(…)Il suo giocatore di maggiore classe e prestigio ha iniziato il canto del cigno. La banca che si è fatta carico del debito, ha voglia di rientrare. I travagli della Roma, è vero, ne hanno però sempre contrassegnato la sua sofferta vitalità e il risultato di Milano ha fatto dimenticare tutti questi pro blemi con un colpo solo, sciogliendo tanti nodi gordiani con un taglio di Durlindana. Perciò il proble ma del gioco di basso profilo messo in mostra dal la squadra passa in secondo piano, così come non crediamo che Garibaldi e Cavour siano mai stati rimproverati per aver usato metodi dettati dal più piratesco pragmatismo per riunificare l’Italia.
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Rassegna stampa
“Fondazione Roma? E’ possibile”
Marco Boglione, per i mercati di tutto il mondo Mister Kappa, è l’uomo che nel ’94 ha rilevato il Maglificio Calzificio Torinese SpA. Il Romanista l’ha intervistato sulla possibilità di istituire una Fondazione Roma:
Boglione, cosa pensa delle indiscrezioni che circolano sulla cessione dell’As Roma? “So che si è in cerca di un assetto strategico importante per la società. E che quindi si stanno valutando una serie di ipotesi. Una di queste è la cordata di imprenditori. Si spieghi meglio. Vede, i modelli di business per le società di calcio non sono tanti. Questo è il problema. C’è il modello “alla Moratti”. Della serie, mi compro la società e gestisco tutto io. Poi, negli anni, si è fatta strada anche la soluzione della quotazione in Borsa del club.
Mazzone: “Totti? Gli auguro di battere altri record”
Carlo Mazzone, ex allenatore giallorosso, è stato intervistato dal Romanista:
Mister, prima di Natale, mamma Fiorella ha voluto fare gli auguri a «quei pochi tifosi» che vogliono bene a Totti. Ma il mondo si è rivoltato e non ce ne siamo accorti? “Mi dispiacerebbe molto se fosse vero che sono rimasti in pochi a volergli bene. Penso che il tifoso della Roma debba essere orgoglioso per quello che Francesco ha fatto e dato alla squadra. Ha scritto la storia degli ultimi anni, non comprendo quale significato possa avere questa irriconoscenza. In passato ha rifiutato il Real e altre società che gli offrivano montagne di soldi, soltanto per rimanere con la maglia della sua squadra del cuore. E’ troppo comodo averlo osannato quando era al 100% e criticarlo ora che non sta vivendo un periodo fortunatissimo”.
La parabola discendente di Pizarro
Da titolare inamovibile a precario, per non dire panchinaro. La parabola di David Pizarro nella Roma somiglia a una repentina eclissi. Ma anche adesso, nonostante una sola presenza dal primo minuto (a Palermo) nelle ultime 11 partite disputate, pensare al «Pek» come riserva è complicato per tutti. Forse anche per l’allenatore che, nel furibondo post gara contro il Bari, ebbe il suo daffare per spiegare ai commentatori Sky come la sua decisione fosse dettata solo da motivi contingenti.
Riise: “Ci tengo a iniziare bene il 2011”
Lui è pronto. Come sempre, ha passato le vacanze ad allenarsi, per farsi trovare pronto all’inizio dell’anno. E’ un’abitudine, per John Arne Riise, che dà i suoi frutti. Nelle sue due stagioni romaniste, il suo rendimento è sempre decollato a gennaio. Nel 2009 finalmente dimostrò, dopo i primi difficili mesi, di essere ancora quello di Liverpool. Nel 2010 esplose con grandi prestazioni e con i gol alla Juventus, decisivo e storico, e al Siena, bellissimo. Anno nuovo, Riise nuovo, insomma, è quasi una regola.
Roma-Catania: Vucinic sulla via del recupero
Sembra esserci un’aria diversa a Trigoria. Una frizzante voglia di ricominciare a lavorare per riguadagnare il tempo perduto in questi primi quattro mesi di campionato. L’operazione Catania, prossima avversaria della Roma il 6 gennaio all’Olimpico, è partita ieri pomeriggio alle 15.10, quando i giocatori, accolti da una quarantina di rumorosi tifosi, si sono ritrovati in campo per riprendere il cammino verso la vetta della classifica, interrotto il 19 dopo l’importantissima vittoria col Milan. Ancora assenti i sudamericani che si uniranno al gruppo solamente domani, la buona notizia del pomeriggio arriva dalle condizioni di Vucinic.
Juan: “Sarà l’anno della Roma. Nel 2013 vorrei tornare nel Flamengo”
Il Corriere dello Sport ha intervistato il difensore della Roma Juan. Ecco le parole del brasiliano giallorosso:
La vittoria di Milano ha riaperto il campionato «La Roma deve ripartire da lì, perchè al di là della vittoria, a San Siro abbia mo giocato molto bene, da squadra. Contro le grandi abbiamo dimostrato le nostre potenzialità. Abbiamo battuto Inter, Milan e Lazio, abbiamo pareggiato a Torino. Dobbiamo trovare più continuità. Questo deve essere il nostro obiettivo nel nuovo anno. Continuando a giocare come a Milano».
C’è il rimpianto per aver perso punti importanti per strada? «Ho il rimpianto di non aver vinto lo scudetto in questi quattro anni, ci siamo andati molto vicini, in un paio di occasioni era alla nostra portata. E’ un peccato non esserci riusciti».
Roberto Carlos: “Adriano-Corinthians? Tutto è possibile”
Dal Tempo: Il primo giro di prove della bilancia ha
La storia si ripete: Behrami legato a Baptista
Behrami si avvicina alla Roma e come la scorsa estate il suo destino è legato a quello di Julio Baptista. Ma questa volta la Bestia è vicino al trasferimento che aveva rifiutato a luglio. La Roma aspetta l’offerta ufficiale del Malaga, che dovrebbe rialzare fino a 2,2-2,5 milioni. Il fax dovrebbe arrivare questa mattina a Trigoria, a quel punto i dirigenti della Roma invieranno tutto a Unicredit per avere l’avallo. Se parte Baptista dà il via libera per Valon Behrami, che è in rotta con il West Ham.
Anche lo Zenit su Baptista
Da Calciomercato.it: Non solo Malaga per Julio Baptista: nelle ultime
Doni rinnova?
Il calcio, così come la vita in generale, è fatto di alti e bassi, di cadute e rinascite. Da numero uno a ‘riserva della riserva’, fino ad una nuova maglia da titolare contro il Milan lo scorso 19 dicembre. Questa la parabola in giallorosso di Donieber Alexander Marangon, o più semplicemente Doni. Il portiere brasiliano – dopo un lungo periodo ai margini della Roma, prima per infortunio poi per scelta tecnica – è tornato a difendere dal primo minuto (complici gli infortuni di Julio Sergio e Lobont), i pali della squadra capitolina dopo quasi 10 mesi dall’ultima volta (Napoli-Roma 2-2 del 28 febbraio 2010). Tanti gli attestati di stima ricevuti dal brasiliano, primo fra tutti quello del suo compagno di squadra Daniele De Rossi che l’ha definito il “miglior portiere subito dopo Buffon“.
Menez: “Scudetto? Dobbiamo trovare continuità”
Jeremy Menez chiama la Roma. L’attaccante francese è l’uomo del momento della rinascita giallorossa. Lo testimoniano i dati delle magliette della «Magica» vendute per le feste di Natale: l’80 per cento quelle con il numero 94 di Menez, il 10 per cento quelle di Totti e l’altro 10 per cento con la scritta Borriello. Menez è stato decisivo nella vittoria di Milano che ha riaperto il campionato. E non è stata la prima volta. Ha trascorso le vacanze di Natale a casa sua a Parigi e martedì scorso ha fatto… Babbo Natale consegando doni e magliette in giro per Val-de-Marne, il suo quartiere a Sud della Capitale. «Non dimentico da dove vengo. E’ stata un’esperienza molto bella».
Mamma Totti: “In pochi gli volete bene”
«Volevo dire questo: un abbraccio a tutti i tifosi che gli vogliono bene, e siete pochi a volergli bene». E’ stato questo l’accorato saluto ai romanisti da parte di Fiorella Totti, la mamma di Francesco, del capitano, del simbolo di Roma. Un augurio di Natale, quello rilasciato il giorno della Vigilia attraverso i microfoni della trasmissione Te la do io Tokyo su Centro Suono Sport. Di più, quasi un appello. «Francesco non merita tante cose brutte – ha proseguito – ma non perché è mio figlio. Perché vuole dire molto per tutti, per me e per la mia famiglia. Punto. E in questo momento gli sono vicino. Ci sono cose più importanti degli auguri, tanti bambini che soffrono negli ospedali, altri valori, i miei figli sono tutto, i soldi per Francesco non sono nulla, io lo so cosa ha fatto, è di un’umiltà unica, ha rinunciato a tutto. Ho seminato umiltà e i miei figli l’hanno raccolta».
Rinnovo contratto: Perrotta e Mexes le priorità di Pradè
L’agenda di Pradè è fitta. Non ci sono solo da chiudere le operazioni in uscita. Bisogna anche discutere i rinnovi più urgenti. A cominciare da quello di Mexes. “Rugantino” resta in bilico. In un’intervista concessa in Francia, Menez si augura che non parta. «Sarebbe una perdita enorme», dice. Lo sarebbe sotto tutti i punti di vista. Umano e tecnico. Perché, per Jeremy, Philippe non è solo un leader. È anche un amico. Il migliore che ha nella Roma. La situazione è complicata, però. Complicatissima. Il contratto scade a giugno, ma tra cinque giorni Mexes potrà accordarsi con un altro club. L’ostacolo maggiore sono le pretese economiche del difensore.








