C’è da riscattare il 4-1 di Firenze (25 aprile 2009)

Foto da amarcord. 25 aprile 2009, 20 settembre 2009. Quasi cinque mesi dopo, chi si rivede! L’ultima partita tra Fiorentina e Roma non è certo un ricordo piacevole. Per i giallorossi, ovvio. Nello scherzo di calendario che aveva messo una contro l’altra le due formazioni in lotta per il quarto posto: viola e capitolini si sono giocati l’approdo ai preliminari della Champions League in uno scontro diretto che ne ha determinato il proseguo del cammino.

La partita non iniziò affatto sotto i migliori auspici, visto che prima dell’inizio del match, le due tifoserie vennero in contatto tra loro all’esterno dello stadio. Il popolo della Roma corse in massa a Firenze: erano in 2500. Non solo: pronti via e la Fiorentina passo subito in vantaggio con Vargas che, al 6′ di gioco, tenta la conclusione dalla lunga distanza calciando violentissimo da fuori area.

Ranieri perentorio: “Ora voglio vedere l’ABC del calcio”

I toni sono già da “allarme rosso”: nella classica conferenza stampa della vigilia di campionato, quello che si presenta ai microfoni della stampa è un Claudio Ranieri molto serio e duro.  Con poca voglia di prestarsi a battute e siparietti. Il messaggio eloquente portato in dote dal tecnico testaccino è che, a questo punto, è vietato scherzare.

Il primo punto affrontato dal mister giallorosso prende in esame l’aspetto tecnico-tattico, e le parole d’esordio sono perentorie:

Basta figuracce. Dobbiamo lottare su ogni palla e mettere in pratica quello che io chiamo molto semplicemente l’ABC del calcio. Intendo dire che occorre gestirsi affinchè non si prendano gol, migliorare sia in fase difensiva che offensiva, soffrire tutti insieme e per tutti i 90 minuti. I ragazzi sanno che questo è un momento difficile, però devono tirare fuori il carattere: solo così potremo uscire da questa situazione. La Fiorentina? Una grande squadra che ha fatto bene anche in Champions League seppur perdendo a Lione. Dovremo fare attenzione e crescere in fretta”.

Un pensiero agli esclusi, che nella circostanza sono Matteo Brighi e Julio Baptista:

Roma vicina alla 1000° vittoria in Serie A; Fiorentina “in bianco” all’Olimpico dal 1992

 Per uscire da tunnel in cui è entrata, alla Roma serve la grande prestazione – ovviamente corredata con i tre punti – nel match di domani sera contro la Fiorentina che va a chiudere la quarta giornata del campionato di serie A. I giallorossi, dopo la figuraccia in Europa League, vogliono recuperare terreno in campionato dando continuità al successo di Siena della scorsa settimana.

La situazione è ovviamente delicata: soltanto 3 punti in altrettante gare; falsa partenza per le sconfitte racimolate a Genova contro gli uomini di Gasperini e all’Olimpico contro la Juventus di quel fenomeno che risponde al nome di Diego. Claudio Ranieri è riuscito a interrompere il trend negativo ma ora gli tocca ripartire nuovamente.

Si tratta di dimostrare, questa volta, che Basilea fa meno testo di Siena. Di fronte, i viola di Cesare Prandelli: un avversario da prendere con le molle e che ha mostrato una propria fisionomia. Segnano pochissimo, appena 3 gol , ma sono reti pesanti: hanno infatti  fruttato 7 punti al team dell’ex Prandelli; Alberto Gilardino (ancora furioso per l’ingiusta espulsione di Lione) è, momentaneamente, l’artefice principale e il riferimento imprescindibile. In attesa che Adrian Mutu torni a pensare solo al calcio giocato, in attesa che baby Jovetic esploda definitivamente e dando continuità ai risultati.

Lega Calcio: ecco il nuovo organigramma

 Ecco il nuovo organigramma della Lega calcio, deciso dalle assemblee di categoria e generale, in carica fino alla realizzazione della scissione fra serie A e B il 30 giugno 2010.

Presidente: Maurizio Beretta.
Vice presidente vicario: Rosella Sensi (Roma).
Presidenti di categoria: Adriano Galliani (Milan) per la serie A; Stefano Fantinel (Triestina) per la serie B.

Ranieri vince con la Vecchia guardia. Turn over contro il Basilea?

Per carità, di fronte al primo successo della stagione che dovrebbe allontanare il periodo negativo, critiche e polemiche interessano poco.

Era troppo importante mettere in cascina i primi tre punti.

Ha lasciato, inutile tacerlo, molte perplessità la prima Roma di Claudio Ranieri che, seppur vittoriosa a Siena, non ha ricevuto i consensi della critica.

Dalle pagine del Corriere dello Sport di martedì 15 settembre viene evidenziato come, in terra toscana, non si siano visti in campo i giovani. Ampio spazio alla vecchia Roma operaia, la vecchia guardia arruolata da mister Ranieri affinchè ciascuno si assumesse le proprie responsabilità.

Ben lontano dal pensiero di Luciano Spalletti, il testaccino, almeno per la prima volta, ha pensato alla sostanza, badando ai risultati. I progetti a lunga scadenza, quelli che prevedono innesti giovani e di qualità perchè crescano in prospettiva, possono aspettare.

Roma che cambia torna a vincere

 “Equilibrio tra i reparti e tanta determinazione”. E’ questa la formula che Claudio Ranieri aveva annunciato alla vigilia di Siena-Roma, prima gara ufficiale sulla panchina della Roma. La tattica ha portato i suoi frutti: prima vittoria in campionato per i giallorossi, primi tre punti giunti in rimonta su un campo in cui la Roma non vinceva dal 2007. Nelle ultime due gare al Franchi i giallorossi avevano incassato quattro gol segnandone nessuno. Ieri sono arrivate le prime due soddisfazioni per il tecnico testaccino: due reti siglate da Mexes e Riise, due difensori. Anche se il reparto arretrato è tornato sotto accusa per l’ennesimo gol incassato, frutto di distrazioni e di un reparto che da due anni a questa parte sembra traballare in modo preoccupante. La prima Roma targata Ranieri non sarà stata esaltante e bella come in Curva Sud erano abituati a vedere un anno e mezzo fa, il gioco non sarà stato spumeggiante come quello del suo predecessore Spalletti, ma in un momento di difficoltà, la sua squadra grintosa e arroccata tra centrocampo e difesa sembra aver trovato l’antidoto per superare questo momento d’emergenza.

Taddei: “Ripartire da qui”; Bertagnoli: “Tre punti come il pane”

 La serenità è tornata a fare il suo corso nello spogliatoio giallorosso e, tra tutti, ci sono un paio volti particolarmente sorridenti dopo la vittoriosa trasferta di Siena: sono quelli di Rodrigo Taddei (ex senese, fischiatissimo dal pubblico di casa ad ogni pallone toccato) e del portiere Julio Sergio Bertagnoli, che ha vinto il ballottaggio della settimana con il collega di reparto Lobont.

Sulla prestazione del brasiliano la critica si è divisa ma una cosa è certa: non si può dire che Taddei non abbia corso per tutti i 90 minuti, anche se del giocatore che faceva sognare i tifosi per l’imprevedibilità e la capacità di essere assolutamente efficace è rimasto solo un pallido ricordo.

Al Corriere dello Sport, Taddei ha raccontato le sensazioni maturate in seguito alla prima vittoria in campionato.

Riise: “Contava vincere, felice del gol”

L’inizio di stagione di John Arne Riise è di quelli ottimali: tra Roma e Nazionale, il biondo norvegese ha già collezionato cinque reti e anche a Siena il sinistro dinamite “al fulmicotone” del difensore ha lasciato il segno e permesso ai giallorossi di espugnare un terreno di gioco sul quale, nei due anni precedenti, il club capitolino aveva sempre perso.

Il 28enne nativo di Alesund è felice come un bambino e dalle pagine del Corriere dello Sport esterna tutta la grinta che gli appartiene.

“Non potevamo perdere ancora, ero agitato e ho scaricato una bomba con tutta la forza di cui dispongo; per fortuna è andata bene. Sono felice di aver aiutato la squadra a vincere in un momento difficile come questo, nel quale il risultato contava più di ogni altra cosa”.

Rassegna stampa Siena-Roma: Taddei da gravemente insufficiente (4,5) a un netto più che sufficiente (6,5)


Fortuna, cuore, carattere: sono questi le principali caratteristiche individuate dai giornalisti della carta stampata che hanno commentato Siena-Roma.

I quotidiani hanno messo in evidenza il fatto che l’obiettivo – i tre punti – sia stato ottenuto e hanno illustrato una gara nel corso della quale i giallorossi sono riusciti a mostrare quella determinazione che mancava da tempo e che ha consentito loro di ribaltare il risultato dopo lo svantaggio iniziale (Maccarone al 26′). L’apertura del Corriere dello Sport coglie il senso di quanto appena detto:

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