Serie A, la classifica alla 22a giornata

 La classifica della Serie A alla ventiduesima giornata:
Inter  49 *
Milan  41 *
Roma 41
Napoli 38
Palermo 34
Juventus 34
Bari 32
Genoa 32
Sampdoria 33
Cagliari 32 *
Fiorentina 31 *

Mezzaroma, tifate Roma o Siena?

La famiglia Mezzaroma vive oggi una giornata speciale: Roma-Siena, infatti, arriva a dividere i sentimenti e le passioni di Massimo e Valentina, oggi parte integrante della società senese ma ieri – per via di papà Pietro che acquistò la Roma con Franco Sensi – legati in maniera indissolubile ai colori giallorossi. A illustrare lo scenario da derby di casa Mezzaroma, ci pensa La Gazzetta dello Sport:

Roma-Siena, tocca alla Bestia

Roma-Siena, là davanti gioca la Bestia. E meno male che c’è, perchè Julio Baptista poteva essere alla corte di Josè Mourinho e vestire il nerazzurro. Invece, dopo aver accettato il trasferimento all’Inter si è ritrovato…ancora a Roma. Rosella Sensi non lo ha lasciato partire, Claudio Ranieri ha potuto solo così presentare una bozza di attacco nella gara contro il Siena. Nella quale, proprio Julio Baptista dovrà sostenere le sortite offensive giallorosse. L’incitamento che arriva dalle pagine de Il Romanista è un auspicio che al brasiliano non può che essere da stimolo. L’articolo:

Mirko Vucinic riparte da Roma-Siena

Tre anni dopo la prima rete in maglia giallorossa, festeggiata proprio contro il Siena lo scorso 28 gennaio 2007, Mirko Vucinic riparte dalla squadra toscana per trovare la quarta rete stagionale in campionato. In questi tre anni, il montenegrino ha saputo farsi apprezzare dall’ambiente giallorosso per la capacità di sacrificio e per il gran movimento nella metà campo avversaria. Abnegazione e determinazione ne hanno fatto uno dei punti fermi del club capitolino, con l’unico neo di non essere un goleador rapace e costante. Che possa il Siena risvegliare le doti finalizzatrici della punta è l’augurio de Il Romanista:

La Roma di Ranieri è da Champions League (facile facile)

Claudio Ranieri ha cambiato i destini della Roma. In meglio e in tutti i sensi. Un cammino da scudetto che ha portato i giallorossi dall’ultimo posto in classifica alla qualificazione diretta in Champions League. Alla base della trasformazione, una inversione di tendenza che ha interessato la retroguardia (Philippe Mexes e colleghi hanno smesso di essere perforabili come burro), il centrocampo (Daniele De Rossi mai così decisivo) e l’attacco (capace di concretizzare le occasioni prodotte). L’analisi dettagliata è de Il Corriere dello Sport:
I Numeri – Il tecnico romano è sulla panchina giallorossa da un girone esatto, 19 partite, in cui ha totalizzato 38 punti, a una media di 2 a partita, roba da Champions League facile facile. In queste 19 gare ha incassato 19 reti, giusto giusto, si fa per dire, un gol ogni 90 minuti, riuscendo a dimezzare quello che era stato il rendimento difensivo della squadra che nei primi 180 minuti di questo campionato aveva incassato sei pappine, 3 a Marassi contro il Genoa, altrettante all’Olimpico contro la Juventus. In questo periodo di gestione Ranieri soltanto il Milan ( 16, ma ha una gara da recuperare) e Inter (18) hanno incassato meno gol dei giallorossi, un rendimento che basta confrontare le due classifiche per capire quello che vuole dire nella rinascita romanista.

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