Se domani

Guardi laggiù. Mentre cerchi di tenere al caldo mani e

Totti, il ruolo da decidere

 La Roma ieri ha battuto per due reti a zero il Lecce di Luigi De Canio, conquistando tre punti di enorme valenza che le permettono di salire in classifica a quota 12 punti, momentaneamente al sesto postoin coabitazione col Napoli, attendendo le partite di questa domenica.
Ranieri ha optato per un 4-4-2 mascherato, poiché il quarto centrocampista a sinistra era Mirko Vucinic; il montenegrino, infatti, non è un centrocampista tornante, che parte dalla metà campo, né un fluidificante che aiuta il terzino in difesa. E’ un calciatore devastante in campo aperto, dotato didribbling efficacissimi quando la squadra è lunga e attacca in contropiedemeno ficcanti quando riceve il pallone spalle alla porta e deve divincolarsi dallemarcature avversarie. Ieri ne abbiamo apprezzato le elevatissime qualità tecniche, suffragate anche da un’ottima realizzazione dal lato sinistro dell’area di rigore leccese;

Il Bandito e il Campione

 Da Il Romanista:

E´ tornato il Bandito. Dopo una settimana di ‘riposo’, a Parma Ranieri gli ha preferito Mexes, Nicolas è tornato titolare al centro della difesa giallorossa. E lo ha fatto nel migliore dei modi, cominciando a rispondere sul campo a chi si cominciava a chiedere se quegli otto milioni pagati ad agosto per il suo cartellino non fossero troppi. Nicolas, uno da sempre abituato a essere leader, non viene da un momento positivo, e la sua esultanza dopo il gol è tutta da raccontare. Dopo la ´capocciata´ che ha portato in vantaggio la Roma ha prima gridato ´Vamos´ e poi è corso ad abbracciare il fratello Guillermo, ripescato in panchina solo dopo la febbre di Mexes. Un abbraccio tenero, umano, tra due fratelli che stanno condividendo un momento delicato delle rispettive carriere. Un abbraccio che è poi stato soffocato da quello di tutti i compagni di squadra. La Roma ha giocato una buona partita, magari ha sofferto un po´ troppo in fase difensiva, ma ha meritato di vincere. E Burdisso è stato senza dubbio uno dei migliori in campo. “Si abbiamo fatto una buona gara. Il Lecce gioca un bel calcio ci ha messo anche in difficoltà in qualche momento della partita e noi siamo stati bravi ad avere pazienza e a vincere questa partita, la seconda consecutiva dopo Parma in cui non prendiamo gol. Per noi è molto importante, adesso c´è Basilea in Champions, poi il derby, la Fiorentina e la Juve. Dovevamo vincere per non lasciar scappare la Lazio”.

Olimpico all’unisono: “C’è solo un Capitano”

 Da Il Romanista:

´6 la nostra storia´ c´è scritto sulle t-shirt bianche che i giocatori indossano al loro ingresso in campo per il riscaldamento. E l´applauso dello stadio supera in intensità quello che ti aspetteresti, visti i vuoti – sconfortanti – nei vari settori. E´ perché quella maglia, che porta sul retro anche la scritta Giorgio Rossi
e il numero ´80´, è l´omaggio che, insieme agli auguri, la squadra ha voluto rivolgere al massaggiatore storico, che proprio oggi, 31 ottobre, compie ottant´anni. E quando lo speaker dello stadio lo  chiama per nome e le telecamere lo inquadrano, berretto in testa, divisa d´ordinanza e la mano che si alza a salutare il pubblico, quell´applauso coinvolge anche tutti i giocatori, Totti e De Rossi in testa. Comincia così il prepartita di Roma-Lecce, con il tributo a colui che, da 54 anni, lavora per la Roma e alla Roma ha dedicato la sua vita, e non solo quella professionale.

Totti versione Dottor Jekyll e Mister Hyde

 Da La Repubblica:

C´è ricascato un´altra volta. Il pulsante che da on va su off e diventa tutto nero. Al punto da provare a rincorrere l´avversario nel tunnel degli spogliatoi per farsi giustizia da solo. Francesco Totti ha mostrato di nuovo quel brutto lato del suo carattere. Da vero Dottor Jekyll e Mister Hyde. Tanto pronto nella beneficenza e nei suoi gesti umanitari, quanto capace di accecarsi in campo e rendersi protagonista di episodi assurdi. Ieri sera l´ennesimo capitolo. Al 31´ del secondo tempo, mentre Vucinic va a segnare il gol del 2-0, Olivera lo sgambetta in corsa. Il capitano della Roma si rialza, spinge l´avversario e gli mette una mano in faccia. Niente di eclatante, ma lo fa.

“Totti ha messo le mani in faccia a Olivera”

 Da Il Tempo:

La festa non è completa. Minuto 77: Vucinic segna il raddoppio, Olivera sgambetta Totti, lui reagisce, corre verso l´avversario, l´uruguaiano alza il gomito, volano spintoni, forse anche qualche parolina, l´arbitro Gervasoni si frappone ed espelle entrambi. Bye bye derby (e non solo) per il capitano. Totti, alla 15ª espulsione in carriera, la prende male, tenta di rincorrere Olivera nelle scalette degli spogliatoi, ma viene placcato da Carlo Feliziani, uno degli addetti alla sicurezza della Roma, due inservienti e un membro della panchina del Lecce. Il capitano, placati i bollenti spiriti, scappa a fare l´antidoping e più tardi esce dall´Olimpico da una porta secondaria.

Roma, passo in avanti. A Basilea per tenersi la Champions

 Da Il Tempo:

La Roma manda segnali di vita. Tenui, ma ora sono sette i punti conquistati nella ultime tre giornate di campionato, seconda gara senza incassare gol e primo successo con due reti di scarto: che non vuol dir nulla, ma è pur sempre un segnale. Non che la vittoria contro il Lecce di ieri pomeriggio all’Olimpico abbia impressionato granchè, ma è arrivato comunque il successo che serviva al gruppo per provare a rimettere in piedi la stagione. Una vittoria che dà morale in vista del derby in programma domenica prossima e che sarà, quello sì, il vero spartiacque della stagione giallorossa. Ma alla Roma piace complicarsi la vita e riesce, stavolta suo malgrado, a trovare il modo per macchiare questo pomeriggio che poteva essere perfetto. La delusione arriva sull’onda del cartellino rosso per Totti che reagisce male a un fallo di Olivera, lascia la Roma in dieci (fortunatamente a risultato già acquisito) e salterà il derby contro la Lazio.

Ranieri difende Totti e pensa al Basilea

 Da Il Messaggero:

Ranieri tira un sospiro di sollievo. La Roma vince, pur soffrendo, e per una sera (almeno) torna ai margini della zona Champions: “Sono contento anche perché nelle ultime tre gare abbiamo fatto 7 punti e nelle ultime due non abbiamo subito reti. Dobbiamo rimanere più sereni e attenti. Abbiamo lottato e corso. Partita nettamente positiva”. Inevitabile, però, che più della vittoria a rubare la scena sia l´espulsione di Totti che costringerà il capitano a saltare il derby. Il tecnico prova a dare una spiegazione sull´accaduto: “Olivera ha fatto un fallo ma poi ho visto che si stavano parlando. Il cartellino rosso mi è sembrato esagerato. Sono d´accordo con il presidente del Lecce, Semeraro, che avrebbe dato un giallo. La reazione di Francesco? Lo scatto di nervi ci può stare. Quando subisci un fallo e l´arbitro ti butta addirittura fuori è umano rimanerci male“.

Espulsione Totti: rischia 2/3 turni di squalifica

 Da Il Corriere della Sera:

Fischiata prima, durante e dopo il primo tempo, stanca ma vittoriosa al traguardo. La Roma batte il Lecce e riprende fiato al termine di una gara complicatissima, che lascerà comunque una scia di tensioni e polemiche. Non solo per una prestazione a tratti sconcertante nonostante il risultato: a far discutere sarà soprattutto l´espulsione di Francesco Totti, imbestialito dopo il contestato provvedimento disciplinare dell´arbitro Gervasoni e trattenuto a stento dagli addetti alla sicurezza mentre cercava di raggiungere Olivera nel tunnel degli spogliatoi. Furioso come mai si era visto in carriera, il capitano giallorosso salterà il derby e ? come da probabile referto inclemente ? qualche altra partita.
Nicolas Burdisso ha sbloccato un match delicato festeggiando la sua incornata vincente col fratello.

Roma, guarda che Vucinic!

 Da Il Messaggero:

In un´azione, bella e decisiva, la gioia fa rima con la rabbia: la Roma vince con il Lecce, ma non fa in tempo a esultare perché contemporaneamente perde Totti per il derby. Il capitano lancia Vucinic verso il 2 a 0 che sarà pure il risultato finale e mai visto in questa stagione, primo successo con due reti di scarto, ma Olivera sgambetta da dietro Francesco che sta per arrivare in area. Davanti all´arbitro Gervasoni, una manata di troppo determina un rosso esagerato che nega all´attaccante, ancora a digiuno, la sfida di domenica prossima contro la Lazio. La Roma, dunque, si affida solo a Vucinic. Uno schema, palla a sinistra Mirko che tiene in apprensione la difesa incerta di De Canio, creando le chances migliori nel primo tempo: slalom iniziale con destro ravvicinato e chiusura in angolo di Rosati, tre conclusioni bloccate, palla a rimorchio per il sinistro di Totti respinto dal portiere e con Borriello che in semirovesciata centra la traversa, scambio in corsa con Brighi per la conclusione, entrando in area, intuita sempre da Rosati e finita a stamparsi sulla traversa.

L’affronto dei laziali: “Senza Totti potete batterci”

 Da La Gazzetta dello Sport:

L´immagine, forse, di una svolta epocale. Al 31´ s.t., mentre Mirko Vucinic segna il gol del raddoppio, Francesco Totti viene espulso dopo uno scontro con Olivera. Giusta o esagerata che sia la decisione di Gervasoni (lui giura di aver visto una mano in faccia al leccese), la reazione del romanista la fa diventare un episodio secondario e dà una rappresentazione del declino di un grande giocatore: Totti esce dal campo a fatica, urla a Gervasoni “bravo, sei un fenomeno”. Rosella Sensi assiste attonita dalla tribuna. Poi la presidente, indispettita anche dalle ultime dichiarazioni del sindaco Alemanno (“Dovrebbe ricordarsi che la presidente sono ancora io”), dirà: “L´espulsione è assurda, spero che le immagini tv lo scagionino”. Ma il peggio deve ancora venire: Totti accelera il passo per prendere alle spalle Olivera, prima di infilare le scalette. Lo bloccano in tempo, è invasato.

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