Roma, Tonetto: “Ringrazio i tifosi, del resto non parlo”

 Max Tonetto non è più un calciatore della Roma e, a dire il vero, ancora non sa se continuerà a esercitare la professione altrove. Nelle parole dell’ex difensore giallorosso – intervistato da laroma24.it – tutta l’amarezza rispetto al comportamento della società ma anche l’immensa riconoscenza verso i tifosi. Testuale:

“Ringrazio i tifosi giallorossi, ma della Roma non voglio proprio parlarne”. No, non è stato un addio da baci e abbracci quello fra Max Tonetto e la Roma. Il terzino ha preferito non parlare del suo passato in giallorosso limitandosi a ringraziare i tanti tifosi che ancora chiedono di lui.

Roma – Lazio, le curve (Sud e Nord): “No alla Tessera del Tifoso”

 No alla Tessera del Tifoso: le curve d’Italia si stanno mobilitando – con modalità e percorsi non sempre convergenti – per esternare la protesta nei confronti di quella che definiscono una vera e propria scedatura. In sintonia con la protesta, anche le curve di Roma e Lazio che hano annunciato di non tesserarsi. Dal ritiro di Riscone di Brunico, dove i giallorossi ssono in ritiro, non sono mancate – già nei primi giorni – le manifestazioni di contrarietà dei supporters capitolini che hanno esosto striscioni eloquenti. Da Il Messaggero:

Tutta la città contro la Tessera. Le due curve, la Nord laziale e la Sud romanista, entrambe contrarie, hanno scelto strade diverse ma convergenti. Nell’universo più moderato dei clubs, invece, le sfumature delle posizioni assunte da ciascuna sigla sono più sottili. Ma nel complesso, a compiere le scelte più nette e radicali, sono stati i tifosi della Lazio.

Roma, Totti – Vucinic: il massimo è vederli giocare insieme

 Ripartire da Francesco Totti. Ripartire da Mirko Vucinic. L’attacco della Roma comincia a svelare le virtù di Adriano ma la squadra giallorossa non può prescindere dai due riferimenti principali. Che averli in rosa per un altro anno, dopo la miriade di voci di mercato che hanno interessato il montenegrino, è il migliore dei toccasana. Da Il Tempo:

Quindici minuti per ripartire da dove ci si era lasciati qualche tempo addietro: Francesco Totti e Mirko Vucinic. È ancora il capitano ad aprire le danze nel primo impegno «ufficiale» della Roma in ritiro a Brunico. Un segnale positivo che conferma la miopia di chi non ha voluto puntare sul talento nel torneo sudafricano, ma anche un’ottima base di partenza per una Roma ancora in rodaggio.

Roma, Menez: “Voglio lo scudetto”

 Jeremy Menez a cuore aperto: tra Claudio Ranieri e Christian Damiano, tra la Roma e la Nazionale. Il transalpino ha voglia di mostrare tutte le sue qualità per guadagnare uno spazio importante nello spogliatoio giallorosso e in quello della Nazionale di casa. Il sogno? Vincere lo scudetto con i giallorossi. Da Il Romanista:

«Voglio vincere lo scudetto con la Roma. Penso che siamo pronti per vincere qualcosa di importante». È cresciuto Jeremy Menez, non è più il ragazzo musone e triste che lo scorso anno sempre qui a Riscone parlava a stento con i compagni di squadra. Il ragazzino è diventato uomo, e come tutti gli uomini si prende delle responsabilità sempre maggiori. Punta in alto Menez, sia dal punto di vista personale «voglio la Nazionale e con Blanc è possibile» sia da quello di squadra «siamo pronti per vincere qualcosa di importante».

Riise riprende da dove aveva lasciato

 Dal Romanista:

Vucinic e Riise sugli scudi nell’esordio stagionale della formazione giallorossa. Una tripletta a testa per il montenegrino, nettamente il migliore dei suoi, e il norvegese. Benissimo Menez nel ruolo di interno di centrocampo, positivo anche l’esordio di Simplicio come vice-Pizarro. Il primo gol della stagione è di Totti. Da rivedere Adriano.
VUCINIC: E’ nettamente il migliore in campo, ovviamente non per i tre gol che in partite come queste contano poco, anzi niente. Il montenegrino corre già come il vento, e se non fosse che il suo è un fisico che non ha bisogno di troppi allenamenti e che durante le vacanze ha lavorato con un preparatore, ci sarebbe da preoccuparsi. La classe è cristallina e vederlo toccare la palla è un piacere per gli occhi: il suo primo gol è uno spettacolo.

Perrotta: “L’anti-Inter è sempre la Roma”

 Da Leggo:

La sfrontatezza di Menez e la voglia di riscatto di Perrotta. Sarà l’alta quota, ma a Brunico nessuno ha paura di volare. A 4 giorni dall’inizio del ritiro in casa Roma si parla poco del futuro societario (qualcosa si sta movendo sul fronte arabo) e ci si concentra sulla prossima stagione che, secondo tecnico e giocatori, vedrà protagoniste ancora una volta Roma e Inter.

Ranieri: “Intrigante giocare con quattro attaccanti, ma dipende dalla squadra”

 Dal Corriere dello Sport:

La Roma a trazione anteriore piace a Ranieri: «Dopo una settimana di lavoro non si può chiedere molto ai ragazzi, bisognava trovare le misure, ma sono moderatamente soddisfatto. I nostri allenamenti sembrano leggeri, ma non è così, sono diversi. Noi abbiamo ripercorso la nostra filosofia, l’importante è avere la squadra in forma al momento giusto». Dopo la prima uscita il tecnico si sofferma sui singoli: «Sono soddisfatto di Adriano come di Totti, che ha una gran voglia. Si è presentato in ritiro come ci aveva lasciato, durante le vacanze si è allenato.

Baldi: “Sceicco? Roma e l’Italia non sono appetibili”

 Dal Romanista:

«Gli sceicchi? Se fosse arrivato o se arriverà veramente uno che garantirà la continuità per una grande Roma, la Sensi non avrebbe fatto e non farà resistenza. Se ancora non ci sono, è un problema di piazza. Roma, e l’Italia in generale, non è appetibile». Michele Baldi, 56 anni, consigliere d’amministrazione dell’As Roma e leader del “Movimento per Roma“, sposta l’attenzione dal dito alla luna. «Allarghiamo il discorso. Guardiamo la realtà italiana».
Perché? Se dei capitali stranieri non si sono mai interessati all’As Roma, il problema non è l’As Roma. Finanziariamente e burocraticamente, Londra è avanti anni luce rispetto a noi. Purtroppo.

Simplicio-Adriano: continua la Roma brasiliana

Dal Romanista:

Con gli arrivi di Simplicio e Adriano la Roma ha allungato la lista dei suoi giocatori brasiliani, confermando il profondo feeling che la lega a quel Paese. Un feeling molto moderno, però, visto che il primo brasiliano in giallorosso, Dino Da Costa, arrivò solo nel 1955. Poi la patria del samba divenne pian piano terra di conquista per la società giallorossa, che dopo i colpi non eccezionali di Sormani, Amarildo, Da Silva e Jair fece bingo con Falçao, il suo primo straniero dopo la riapertura delle frontiere del 1980.

La Roma cala il poker

 Dal Corriere dello Sport:

Metti un’ora di Totti, Adriano e Vucinic insieme, cinque gol che portano la loro firma, sprazzi di bel calcio, giocate che fanno sognare nel salotto di Brunico, dove ieri è andato in scena il varo della nuova Roma di Ranieri, concluso con una goleada. Adriano è stato l’osservato speciale. Cercato dai compagni, coccolato dai suoi nuovi tifosi. Il brasiliano si è dato molto da fare, partendo dalla posizione di terzo attaccante largo a destra. Totti e gli altri hanno cercato di mandarlo in gol in tutti i modi, lui ha cercato la conclusione soprattutto con le punizioni e i tiri da fuori.

Montali: “Grazie a Rosella Sensi per quello che ha fatto per me”

 Dal Romanista:

«Il progetto andrà avanti, con gli stessi obiettivi di alto profilo». La rassicurazione arriva direttamente dai microfoni di Radio Radio Tv-Roma Uno dalla voce di Gian Paolo Montali. Il coordinatore generale (quanto bisognerà aspettare prima di poterlo chiamare DG?) giallorosso è arrivato da poche ore nel ritiro di Riscone ma già fa sentire la sua voce. E soprattutto rassicura i tifosi sul futuro sportivo della Roma, che non sarà compromesso dalle vicissitudini societarie.

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