Roma-Bologna, si scalda Simplicio

 Fabio Simplicio dovrebbe essere una delle novità della formazione titolare con cui Claudio Ranieri si appresta ad affrontare il Bologna nella terza di campionato. Da Il Messaggero:

Dal Bologna al Bologna. Non sono passati nemmeno dodici mesi dal primo novembre del 2009 ma l’atmosfera sembra la stessa. Malcontento, risultati che tardano ad arrivare, sensazioni che portano a pensare ad una stagione-no. Un anno fa il gol del pari (provvisorio) di Vucinic venne addirittura fischiato dalla Sud. Intanto Ranieri fa la conta dei disponibili e ha la certezza di recuperare Mexes che ieri si è allenato regolarmente. Fisioterapia invece per Cassetti, De Rossi e Pizarro ai quali si è aggiunto Vucinic che insieme a Taddei, non è sceso in campo.

Cagliari-Roma: risultato finale 5-1. L’umiliazione del Sant’Elia

 Cagliari-Roma: la diretta dell’incontro. Risultato finale 5-1
Marcatori: Conti all’8′ p.t., De Rossi al 18′ p.t., Matri (rigore) al 23 p.t. e Acquafresca al 38′ p.t., Matri al 2′ s.t., Lazzari al 43′ s.t.
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini;  Biondini, Conti D. (Lazzari al 23′ p.t.), Lazzari; Cossu; Matri (Nenè al 29′ s.t.) Acquafresca(Pinardi al 22′ s.t.).
A disposizione: Pelizzoli; Perico, Ariaudo; Nainggolan,  Ragatzu.
Allenatore: Bisoli.
ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, Burdisso N., Juan, Castellini (al 14′ p.t. Rosi);  Perrotta, Pizarro, De Rossi; Menez; (Baptista al 19′ s.t.) Totti (Burdisso G. al 25′ p.t.), Borriello.
A disposizione: Lobont; Cicinho; Simplicio, Brighi.
Allenatore: Ranieri.
Arbitro
: Celi di Campobasso.

Borriello – Castellini, forza e coraggio!

 Claudio Ranieri ha fiducia. Nessuna perplessità rispetto alla formazione da schierare contro un Cagliari che al Sant’Elia – meglio prima che poi – smetterà di essere bestia nera. Hanno convinto entrambi: Paolo Castellini, a cui va il compito delicato di non far rimpiangere (sebbene, per certi versi, non ci riuscirebbe il miglior laterale al mondo) uno come John Arne Riise, e Marco Borriello, affiancato a Francesco Totti nella composizione di un reparto offensivo a due punte, partiranno titolari. E, visto l’esordio scialbo di quindici giorni fa, viene difficile credere che la decisione del testaccino sia dettata solo da esigenze di turn over in vista della sfida contro il Bayern Monaco di mercoledì. Se gli innesti recenti calcheranno l’erba dal 1′ è perchè hanno convinto.
CASTELLINI. Suo il compito più delicato: non solo per l’inevitabile confronto mentale con una roccia (dice Totti di lui) come il roscio norvegese ma anche per il fatto che – tra tutti i reparti – quello che desta maggiore preoccupazione è la retroguardia. L’unica zona in cui la Roma si trova a vivere una piccola emergenza. Perchè manca Thunderbolt, per la mancata convocazione di Philippe Mexes, per la presenza di uno come Cicinho che – fosse in discreta condizione di forma fisica e psicologica potrebbe anche giocarsela – non garantisce allo stato attuale l’affidabilità necessaria. Ancora: vero è che la coppia centrale composta da Juan e Nicolas Burdisso resta un riferimento imprescindibile (se vale quanto visto lo scorso anno) ma è altrettanto opportuno non dimenticare che l’ex nerazzurro si è aggregato ai compagni solo di recente: non è affatto arrugginito, pare già in grande spolvero ma i meccanismi ottimali necessitano in ogni caso di tempo fisiologico. Non è successo come lo scorso anno (Burdisso acquistato alla vigilia della gara contro il Genoa e già in campo al Marassi) ma c’è mancato poco. Inoltre, la pausa dovuta agli impegni delle rispettive nazionali non è stata in tal senso un’opportunità visto che la Roma è stata decimata dalle convocazioni (inclusa quella di Burdisso, panchinaro nella sfida amichevole tra Argentina e Spagna). Resta inteso che al trio composto dai due centrali più Marco Cassetti potrebbe bastare un attimo per ritrovare l’intesa di qualche mese fa e che Castellini – fosse così – potrebbe beneficiare, nel giorno del debutto in giallorosso – proprio dell’inestimabile aiuto garantito dal reparto. Lui dice: “Non ho paura, sono pronto“. Non ci si attende la prestazione da incorniciare (nel caso, non sarebbe certo disprezzata) ma neppure troppi danni. Con la premessa doverosa che una gara può bastare a decretare eventuali promozioni (perchè Ranieri, per esempio, decida di rischiarlo contro i bavaresi), non dovrebbe di contro bastare per bocciature definitive.

Cagliari-Roma: Borriello, esordio al Sant’Elia. Come Toni

 Braccio in orizzontale, con la mano a mettere in moto le dita e loro cinque – le dita – innescate in un movimento rotatorio che non va mai nè troppo avanti nè troppo indietro: osservare quel gesto (che se il braccio fosse stato verticale avrebbe descritto uno a cui era appena venuta l’idea) era come venire piacevolmente sfidati da chi ti stava dicendo: “Visto che ho fatto?“.
DA TONI… Il bomber che Roma invocava per garantire un contributo importante a un attacco depotenziato dalle precarie condizioni di salute di Francesco Totti – lo scorso gennaio – aveva fattezze da marcantonio e rispondeva al nome di Luca Toni. Bastò incrociare – allora – un paio di coincidenze: la necessità capitolina e il malumore del bavarese a cui Van Gaal aveva tolto in sequenza posto da titolare, sorriso, posto da panchinaro. Il resto lo fecero le dirigenza e le capacità di pubbliche relazioni del Capitano, che quando c’è da spendere una parola in favore della Roma riesce in un colpo solo a farlo in fretta e farlo bene. L’ariete dipinse la Capitale d’un “giallo entusiasmo” che motivava la voglia di crederci – in quella rimonta, in quell’aggancio, in quello scudetto – e vanificava d’un colpo il gelo invernale di temperature lineari quanto richiesto dall’inverno inoltrato. Che l’apparizione di Toni in mezzo al campo, con tanto di casacca giallorossa, si concretizzasse nel giorno dell’Epifania pareva allora un dettaglio inserito in un contesto assolutamente benaugurante. Era il 32′ della ripresa, con la Roma in vantaggio di due reti sul Cagliari, quando Claudio Ranieri optava per l’inserimento del neo acquisto. Si stava per scrivere di un capolavoro, l’ennesimo, del testaccino. Ma di come andò a finire quella giornata (tutti: giornalisti della carta stampata e del web, pubblicisti, stagisti costretti a riscrivere pezzi e pagelle in virtù di una manciata di minuti di recupero) lo raccontano oggi le statistiche. Ci si era dimenticati (o si era cercato di farlo, nessuno escluso) di che volesse dire giocare al Sant’Elia. Roba che ci vedi la Roma da quindici anni e capisci per davvero che le partite finiscono solo quando “arbitro fischia”, direbbe uno che sulla panchina giallorossa si è accomodato dopo aver vinto uno scudetto alla Samp. Col senno di poi, quei due punti persi avrebbero consentito di bissare la festa del 2001 al Circo Massimo ma la storia recente e già ingiallita, a questo punto, interessa poco.
…A BORRIELLO. Non servisse ricordarla solo per un assist messo lì dagli intrecci degli eventi: ovvero, quello secondo cui Marco Borriello – come Toni qualche mese fa – dovrebbe debuttare con la maglia capitolina proprio a Cagliari.

Serie A 2010/11 il calendario della Roma

 Di seguito, tutte le gare della Roma nel corso della serie A 2010/11. I giallorossi giocheranno la prima partita in casa (stadio Olimpico, 28 agosto 2010) contro il Cesena e chiuderanno la stagione tra le mura amiche (22 maggio 2011) quando sfideranno la Sampdoria. Guarda tutto il calendario.
Tutte le partite della Roma:
1a giornata ROMA-Cesena (28 agosto)
2a giornata Cagliari-ROMA (12 settembre)
3a giornata ROMA-Bologna(19 settembre)
4a giornata Brescia-ROMA(22 settembre)
5a giornata ROMA-Inter (29 settembre)
6a giornata Napoli-ROMA (13 ottobre)

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.