriano: “Cercherò di meritarmi il soprannome di Imperatore”

 Nel nuovo numero della rivista “La Roma” viene dato ampio spazio in copertina ed all’interno ad Adriano. L’ex attaccante dell’Inter ha parlato in primis del suo soprannome: “Imperatore?…è un soprannome bello, ma che allo stesso tempo comporta grandi responsabilità. Io cercherò di meritamelo”. Ecco alcuni passaggi dell’intervista realizzata a Villa Pacelli dopo la firma del contratto:

Come è stato l’impatto con l’ ambiente e la dirigenza?

“Ho visto un sacco di entusiasmo: mi fa molto piacere che i tifosi siano contenti e io voglio dimostrare loro che fanno bene a pensare così. Ho capito immediatamente che qui alla Roma si respira un clima positivo, davvero bello: mi sembra di stare in una famiglia e lo dimostra il fatto che oggi sono qui a casa del Presidente a firmare il contratto e a conoscere da vicino tutta la dirigenza”.

Lippi: “Contento per il gol di De Rossi; è un giocatore importante”

 Marcello Lippi, a distanza di quasi 24 ore, torna a parlare della partita di ieri dell’Italia con il Paraguay e tesse le lodi di Daniele De Rossi autore del gol del pareggio: “Contro il Ghana avevamo rischiato di più mentre ieri praticamente il Paraguay non ha mai passato la trequarti.  Forse sono loro che ci hanno rispettato troppo, perchè hanno fatto una partita molto di attesa. Certo, potevamo segnare di più. Sono contento per il gol di De Rossi. Mi ha fatto piacere vederlo giocare bene perchè è un giocatore importante”.

Angelini – Roma: dossier aperto

 Da MF – Dow Jones:

Il portafoglio azionario della famiglia Angelini in questo momento registra una perdita potenziale superiore al 50%. La Angelini Partecipazioni Finanziarie ha in pancia quote di Unicredit, Mediobanca, Mps, Tamburi Investment Partners e Management&Capitali, un giardinetto che a bilancio e’ iscritto per un valore totale di 62,2 mln, ma che ai prezzi correnti di borsa ne vale 27,78, con una minusvalenza potenziale di oltre 34 mln, che significa il 55,34% rispetto al costo storico.

Cassano: “Lippi, non riesco a tifare per te”

 Con la schiettezza che lo contraddistingue, Antonio Cassano ammette che non riuscirà a tifare per Lippi, nel corso dei Mondiali in Sudafrica, pur precisando che sarebbe felice di vedere gli azzurri festeggiare la seconda Coppa del Mondo: “Sarei contento che l’Italia vincesse, ma non per lui – dice Cassano durante un’intervista a Sky -. Le porte sono state aperte per tutti ma non per me. Può darsi che Lippi soffra la mia personalità. Spero che con Prandelli sia diverso. Se ho le stesse opportunità degli altri in Nazionale per ma gioco con tutti”. Fantantonio non nasconde una certa “passione argentina“: “Non ho visto Italia-Paraguay, sono stato in giro fino a tarda sera… L’unica partita che ho visto per intero è stata Argentina-Nigeria, perchè c’è Messi. Se 2-3 dell’Argentina vengono da noi…“.

Alberto De Rossi: “Daniele dice sempre quello che pensa. E io sottoscrivo”

 Alberto De Rossi, intervenuto durante la trasmissione radiofonica Te la do io Tokyo, commenta la prova di Daniele nella prima uscita (con gol) ai Mondiali sudafricani:

ITALIA-PARAGUAY – “De Rossi è il giocatore più importante della Nazionale? Così mi mettete in imbarazzo. Lui ha fatto bene, ma il gruppo squadra ha fatto bene in generale, anche se contro un avversario non irresistibile. L’Italia è stata propositiva e sfortunata in occasione del gol“.
IL CARATTERE DI DANIELE – “Condivido tutto quello che dice. Gli ho trasmesso il concetto di dire sempre quello che pensa“.

Il popolo degli allenatori

 Dal Corriere dello Sport:

L’afoso pomeriggio non passava più. Una granita alla menta, tanto per dare tregua alla canicola, quattro calci nel rettangolo verde al­lestito al centro di quello che, solita­mente, serve da galoppatoio per il concorso ippico Piazza di Siena. Una risata, una battuta, una sbircia­tina al maxi schermo da 50 mq, giu­sto per sapere come va a finire Giappone-Camerun, l’antipasto pri­ma del piatto forte, prima dell’Italia di Lippi. E soprattutto le scommes­se senza puntare nulla, le giocate virtuali al quesito più straziante: ma stasera, poi, chi scende in campo? Con il 4-4-2, modulo che sta bene un po’ con tutto, come il nero che ‘ sfina’, o mastro Lippi sceglie­rà formule tattiche ben più elaborate?

« L’importante è vincere – arringa Marco, 22 anni -, non siamo gli stessi di quattro anni fa, ma possiamo farcela co­munque » . Popolo di allenatori gli italiani, si sa. Chi- gioca- chi, chi-gioca-come: tutto finisce con l’alzarsi della luna, perché la metamorfosi in tifo­si- mannari è un atti­mo. Titolare Pepe, pure Iaquinta: qualche sorpresa? «No, io lo sapevo – assicura Francesco, 23 anni -, Lip­pi non poteva lasciare fuori due gio­catori così» . 

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